Di solito la storia aiuta gli uomini in buona fede a correggere gli errori e ad avviare un nuovo corso; nel caso dei vertici della banca MPS la storia sembra non esistere e il corso è sempre lo stesso. Il tutto agevolato dalle furbizie dei dirigenti sindacali. La pessima figura del “provinciale” Alessandro Profumo (altro che profilo europeo!), di aver dato la disponibilità a farsi inserire nel programma nella festa di un partito, in questo caso nella festa del PD senese, è la conferma che il peso della gestione Mussari con tutto quello che si trascina non è cessato. Chiedere aiuto alle casse dello Stato (quindi di tutti i cittadini) e dopo pochi giorni partecipare alla festa del partito che ha determinato la crisi della banca MPS, è inaccettabile. Consiglierei al rinviato a giudizio per frode fiscale, Alessandro Profumo, di rinunciare alla kermesse politica. Si chiede aiuto utilizzando patrimonio pubblico e poi si sfrutta il ruolo di presidente della banca per “far capire” che i vertici della banca sono al fianco dell’amico di Del Mese, Franco Ceccuzzi? Pessima scelta, Mister Profumo. E pessima è la figura che deriva dagli intrecci pubblicità a spese di MPS – fidanzate negli uffici di MPS – giornaletti locali. Non è un caso che il menestrello del groviglio, ovvero il massone Stefano Bisi (di una coerenza unica: sponsorizza con il giornale proprio quel Ceccuzzi che ebbe da ridire sull’appartenenza alla massoneria, affermando che è immorale essere iscritti contemporaneamente al partito e alla massoneria. Chissà cosa ne pensano i massoni d’Italia di questo giochino tra Bisi e Ceccuzzi!), pur avendo ottenuto da Mussari e dal PD ceccuzziano l’assunzione della fidanzata presso l’area comunicazione di MPS, e quindi senza il minimo di buon gusto, continua con il giornaletto ad accreditarsi il ruolo di “portavoce” dei vertici della banca, naturalmente agevolato dall’amico genio della comunicazione David Rossi. Anche in questo caso i vertici della banca dovrebbero ricordarsi che hanno chiesto e ottenuto aiuto con patrimonio pubblico. Ritornando al ruolo dei sindacati, mi preme evidenziare tre aspetti non secondari. Il primo: i dirigenti dei sindacati (soprattutto la FISAC-CGIL) hanno ricominciato il solito giochino da furbini in accordo con il PD e Mister Profumo, all’insaputa dei loro iscritti, cioè dei dipendenti della banca. “Si cerca di far passare il messaggio che i vertici sono disponibili, facciamo passare i mesi fino alle elezioni amministrative, cercando di agevolare Ceccuzzi e dopo le elezioni cari vertici della banca fate come vi pare”. Vedi anche le note stampa dei sindacati che evidenziano le aperture dell’azienda. O forse mi sbaglio caro Damiani della CGIL, visto che hai concordato le strategia insieme al Ceccuzz (l’amico di Del Mese)? Il secondo: forse ci sono dei conflitti d’interesse tra qualche dirigente del sindacato alla trattativa e le proposte del piano industriale della banca? Il terzo: ma il ruolo della signora Dalla Riva (vista l’enfasi data dall’altro giornale filoceccuzziano titolando “Ilaria Ilaria … scendi”) è quello di un manager svincolato dai grovigli stampa-sindacati-partito o quello della mascotte di una curva di tifosi che al grido “scendi”, scende? Così, tanto per capire se siamo di fronte a una banca o alla tesoreria del PD. Fatte queste considerazioni, suggerirei ai vertici della banca di avviare le opportune verifiche in merito alla notizie emerse dall’inchiesta salernitana sul crack del pastificio Amato. Spero di sbagliarmi, ma la storia non ha insegnato niente a Mister Profumo e al Dott. Viola. E nemmeno ai dipendenti di MPS che continuano a dar credito ai dirigenti sindacali. Se non erro il processo per frode fiscale che vede tra gli imputati Mister Profumo dovrebbe iniziare in autunno; e non solo quello; ci dovrebbero essere altre udienze e in questo caso i reati sono altri e altri sono i soggetti.
Albus Silente
1 comment so far ↓
http://www.youtube.com/watch?v=UKQdzDQqJ_U
Mi ricorda qualcuno citato da Albus Silente……