A PROPOSITO DEL COMUNICATO DEL PD SENESE
Continuiamo a registrare, da parte delle forze politiche locali di maggioranza, generici attestati di solidarietà. Si continua però a non pronunciare le uniche parole che hanno senso in questa situazione e cioè che l’azienda deve ritirare le esternalizzazioni “tutte” e la disdetta del contratto integrativo aziendale. Quello che sta succedendo infatti non è frutto del caso o della malvagità di entità superiori ma la coerente applicazione di un Piano Industriale tanto entusiasticamente e acriticamente accettato, al momento della sua presentazione, dalle suddette forze politiche. È tra l’altro assolutamente sbagliato continuare ad illudere i Lavoratori che la salvezza stia nella divisione e nel coltivare interessi particolari.
La precarizzazione, se passasse, travolgerebbe tutti, indiscriminatamente.
È lecito a questo punto avere il sospetto che si voglia solo rimandare il grosso del problema per poter effettuare una campagna elettorale tranquilla. Per parte nostra non consentiremo a nessuno di giocare con i diritti dei Lavoratori del Monte.
Solo il Sindacato, che rappresenta gli interessi di tutti i Lavoratori del Monte dei Paschi, ha il diritto di contrattare, a ragion veduta, in base a criteri solidaristici, i processi di riorganizzazione e ristrutturazione.
Le dichiarazioni di generica solidarietà del PD senese sono non solo inutili ma addirittura provocatorie visto che intervengono solo nel momento in cui l’azienda ha dichiarato chiusa la procedura annunciando che applicherà il Piano Industriale nella sua versione originale.
Se le forze politiche in questione vogliono davvero cambiare strategia, ridimensionando il ruolo del Presidente Profumo e dando un segnale di netto rifiuto alla velleità di quest’ultimo, intervengano in modo fattivo per far sì che la Fondazione – di cui controllano la maggioranza – voti “no” a tutti i punti all’ordine del giorno all’Assemblea dei Soci del prossimo 9 ottobre.
Siena, 04 ottobre 2012 LE SEGRETERIE