Alcuni mesi fa questo blog è stato accusato di “esperarare e mistificare” la vicenda del dissesto di oltre 200 milioni di euro che ha devastato l’ex prestigioso ateneo senese. Esasperare e mistificare? No! Il dato è un altro. E’ stata troppo tenera la magistratura.Dovevano circordare e occupare l’ateneo con le forze speciali. L’ateneo è stato devastato da una cosciente e organizzata opera banditesca finalizzata alle carriere personali, al controllo del consenso e al foraggiamento della cricca. E attenzione: il buco era superiore a 350 milioni. Si parla di 200 milioni perchè questa è la cifra oggetto dell’indagine della magistratura e purtroppo per via delle leggi sulla prescrizione e sul fatto che non possono indagare troppo indietro negli anni non hanno potuto indagare sull’intera cifra del buco. Ma il dato non cambia: una classe dirigente, tutta legata ai DS e poi al PD ha devastato l’ateneo senese. Ricordatevi le parole di “stima” e “sostegno” dell’allora segretario del partito Franco Ceccuzzi al dissestatore Piero Tosi. All’interno di questa opera devastatrice c’è una cifra che mette in risalto l’azione banditesca; una lunga lista di spese non autorizzate, e quindi fuori bilancio, per un importo complessivo di oltre 11 milioni d’euro. Tra queste spese non autorizzate ci trovate(basta leggersi “Atto di ricognizione dei Residui attivi e passivi”) anche i volumi non autorizzati in onore di Luigi Berlinguer(vero Boldrini?). Lo capite da soli: 11 milioni di spese non autorizzate in un ente pubblico(peggio della Regione Lazio o di altri scandali in enti pubblici).
Il primo punto fermo dell’inchiesta sul buco: ricordare perchè inizia l’inchiesta. La nomenclatura(meglio chiamarla cricca) universitaria legata al Tosi e prima ancora a Luigi Berlinguer era contraria ad informare la magistratura della scoperta del buco(sai che novità!) e quindi le hanno provate tutte per impedire a Silvano Focari di recarsi alla Lizza con i libri contabili. Per fortuna Focardi non ha accettato e si è recato in Viale Franci. Parte l’inchiesta e di questo bisogna ringraziare Focardi. Verità storica per verità storica bisogna ricordare che sempre grazie a Focardi-Barretta è iniziata(poi interrotto dal Criccaboni) l’opera di risanamento dei conti dissestati.Perchè vi diciamo questo? Perchè Silvano Focardi non è da catalogare nella cricca dei devastatori. L’ateneo era già stato devastato sotto la guida Tosi-Bigi; non siamo noi a dirlo ma i documenti. Si, è vero, Focardi è dentro l’inchiesta e su questo spetterà ai suoi legali chiarire il tutto. Noi esprimiamo un’opinione supportata dai dati storici. Anche sulla questione del bar di Via Roma, da parte di Focardi(sempre in base alla lettura dei documenti pubblici) non c’è stata malafede ma solo coglionaggine;perchè si era messo a perder tempo con un politicante che aveva come uno scopo quello del bar. Sul bar la vera manfrina è stata quella tra il dirigente dell’università Carlo Bruni(CGIL ceccuzziana) e David Chiti(PD ceccuzziano).Altra opera meritoria di Focardi è stata quella di spianare l’area comunicazione(o mangiatoia) gestita dall’esponente del PD Maurizio Boldrini(quando chiuse l’area si oppose alla decisone di Focardi l’allora membro del cda Gabriella Piccinni, tosiano di acciaio). Apriamo una parentesi: in base a quale titolo o legge il sig, Boldrini fu nominato dirigente della struttura pubblica univerità di Siena? E in base a quale titolo è stato incaricato come docente, forse perchè laureato(no) o forse perchè ha conseguito il titolo delle magistrali per l’insegnamento(booh?)? Chiusa parentesi. Con tutto ciò noi non siamo qui a tessere le lodi di Focardi ma solo a mettere il primo punto fermo.(se non vi torna attendiamo smentite). Da ricordare anche che un ruolo di primo piano durante il dissesto era occupato anche dal prof. Angelo Riccaboni(Cresco, Nucleo di Valutazione e delegato aretino)
Il secondo punto fermo:l’origine del male
Perchè un prestigioso ateneo come quello di Siena è stato devastato? La risposta va trovata nelle continue infornate di docenti organici a un solo partito e alle carriere costruite sfruttando le posizioni dentro l’ateneo. In piu’ bisogna aggiungere il tratto delinquenziale di certi soggetti e la megalomania congenita di altri. Se a questo aggiungiamo la complicità dei revisori dei conti(i loro nomi infatti sono tra le richieste di rinvioa giudizio) e il silenzio complice delle altre istituzioni locali e della politica che per anni hanno gratificato e protetto Piero Tosi (addirittura doveva fare il ministro per il centrosinistra), ecco che si scopre l’origine di questo male che ha distrutto la cultura,il sapere, le casse e il futuro di bravi ricercatori e docenti.
Il 6 marzo tutti davanti al GUP
Piero Tosi, Loriano Bigi, Carlo Bruni, David Chiti, Enzo Martinelli e altri 13.
Ricordatevi la celebre frase di Piero Tosi quando disse che lui è un patologo e non spettava a lui controllare i conti. Con questa storia che non è il loro mestiere, però sono ai vertici delle istituzioni, hanno veramente rotto i coglioni. E ricordatevi anche che Riccaboni incontrava Piero Tosi “al solito posto” e chissà perchè.
9 comments ↓
Alla luce di tutto questo, se vi paresse poco, sarebbe interessante sapere i pareri degli “illustri fautori” di Siena capitale della cultura, almeno che non pensino che l’università non faccia parte della stessa e non sia a supporto di una candidatura del genere. Allora signori miei questa benedetta moralità dei rappresentanti della cosa pubblica è o non è un valore garantito per i cittadini anche dalla costituzione? Forza dite parlate!!
E sempre quelli che discutevano di “buona politica” in fortezza, che tra l’altro alcuni sono sempre i soliti di Siena capitale della cultura, cosa ne pensano? Per cose simili ed anche inferiori in altri posti cadono giunte regionali ci sono aspre critiche ed indignazione pubblica. Gli inventori di Siena 2.0 avevano previsto che alla base di tutto ci vuole onestà e rettitudine o sono solo optional e si danno per scontati!!! Scontati dove?? Scontati evidentemente dalla carta etica del pd che se presa alla lettera qualcuno dovrebbe fare diversi passi indietro. Vero sultano di stigliano???
Ma c’e’ da vergognarsi a difendere Focardi che per un anno ha tenuto nel cassetto quella relazioncina della società esterna di revisione che diceva che c’era qualche problema di bilancio. Tempo che gli è servito per stabilizzare centinaia di amministrativi precari e pagare così l’accordo elettorale con sindacati e personale tecnico. Che vergogna. Proprio il personale tecnico premeva per avere velocemente un bar in via roma… e come si fa senza cappuccino… eh! E poi si mette alla gogna chiti barblan e compagnia quando l’interesse a fare un atto veloce e redditizio per l’universita’ per creare un bar nel deserto (c’era un trasloco in corso nel 2009 al san niccolò) era tutto di focardi. Lecca lecca fratello che per i fancazzisti lo stipendio è basso e ci vuole uno scattino di livello. Vergogna!
C’è da vergognarsi a difendere Bigi, Chiti, Tosi, Bruni, Boldrini e tutta la banda dei dissestatori di partito, altro che discorsi. La questione è agli atti (giudiziari), il resto sono chiacchiere caro leccalecca. Ha tenuto nel cassetto, l’ha tirato fuori, ha pagato la cambiale … Tutte chiacchiere. Di fatti c’è che quella brancata di dissestatori è ragionevolmente accertato che hanno commesso una pila di reati contro il pubblico. Stop. Fermiamoci qui e vediamo cosa dicono i giudici, che finalmente sono stati investiti della cosa dopo qualcosa come QUATTRO anni, un lasso di tempo che per chi sta pagando tutto questo è semplicemente vergognoso.
ma intanto che lavoro fa la figlia del focardi? E quando è entrata a lavoro? Quando ti pare aspetti i giudici, quando ti pare tiri fuori documenti riservati, metti insieme tosi chiti boldrini e chissà chi altro a pro tuo senza andare a distinguere chi come e perchè…. lecca lecca che senza salario accessorio pur avendo distrutto l’università trasformandola in un assumificio si vive male da amministrativi
Quando arriverà alla fine anche quel filone di indagine noi saremo contenti. Vedrai che risate per tutti quei consiglieri di amministrazione che insieme a Focardi e Bigi e ai signori revisori di ‘sta cippa di minchia hanno approvato le stabilizzazioni (inclusa, non c’è dubbio, la figlia di Focardi). Ma per il momento, dopo soli quattro anni, siamo al rinvio per il dissesto e quello l’hanno fatto, insieme ad altri, quelli che abbiamo citato e non Focardi. Quanto agli amministrativi non si meritano altro se non sono capaci neanche di farsi restituire l’accessorio. Abbiamo l’impressione che tu ti sia fatto un’idea sbagliata su chi siamo e sui nostri fini. Un errore molto comune. Noi dormiamo lo stesso, ma sappi che stai prendendo un granchio. E a proposito, anche sui granchi ci sarebbe da discutere. Vediamo che non venga fuori qualcosa …
io l’idea me la sono fatta giusta e parecchio. Difendete l’indifendibile e attaccate chi vi pare. Quando hanno approvato le stabilizzazioni la spesa per dipendenti era già nei fatti superiore al 90% dei circa 300 mln euro del fondo di finanziamento statale ffo. Dunque non era possibile assumere. Solo attraverso artifici contabili/amministrativi/legislativi hanno fatto figurare l’ateneo sotto il 90%. Dopo la stabilizzazione di focardi che conosceva lo stato dei conti la spesa per stipendi ha superato il 110%. ma guarda un po’ proprio i 30 mln che mancano tutti gli anni. O chi è che ha dissestato? Qualche migliaio di euro di libri, un bar o la cricca amministrativo/sindacale? Per avere il salario accessorio un amministrativo deve avere mansioni o responsabilità accessorie. Te che responsabilità hai? della polvere sulla tastiera o della luce che entra dalle finestre?….. finiscila di pontificare e riporta i fatti come stanno e non quello che ti torna comodo
Perfetto. Quindi avendo tu la prova che è tutta colpa di Focardi ora prendi e vai alla Lizza. Ti presenti e racconti e documenti come in questi quattro anni abbiano perso tempo, ranno e sapone mettendo sotto indagine quei poveri agnellini del Tosi, del Bigi, del Bruni e compagnia bella e che l’unico colpevole è Focardi perché ha stabilizzato la figlia provocando un dissesto da 270 milioni di euro. Vediamo come la prendono. Per noi va bene comunque. Ciao caro. Stacci bene.
No 270 mln di euro. Ma i circa 50, ridotti poi a 30 dopo aver buttato fuori coop solidarietà e precari (a proposito a loro cslci negli stinchi e tutti zitti, vero cari amministrativi illuminati?). Quelli pesano tutti gli anni fino a che non si riducono i dipendenti. Fossero stati i 270 mln il problema non esisteva… Con il patrimonio dell’Ateneo hai voglia te. e infatti quel buco è stato coperto. I fatti caro leccalecca illuminato sono ben noti alla magistratura perchè pubblici e chiaramente scritti nei verbali del cda. Io non ho i tuoi potenti agganci per avere documenti ruservati però non lecco e conosco almeno le 4 operazioni per fare due conti. Questo tra l’altro la dice lunga su come è stata condotta l’indagine mettendo insieme le mele con le pere, bar e libri con il mancato pagamento dei contributi ai dipendenti…. e tutti a ricamarci sopra. Senza quelle stabilizzazioni oggi parleremo di altro ci sarebbe il salario accessorio, sarebbe stato possibile spalmare il debito senza vendere ( magari solo il lease back del san niccolò) Questo ti da l’idea dove siano le magagne e quanto sia parziale e faziosa la tua campagna illuminista…. ciao ciao leccalecca
O bravo. Ora siamo a posto. Meno male ci sei te. Ma quale amministrativi, continuate a prendere fischi per fiaschi. Comunque resta pure delle tue convinzioni. Noi ci facciamo delle dormite tra diversi guanciali. Non campiamo certo con i soldi pubblici come di sicuro fai te, caro furbino, e nemmeno con quelli di babbino e mammina monte e fondazione. A mai più rivederci.