… e Cesare Mori integra il loro comunicato che ha letto sul blog de Il Santo.
Questi uffici vengono a conoscenza del fatto che a CGIL universitaria, dopo aver evitato accuratamente di firmare alcunché contro Riccaboni e Fabbro, sul proprio blog (letto da dieci persone tutte a capo della CGIL), pubblica un documento di cui questi uffici ripropongono una sintesi riveduta e corretta (e non scorretta come l’originale).
CGIL: Per quanto delusi e preoccupati, dopo l’incontro di ieri dell’Amministrazione con il personale, non ci riconosciamo in alcuni passaggi del comunicato inviato dalle altre OO.SS., soprattutto nei toni.
PREFETTURA MORI: Toni che per quattro anni non abbiamo esitato ad utilizzare contro Focardi e Miccolis/Barretta con l’aiuto del Bisi e del Corrierino dei Piccoli da lui diretto. E toni che se al posto dei nostri due protetti (Riccaboni e Fabbro) ci fossero stati Focardi e Barretta avrebbero assunto uno sprezzo e un’aggressività senza limiti.
CGIL: Si presuppone che ogni azione dovrebbe essere condivisa ispirandosi a prinicipi di democrazia e rispetto dei diversi contributi, che in questo caso sono stati disattesi.
Di seguito la posizione della FLC-CGIL.
PREFETTURA MORI: Noi non condividiamo non perché siamo democratici (che non sappiamo neanche cosa vuole dire), ma perché Riccaboni ci ha promesso a forza di paste e cappuccini al bar della Facoltà di Economia prebende e posti di miserabile potere all’interno dell’Ateneo. Quindi noi non vogliamo che si facciano le PEO o che si distribuisca alcunché, perché sennò non avanzano soldi per quei dieci privilegiati da sempre che rispondono ai nostri dirigenti sindacali: Marco Iacoboni, Lucia Maffei, Guido Badalamenti, Carlo Bruni, Fiorino Pietro Iantorno e così via. Ci sarebbe stato soprattutto Diodato Angelaccio a guidare le danze (c’era anche lui a queste riunioncine a Economia). Purtroppo la Procura l’ha sospeso da pubblici uffici e quindi lui è fottuto. Meglio, ne avanza di più per noi.
CGIL: Le decisioni che si prenderanno nei prossimi quindici giorni incideranno sulla vita di circa 1200 famiglie per i prossimi tre anni.
PREFETTURA MORI: Ma noi interessa, l’abbiamo appena detto, il destino di non più di dieci famiglie, delle altre chi se ne frega? Le abbiamo sempre snobbate, incluse quelle dei nostri iscritti, figuriamoci ora.
CGIL: Nei mesi scorsi sono state molte le bugie raccontate al personale. Le PEO non sono state fatte, nonostante gli annunci di quest’estate, e il fondo per la produttività e le progressioni è stato decurtato e ridotto di circa 1/3.
PREFETTURA MORI: Le bugie le abbiamo raccontate anche noi e per quanto riguarda la decurtazione del fondo sinché ci sono stati quei due (Focardi e Barretta) ci siamo messi per traverso. Ora quando l’ha detto la Fabbro non abbiamo alitato.
CGIL: Ora altre mazzate. La relazione del MEF, chiamato dalla precedente amministrazione a controllare i bilanci degli anni passati e redatta a luglio 2010, ha rilevato le spese eccedenti rispetto alle risorse riservate al personale. L’amministrazione ha rifatto i conti e ci ha informato ieri che sarebbero 5,8 i mln di euro (lordo datore di lavoro) da recuperare.
PREFETTURA MORI: E noi ci siamo subito spaventati perché addirittura sono a rischio le posizioni addirittura dei nostri dirigenti. Ma stiamo scherzando?
CGIL: Nella Legge 165 del 2001, modificata dalla Legge n.150/2009 (Legge “Brunetta”), si legge che:” in caso di accertato superamento di vincoli finanziari da parte delle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, del Dip.della Funzione Pubblica o del Ministero
dell’economia e delle finanze è fatto altresì obbligo di recupero nell’ambito della sessione negoziale succesiva.” Questo è il primo punto della Legge che crediamo sia necessario chiarire: cosa si intende per sessione negoziale successiva?
PREFETTURA MORI: In realtà il primo punto sarebbe che la 165 prevede la responsabilità dei dirigenti che sono peraltro sotto inchiesta alla Procura per il dissesto e quindi anche per questo. Solo che siccome noi con questi dirigenti (Bigi, Interi, Caronna, il Rettore Tosi ecc. ecc.) ci abbiamo fatto affari sotto e soprabanco, ottenendone moltissimi vantaggi, non possiamo ora tirare in ballo le loro responsabilità. Peccato che ci sono gli altri sindacatacci che fanno casino.
[…]
CGIL: E’ assolutamente necessario evitare che l’amministrazione agisca in modo unilaterale. Ciò potrà accadere se non ci siederemo in tempi brevi al tavolo di contrattazione.
Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione per salvare, se non tutto, almeno una parte del nostro salario accessorio. Lottare per questo, cercando ogni soluzione possibile per integrare il nostro salario: una nuova regolamentazione del conto terzi, utilizzare le PEO, fosse anche con la sola validità giuridica. Tutto ciò è possibile solo sedendoci al tavolo di contrattazione.
PREFETTURA MORI:Almeno un pochino per noi bisogna salvarlo sennò come si fa? Solo che quegli altri sono incazzati e hanno detto che al tavolo non ci si vogliono sedere. E’ un casino. Vediamo come possiamo boicottarli. Intanto non stiamo protestando per niente e non firmiamo nulla che mandino gli altri.
CGIL: La Corte dei Conti ha avviato nuovi procedimenti per l’accertamento di responsabilità soggettive di chi ha creato la crisi e danni erariali per milioni di euro. Procedimenti, che la precedente amministrazione aveva sospeso.
PREFETTURA MORI: Mica vero. La precedente amministrazione aveva soffiato sul fuoco tanto della procura della Corte dei Conti quanto della Procura della Repubblica. Siamo stati noi e il partito che domina qui a Siena e che appoggiamo incondizionatamente a fare ostruzione.
CGIL: Per queste irregolarità e responsabilità 1200 persone rischiano di dover vivere con stipendi di circa 1.070 euro al mese e non più di 1.150 euro (valore medio calcolato su C2). Chiediamo che tutte le somme che verranno restituite siano patrimonio del personale tecnico e amministrativo,che oggi dovrebbe pagare ingiustamente per colpe altrui.
PREFETTURA MORI: Ma speriamo anche, visto che ci siamo dentro fino al collo, che le cose vadano per le lunghe, ben consci comunque che i patrimoni personali non potranno mai riempire la voragine che abbiamo contribuito fattivamente a creare.
CGIL: Vista la realtà economica che si sta delineando, la FLC-CGIL valuterà ogni forma giudiziaria e sindacale per tutelare lo stipendio e la sicurezza del posto di lavoro di tutte le persone che lavorano all’Università.
PREFETTURA MORI: Ma valuterà con calma e sempre chiedendo ai propri padroni (Riccaboni e Fabbro) come muoversi. E poi non se ne farà di niente perché quei dieci o quindici di cui sopra potranno abboffarsi tranquillamente e meno saranno quelli con cui dividere la torta e meglio sarà. Quindi la manderemo per le lunghe e motiveremo i ricorsi a cazzo di cane come abbiamo già fatto una volta riuscendo fra l’altro a spillare per le tasche dei nostri avvocati alle altre sigle un lauto compenso, senza arrivare a nulla avendo opposto motivazioni risibili e che il giudice ha tosto rigettato come tali.
Ma come saremo bravi a barcamenarsi sulle spalle dei poveri colleghi che ci guardiamo bene dal tutelare tutti presi come siamo da beghe di potere?
1 comment so far ↓
C’è ancora qualcuno che crede che le azioni debbano essere condivise : di regola nella condivizione senza distinzione di ruoli normalmente chi ha più potere vince … e l’altro subisce …
Credo sia evidente che l’Università ha un ruolo e le OO.SS un altro … e che debba essere possibile anche il conflitto … ma gli schiavi non hanno la libertà di vederlo …