Grandi manovre al Comune di Siena. E’ proprio il momento di concorsi interni?

Dalle parti di Piazza del Campo, già dai mesi estivi, gira voce di una possibile delibera del Commissario Straordinario, Prefetto Enrico Laudanna, a seguito della quale potrebbe venire realizzato un concorso a tempo indeterminato per dirigenti.
Pare, anche, che tali indiscrezioni abbiamo cominciato a diventare più insistenti nel mese di settembre al punto da vedere impegnata direttamente la Segretaria Generale, Simonetta Fedeli (forse aiutata da qualche dirigente?). L’eventuale concorso, almeno stando a quanto si mormora in certi ambienti, potrebbe servire per stabilizzare certi equilibri all’interno della dirigenza (l’eventuale commissione sarà stata già individuata?).
Sembrerebbe che nel pomeriggio del 18 ottobre 2012, nel corso di una conferenza dei dirigenti, sia stato reso noto l’imminente avvio del procedimento concorsuale non appena saranno sciolte le ultime perplessità sull’iter da seguire.
A tale proposito, nei giorni precedenti, le organizzazioni sindacali sarebbero state contattate in modo da avviare anche con loro il necessario percorso informativo.
Pare che non abbiano tardato le reazioni. Da una parte quelle di chi riteneva più opportuno che una tale riorganizzazione venisse demandata a un’Amministrazione Comunale democraticamente eletta e dall’altra chi vedevano assolutamente necessario ed urgente avviare e terminare tale procedimento concorsuale prima dell’insediamento della nuova Amministrazione o, per lo meno, consegnare alla stessa una graduatoria già fatta e “confezionata”.
Chissà se la Segretaria Generale, data la delicatezza della questione, avrà ricevuto qualche sollecitazione, interna o esterna che sia.
Sempre dalle solite voci di corridoio, pare che la dott.ssa Fedeli, nella predisposizione del concorso, sia coadiuvata da un gruppo di dirigenti tra cui dovrebbero spiccare i nomi del dott. Luciano Benedetti, dirigente di ruolo della Direzione Finanziaria, Gare e Appalti e Responsabile dell’Area Risorse del Comune di Siena (noto per i suoi vari incarichi sparsi un po’ ovunque, alcuni di questi forse “in luce” di conflitto di interessi – vedi Consorzio Terre Cablate) nonché la dott.ssa Claudia Giampietro, dirigente della Direzione Risorse Umane, Organizzazione e Istruzione (più un interim sulla Direzione Sistemi Informativi e Reti Tecnologiche).
Le solite indiscrezioni individuavano altri due dirigenti come beneficiari di questo iter tracciato e programmato: il dirigente a tempo determinato recentemente arrivato all’Amm.ne Provinciale (con profilo di provenienza come Istruttore Direttivo Tecnico – cat. D1/D3 – sito internet del Comune), arch. Massimo Betti, Responsabile Area della Città del territorio e dirigente della Direzione Pianificazione Territoriale, S.U.I. e attività economiche e la dott.ssa Angela Ongaro, Responsabile Area Welfare e dirigente ad interim della Direzione Politiche Abitative, Patrimonio, Sociale e Sanità. Ma una verifica su eventuali condanne già emesse dalla Corte dei Conti per alcuni dirigenti è stata effettuata?
Abbiamo fino adesso parlato delle cosiddette pressioni interne.
Voci di “corridoio” riportano però di ben altre pressioni, esterne, molto più incisive provenienti dall’ex Amministrazione.
Sempre i ben informati riferiscono che l’ex Sindaco Franco Ceccuzzi sia il vero e forte fautore di tale manovra. Certo di una sua ricandidatura alla guida dell’Amministrazione Comunale di Siena, ritiene indispensabile per le sue strategie il raggiungimento di tali obiettivi, a prescindere dall’esito delle elezioni amministrative.
Infatti nel caso di un esito elettorale a lui favorevole questa operazione garantirebbe a lui il presidio e la copertura delle Direzioni con dirigenti di sua diretta fiducia (e da lui nominati durante il suo mandato con una procedura probabilmente illegittima o quantomeno, nella migliore delle ipotesi, dubbia), a tempo indeterminato, ma della cui nomina lui sarebbe ufficialmente estraneo in quanto avvenuta durante la “gestione commissariale”.
Nel caso in cui le elezioni portassero un risultato diverso da quello dall’ex Sindaco atteso, la nuova amministrazione erediterebbe una classe dirigente di ruolo, inamovibile, probabilmente ostile, legata ad un ex Amministratore e che a lui risponderebbe.