Fritti più o meno misti…
Leggo una lettera, molto diretta, sull’ultimo numero di Zoom, che Eleonora Scricciolo ha indirizzato a Fiorino, ritenendolo, credo a ragione, autore della nota che la Federazione della Sinistra ha pubblicato relativamente all’Università di Siena. Devo dire subito che non ho avuto tempo di leggere nulla di precedente a questi due scritti, dato che sono stato “sequestrato” dal Consiglio Comunale sul Regolamento Urbanistico, ma sull’appellativo di “Fritto Misto” credo di poter dire qualcosa. Quando si usano certe espressioni, secondo me, lo si fa perché ci sentiamo, a torto o a ragione, in diritto di poter parlare a nome di tutti, e si tacciano tutti gli oppositori di un atteggiamento protestatario ritenendo che non abbiano nulla da condividere tra di loro se non il fatto di essere “contro”. Il problema è che spesso lo si fa perché chi si permette di “governare” lo fa senza stare a sentire chi la pensa diversamente. Ricordo ad esempio i tempi degli “opposti estremismi”, di democristiana memoria. Non sarebbe allora meglio entrare nel merito delle discussioni, e lasciare gli appellativi più o meno rispettosi a chi non ha argomenti? Oltretutto una aggregazione politica che si chiama “Federazione” richiama già nel nome la volontà di mettere insieme soggetti non proprio “uguali”, altrimenti non si capisce cosa dovrebbe federare. Chiudo dicendo che la CGIL, sindacato di tutto rispetto al quale sono stato iscritto per anni, ha già commesso in passato l’errore di sottovalutare il dissenso, ha contribuito alla nascita e al rafforzamento dei sindacati di base per il vizietto di sentirsi l’unico sindacato “rappresentativo”, e dovrebbe, sempre secondo me, stare un po’ più attenta a gettare discredito su chi cerca di rappresentare istanze diverse dalle proprie, ma che vengono dai lavoratori.
Francesco Andreini Consigliere comunale di Siena di Rifondazione Comunista