Tommaso Occami. La scelta Profumata

Ero lì davanti a un bicchiere di vino Rugginoso di Montecucco quando mi sono venute alla mente delle considerazioni. La scelta di Profumo non è stata azzeccata dal Pd nazionale il Monte avrebbe avuto bisogno di una guida diversa più interna, che avesse la conoscenza della struttura e delle risorse umane disponibili. Che considerasse il personale la risorsa principale che fosse, insomma, capace di rimotivarlo dopo l’esperienza fallimentare del Rossi e del Mussari. Francamente non riesco a capire come un tecnico che proviene da Sky possa gestire una macchina complessa come quella di una banca. Quanti dipendenti avrà mai una struttura come Sky e con quali caratteristiche? Fra l’altro i vizi dei capi e della spartizione del potere al Monte stanno ritornando in tutto il loro splendore. Ognuno dei due attori principali si è costruito la sua squadra ed è prevedibile che metteranno in piedi una struttura di premi e costruiscano un proprio gruppo di fedelissimi. Quindi? Nulla di nuovo. Devo dire che il buon vino mi ha aiutato nei ragionamenti del tipo: Ceccuzzi è completamente subalterno a Profumo. Così come lo è il Pd senese che non ha nessuna autonomia rispetto a quello romano. Le tensioni per la riunione del 9 ottobre, quella delle variazioni statutarie, sono tutte dentro questo scenario. Si è creato, dopo la presa di posizione unitaria del sindacato e del Valentini, un fronte esteso del no ai cambiamenti statutari a favore del presidente della banca. Chi tiene la bandiera di tutto il potere a Profumo ormai è rimasto solo il Pd ceccuzziano. Quel Ceccuzzi che probabilmente ha ancora bisogno di qualche copertura per i suoi “amici” del Monte: Valentino Fanti, David Rossi e il campano Antonio Marino. E Il presidente sembra molto più sensibile del Viola alle richieste dell’ex sindaco autodimissionatosi. Qualcuno dei miei commensali si è lasciato andare e l’ambiente lo permetteva. Una bellissima casa colonica nell’alta Maremma e il camino accesso è stato un complice micidiale. Scusa mi ha detto, mettiamo che Profumo abbia già un acquirente per il Monte e conoscendolo, ha continuato, ne sono quasi sicuro, non pensi che potrebbe aiutare il compratore nell’acquisto? E come? Gli ho risposto. Semplicemente, ha replicato, continuando nell’azione di indebolimento della banca e mandando a casa tremila, quattromila persone. E se tutto questo avvenisse con la complicità dei soliti ignoti? Come sarebbe? Devo dire che il commensale esperto di tante operazioni bancarie e fine conoscitore del mondo finanziario mi ha messo nei pensieri. E se fosse vero? Se tutto fosse già scritto? Noi staremmo di nuovo assistendo, dopo il Mussari, a una rappresentazione già scritta da attori che rimangono sconosciuti. Come nel teatro delle ombre. Del resto di denaro in giro per il mondo ce n’è fin troppo e i collegamenti giusti a Profumo non mancano. Ho chiesto ad altri presenti se c’è ancora la possibilità di una strategia alternativa? È possibile uscire da questa situazione per nulla gradevole? Sì, mi hanno risposto, ma bisogna spezzare il legame che unisce il nuovo presidente al Pd nazionale e locale. Se non passano i cambiamenti statutari Profumo quasi sicuramente lascerà Siena. Dopodichè con l’incertezza sul futuro politico si Siena si può costruire ancora qualcosa di positivo per la città. Ci siamo lasciati con l’impegno di ritrovatrici se le cose dovessero prendere una piega positiva.

1 comment so far ↓

#1 anonimo on 10.03.12 at 23:38

ATTUALE ED ADEGUATA DIMOSTRAZIONE SUL MPS DEL PRINCIPIO DEL RASOIO DI OCCAM!