“La doppia morale delle banche”; i banchieri italiani hanno riconfermato all’ABI l’autore della scandalosa operazione MPS-Antonveneta e la BNL licenzia un’impiegato che ha “agevolato” una cliente inferma. E il PD continua a essere il partito di riferimento dei banchieri italiani

Sono rientrato nella mia residenza londinese dopo aver trascorso pochi giorni di vacanza  in Italia:la mia terra natia. E ho deciso di proseguire la collaborazione con questo “strano” blog ; e ahimè dalla lettura degli altri contributi scopro sempre piu’ una realtà senese fatta di intrighi, collusioni e silenzi omertosi che pensavo appartenessero alle sole realtà soggiogate dal sistema  mafioso “storico”. Non  ho seguito nella sua completezza di notizie la vicenda dell’università di Siena, ma da quel poco che ho letto posso affermare senza smentite che in qualsiasi altro paese europeo l’inciucio tra la Gelmini e Luigi Berlinguer per favorire la nomina di un rettore,  sarebbe stata censurata duramente dalle forze politiche. E non solo: la magistratura non avrebbe esitato con l’incriminazione dei soggetti. Questa purtroppo è l’Italia. Ed è anche l’Italia che emerge leggendo l’articolo del giornalista Aldo Grasso dal titolo “La doppia morale delle banche”. Aldo Grasso ci racconta la storia di Eraldo Silba(verso cui va tutta la mia solidarietà), unbancario della BNL di Cuneo. Il sig. Silba è stato licenziato dalla BNL,cosi come ci racconta Grasso, per aver agevolato un prelievo di 20.000 euro, “consegnandoli a fiduciari della signora ricoverata in ospedale”. Aggiuinge Grasso: “Comportamento forse non ortodosso, ma fatto per aiutare la cliente”. I colleghi di Silba hanno incrociato le braccia per solidarietà e il tribunale  nella sentenza di primo grado ha ordinato  alla banca di riassumere l’impiegato. Peccato che la Corte di Appello di Torino il 23 maggio ha dato ragione alla BNL. A questo punto mi chiedo, si chiede Grasso e si chiedono tutti coloro che credono nella giusta applicazione della legge e della giustizia sociale: se all’onesto Eraldo Silba è stato applicato il licenziamento per aver “aiutato” una donna in ospedale, senza recare danno alla banca e alla cliente e senza guadagnarci nulla sul piano personale dall’operazione del prelievo, che cosa dovrebbero  fare la magistratura e l’istituto di credito coinvolto (MPS) a coloro che hanno favorito i soggetti amici di quel Paolo Del Mese nell’operazione “pastificio Amato”? E soprattutto come mai i banchieri italiani adottano questo eccesso di zelo nei confronti di onesto bancario e nel contempo si tengono alla presidenza dell’ABI un personaggio che ha concordato e gestito l’operazione scandalosa dell’acquisto dell’Antonveneta? Questa purtroppo è l’Italia dei banchieri di fiducia del PD di Rosy Bindi e Luigi Berlinguer. E i sindacati giocano alle furbate sulla pelle dei lavoratori; purtoppo, anche diversi miei colleghi del mondo dell’economia vivono molteplici contraddizioni. Ma la città di Siena è sprovvista di un tribunale?

Albus Silente