Forse non ci siamo capiti: questi qui non ce l’hanno mica il senso del limite. Ma dove sono quelli che dovrebbero restituirglielo, se mai l’hanno avuto?

È stata chiesta «l’immediata e cautelare interdizione dall’attività e dal ruolo di rettore e direttore amministrativo per il Criccaboni e la maestrina Fabbro». I motivi riguardano il concorso, la nomina e il contratto del direttore amministrativo. Ma altri e più gravi motivi supportano la richiesta di interdizione. Prendiamo le elezioni per la composizione del Senato Accademico. Il Criccaboni, non contento di aver fatto eleggere quasi tutti i suoi uomini e donne come direttori di Dipartimento, punta ora a mandare il maggior numero di costoro anche in Senato Accademico (le elezioni si svolgeranno lunedì 12 novembre). Ma c’è un limite del regolamento: in Senato ci possono andare solo 4 direttori, uno per ognuna delle quattro aree, eleggibili nella lista dei direttori. Saranno, pertanto eletti, in rappresentanza dei direttori: Rocchi Santina, Nuti Ranuccio, Bettalli Marco (l’inquisito), Barba Angelo. E gli altri servetti? Il Criccaboni non può lasciarli fuori! Ebbene, queste elezioni dovranno eleggere in Senato Accademico anche 8 docenti, in rappresentanza delle 4 aree scientifico-disciplinari. Ed ecco servita la mascalzonata! Tanto quegli stupidi di docenti non vedono, non sentono e non dicono nulla! In fondo, i direttori di dipartimento sono anche docenti. Perché non farli eleggere in Senato nella lista dei docenti? Ed ecco pronte le servette e il servetto di turno che mandano le loro candidature ai docenti-ebeti con la seguente raccomandazione: «attenzione, mi avete già eletto la scorsa settimana direttore di dipartimento, ora votatemi in Senato non nella lista dei direttori, state attenti, ma nella lista dei docenti.» Come possano disgiungere gli interessi del loro dipartimento con gli interessi dell’area scientifica, composta da docenti appartenenti ad altri dipartimenti, è un mistero. Ma, tanto quei coglioni dei docenti, non ci pensano a queste sottigliezze. Ecco i nomi delle furbette e del furbetto: Gabriella Piccinni (poteva mancare? No, di certo), Rosella FulceriCosima Baldari e Michelangelo Vasta. E così, per far posto a questi furbetti criccaboniani, gli 8 rappresentanti dei docenti in Senato si riducono a 4. Altro che interdizione dall’attività e dal ruolo! Questi vanno arrestati subito! Ne riparleremo domani, dopo lo scrutinio.