Nei giorni in cui il governo Monti preparava il testo per abolire la provincia di Siena, il poliedrico dirigente maximo del PD senese Giulio “Guido” Carli, in versione costituzionalista, annunciava la petizione per chiedere al governo di riportare Siena a votare in autunno. Dalle parti del pensatoio ceccuzziano avevano affermato di aver raccolto numerose firme; e con quelle firme raccolte, il nostro costituzionalista, si è recato a Roma per consegnarle al sottosegretario agli interni. Morale della storia: niente voto in autunno, ma solo abolizione della provincia. Forse era più utile raccogliere le firme per chiedere di non abolire la provincia; ma Franco è Franco e prima dovevano pensare a lui. Morale della storia: niente elezioni in autunno.
Ma il massimo delle doti, il poliedrico, le ha investite in ambito economico; è riuscito a compiere delle capriole degne di un circense: da sostenitore dell’acquisto di Antonveneta (insieme al Ceccuzzi) e del compagno Mussari alla discontinuità ceccuzziana elogiando il piano industriale (l’avrà letto in orizzontale o in verticale?) di Profumo. Nella settimana che si avvicina alla conclusione, il poliedrico, ha sfoderato anche le doti da Statista. Durante la riunione con i partiti supini al padre nobile del dissesto cittadino (Ceccuzzi), presenti i Riformisti, quelli di SEL e Siena Futura, lo Statista Carli ha delineato la strategia per la corsa alle primarie del Ceccuzzi. Ecco a grandi linee la strategia: “Blindiamo le primarie in modo da far risultare vincitore Franco, voi partecipate (riferendosi ai partiti alleati) ma dovete dare un mano a dirottare voti soprattutto su Franco; bisogna impedire altre candidature interne al PD, e soprattutto bloccare quella di Bruno Valentini. Siamo già a lavoro per preparare le liste di proscrizione interne al partito e stiamo scrivendo delle regole per le primarie per impedire a quelli che sono vicini ad Alberto Monaci, alla Fisac e al Cenni di partecipare alle primarie”. Queste le parole dell’economista, statista, Giulio “Guido Carli” in qualità di segretario del PD di Siena (complimenti per la cultura democratica e complimenti ai partiti alleati per la loro autonomia!!).
Perchè Carli ha riunito gli alleati? Perchè prima di questa riunione carica di democrazia e concetti alti alti, al circolo Arci di Fontebecci avevano celebrato la riunione del PD per formalizzare la candidatura di Ceccuzzi alle primarie. A rilanciare la candidatura di Ceccuzzi durante la riunione è stata l’ex vice sindaco Anna Carli (una delle responsabili del declino del Santa Maria della Scala e nominata quando Ceccuzzi era sindaco presidente dell’Istituto musicale Rinaldo Franci) con il sostegno di Starnini (nominato da Mussari alla presidenza di Novoli Spa) e del gruppetto dei fedelissimi (i famosi ragazzi della comunicazione e del tutto va bene). Per il gruppo dirigente del PD cittadino la candidatura di Ceccuzzi alle primarie è stata formalizzata. Ma non tutti nel partito, anzi in molti, sono favorevoli. I ceccuzziani hanno approfittato di una riunione di pochi fedelissimi per formalizzare la candidatura. Ad esempio, lo Starnini rappresenta solo se stesso, perchè nella sua ex corrente politici come Marco Spinelli sono contrari alla candidatura del Ceccuzzi; lo Starnini può contare sull’aiuto di Paolo Mazzini (segretario di circolo e membro della fondazione MPS), di Maurizio Boldrini (quello che ha partecipato alla distruzione dell’università). Anche lo stesso Alessandro Piazzi avrebbe consigliato al Ceccuzzi di fermarsi e non sfidare gli eventi e quindi non candidarsi. E si dice che lo stesso Ceccuzzi riunito con i suoi fedelissimi ha utilizzato parole di fuoco contro Bruno Valentini e contro Roberto Bozzi (è finito l’idillio con Ceccuzzi!) e contro Roberto Beligni, colpevoli di remare contro il padre nobile del dissesto e di aver aderito ai comitati pro-Renzi. All’uscita dal circolo Arci di Fontebecci, un docente in pensione dall’università, prima di salire in macchina, rivolgendosi ad altri due politici di vecchia data ha sbottato così “questi Monaci e questo Valentini hanno stufato e speriamo che prima o poi trasferiscano anche questi procuratori della repubblica perchè non se ne pole più di tutte queste inchieste”. Non se ne pole più di voi (aggiungiamo noi)!!
In definitiva chi sostiene la ricandidatura di Ceccuzzi? Tutti coloro che hanno avuto poltrone o favori. A questi della città in crisi e dei problemi dei cittadini e delle aziende non gliene frega niente. La ricandidatura del Ceccuzzi ha ricevuto anche la benedizione del Mussari e quella di Paolo Del Mese.
1 comment so far ↓
“non se ne pole più di tutte queste inchieste”.
Ma chi è, il cugino toscano di Berlusconi?