Ci giungono nootizie non confermate di un intervento da parte di Gabriello Mancini presso il ministro Francesco Profumo a favore di Riccaboni. La nostra non è un’affermazione, è una richiesta di conferma o di smentita. Iniziamo a capire che a qualcuno sfugge il ruolo rovinoso svolto dalla permanenza di Riccaboni e Fabbro ai vertici dell’Ateneo. Non l’hanno mica ancora capito alcuni, che sulla carta sembrerebbero anche vispi, che se continuano a lasciare sul seggiolone quei due finiranno per scontare molto di più di quanto non hanno scontato sino ad oggi, oltre ad arrecare un ulteriore danno pesantissimo alla Città. Comunque: rispondete pure che noi rimaniamo in attesa per altri due o tre giorni, non di più. Dopodiché compulseremo le nostre sacre scritture e ne faremo partecipi i Cittadini ignari delle porcherie che vengono continuamente perpetrate sulle loro teste.
Ma è vero o non è vero di un intervento del Mancini nei confronti del ministro Profumo a favore di Riccaboni?
Giugno 27th, 2012 | Note redazionali
4 comments ↓
è quasi un paradosso che una città che ha perso l’odorato sia nelle mani di due Profumo: quello dell’università mi pare che abbia adottato la politica di tapparsi il naso. Evidentemente per coprire il lezzo che promana da Banchi di Sotto non bastano cinque gocce di Chanel.
Vai a casa Mancini e smettetela con il democristianesimo inciucista.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-27/monte-paschi-siena-finiti-soldi-124159.shtml?uuid=Ab6nwyyF&fb_action_ids=4092402837908&fb_action_types=og.recommends&fb_source=other_multiline
Io spero solo che i nostri MAGISTRATI e anche i loro COLLEGHI ROMANI leggano attentamente i commenti dei senesi fra i quali c’è materiale,a mio modesto parere,di natura giudiziaria interessante,molto interessante.Difficile trovare l’erba buona tra le “erbacce” ma tante opinioni spesso costituiscono un “teorema” che poi andrà dimostrato, come in matematica.IL PARADOSSO SENESE è il seguente: immaginiamo una grande fattoria dove il NOBILE PROPRIETARIO (il popolo di Siena)ha il fondato sospetto che alcune cose siano andate storte e che chi doveva dirigere,coordinare,collaborare,segnalare,controllare,da solo o in solido con altri per varie motivazioni e per varie cause,omesso in toto o in parte i precisi DOVERI derivanti dall’incarico.Orbene, il NOBILE istituirà una commissione d’inchiesta, un gran giurì,un organismo presieduto da un Magistrato per arrivare alla verità.Tutti, a vario titolo,dovranno essere inquisiti e indagati: in primis i vari sottofattori,(dirigenti della produzione che rispondono direttamente al FATTORE, poi i terzomini (quelli che coordinano il lavoro dei semplici contadini e che rispondono al sottofattore,poi le guardie di fattoria, quelle che rispondono direttamente al FATTORE (il quale come noto risponde direttamente al NOBILE), bene l’inchiesta è ben strutturata? Tutto sta andando nel verso giusto per la ricerca della verità? ASSOLUTAMENTE NO! C’è una grave lacuna, un vulnus nell’indagine in questa grande fattoria, non abbiamo letto che il FATTORE è indagato? Ma come, indagati i terzomini (dirigenti) e va bene, indagati i sottofattori e il responsabile di essi (Direttore Generale), indagate le guardie di fattoria (collegio sindacale), e va bene, anzi è giusto e doveroso, ma il FATTORE? Colui che ha preso TUTTE LE DECISIONI E CHE RISPONDEVA DIRETTAMENTE AL NOBILE, il FATTORE perchè non è (ancora) indagato? Addirittura il FATTORE ha cambiato fattoria, ecco il paradosso senese e italiano.Però tutti noi aspettiamo il NOBILE (popolo di Siena,Istituzioni,Magistrati,Autorità inquirenti)che riporti giustizia, che metta il FATTORE davanti alle sue responsabilità, che chieda a questo FATTORE per quale motivo una FATTORIA ricca e florida (MONTE) è stata ridotta in condizioni di grave crisi; il FATTORE dovrà rispondere,dovrà difendersi,dovrà essere giudicato equamente e severamente,secondo la legge, dovrà essere punito se ritenuto colpevole, dovrà essere a lui vietato di mandare in crisi altre fattorie.Allora forza NOBILE, fare presto e fare bene.