I giochini politici e le prese in giro sulla testa dei senesi

La megalomania di questi ultimi anni rappresentata politicamente dal Ceccuzzi e dai suoi uomini, dal Mussari al Tosi, ha compromesso,e per certi aspetti in modo irreversibile, la tenuta istituzionale ed economica dei senesi. Giochini politici e prese in giro che a tutt’oggi continuano a contraddistinguere il gruppo dirigente del PD senese. Un partito che, non per scelta ideologica, ma con i dati nefasti alla mano, merita una lezione politica da parte dei senesi,perchè i cittadini sono stati privati oltre che della tenuta economica anche della dignità. Facciamo uno schema per far chiarezza.

Università.

E’ stata dissestata e mortificata perchè Tosi e i suoi uomini e donne (da Boldrini, Gabriella Piccinni, Riccaboni, Detti, Flores, Galeazzi, e compagnia pessima) hanno considerato l’università come un luogo privato per partorire carriere e agevolare il potere di visibilità della cricca di alcuni docenti per occupare poltrone e gestire risorse pubbliche.Megalomania insieme a veri e propri atti illegali.Tutto con la copertura politica deegli ex DS Ceccuzzi e Luigi Berlinguer.

Riordino delle province

Anche in questo caso i cittadini sono stati presi in giro dai dirigenti del PD. Sono arrivati addirittura ad organizzare durante la festa del PD in Fortezza quella sceneggiata insieme al Montesquieu di Pontedera affermando che “Siena capoluogo della nuova provincia” era un punto fermo. Bugiardi! I questo momento mentre scriviamo il ministro ha dichiarato che per la Toscana non ci sarà nessuna deroga sul riordino delle province. Punto. Ma non solo; quel progetto delle famose tre aree vaste è tramontato e quindi salvo colpi di scena improvvisi la provincia di Siena è abolita e ci sarà l’aggregazione con Grosseto, Oltre al danno anche la beffa; forse ci godono nel PD senese con le prese in giro nei confronti dei cittadini. Non era piu’ serio ragionare su futuri scenari senza illudere i cittadini?

Banca e Fondazione MPS

Il patrimonio della banca e della fondazione MPS è stato dilapidato per le responsabilità politiche del Ceccuzzi e dei suoi uomini e per aver dato carta bianca al Mussari nella gestione della banca. E oggi? Stesso giochino del Ceccuzzi con Profumo.Tutte sulle spalle dei senesi ma nel PD fanno finta di niente,dai dirigenti agli iscritti. Il masochismo trionfante. E basta leggere l’ennesimo comunicato del PD senese ambiguo sulla situazione dei lavoratori di MPS.

 E l’elenco potrebbe continuare all’infinito.

 P.S. Abbiamo una curiosità. Come mai la famosa associazione Pietra Serena non ha scritto niente contro le proposte di modifica statutarie volute da Profumo e come mai non contesta l’azione politica del Ceccuzzi?

La risposta a questa domanda vi chiarirà l’ennesimo giochino in atto per mantenere in piedi questo sistema nefasto.

2 comments ↓

#1 Anonimo on 10.05.12 at 08:12

La mia non è’ una risposta a nome di Pietraserena ma considerazioni personali. Mi spiegate per favore quali sarebbero i poteri che il Pres avrà dopo il si in assemblea? La mia risposta e’ nessuno. Vorrei ricordare che i poteri sono del Consiglio e non del presidente e nel consiglio ci sono tutti rappresentanti delle varie proprietà che possono tranquillamente bocciare o,promuovere le proposte del pres. Ma vi faccio io una domanda: ma l’acquisto di Antonveneta la stabilito l’assemblea? Allora siamo realisti, sono norme che permetteranno al CDA e non al Pres una maggiore flessibilità nell’attuazione del piano approvato. La cosa importante sarebbe che la Fondazione avesse un confronto continuo con i nominati inCdA e desse loro specifiche indicazioni. Purtroppo le scelte del passato sono state catastrofiche ed hanno portato la Banca in un vicolo cieco. Pensate che se ne possa uscire senza lacrime e sangue? Purtroppo penso di no, perché se pensiamo di salvare tutti io credo che andremo tutti a fondo. È una dura realtà ma se voi avete ricette alternative le leggero’ con attenzione. Gabriele

#2 Shamael on 10.05.12 at 21:56

Questo intervento presuppone che noi, e con noi tutti i cittadini, abbiamo l’anello al naso o, preferibilmente, siamo venuti giù con la piena del Bozzone. Carissimo il CdA, sia quello mussariano, ma soprattutto quello profumato ha abbastanza potere per scaccolarsi se Arrogance riceve la richiesta in triplice copia in marca da bollo da 14,62. Capiamo perfettamente che avendo rivendicato la nomina di Dringoli (l’ex membro del cda dissestatore di università) si debba per forza inventarsi qualcosa per dimostrare che il CdA ha il pieno controllo della Banca, ma non ci casca nessuno. Nemmeno il vicepresidente conta qualcosa. E le modifiche statutarie e le deleghe che verranno approvate saranno la fine di tutto e anche dei poteri residui (pochi del CdA). Altra cosa è il discorso delle lacrime e del sangue su cui siamo d’accordo. Bisogna però che alle lacrime e al sangue corrispondano anche un po’ di lacrime e sangue di quelli che hanno fatto quelle scelte sbagliate e, bada un po’, si tratta proprio di Mussari, Vigni, Mancini, Piazzi e, politicamente, del Cenni e del Ceccuzzi, soprattutto di questo ultimo che – prova a negarlo – è stato il capo politico di tutto questo periodo. Purtroppo sia te che i tuoi amici di Pietraserena continnuate indefessamente a non dirlo al popolo e al comune e allora ci pensiamo noi. Nelle tue riflessioni personali vedi di metterci anche le enormi colpe del Ceccuzzi e già che ci sei dillo anche ai tuoi amici di Pietraserena. Quanto alle ricette noi di certo non le abbiamo, ma non ce le avete nemmeno voi perché nei “durissimi” comunicati che dal 2004 (e due palle in questo modo co’ sti comunicati) di ricette non se ne parla. Si parla male del Mussari, sempre, ma mai del Ceccuzzi e del PD ceccuzziano. Smentiteci e noi ne saremo lieti e faremo ammenda, ma finora a raccogliere le firme per l’azione di responsabilità e a depositare denunce ed esposti non ci abbiamo visto voi, ma altri. Quando lo farete (tardi, ovviamente) NON vi chiederemo scusa, ma certo vi stimeremo di più. Finora non avete dimostrato proprio un bel niente, al di là di tante chiacchiere. Come noi certo, ma i politici siete voi, non noi. Buona serata.