Sapete come andrà a finire molto probabilmente nel PDL?
Che l’agnello sacrificale costretto ad immolarsi sull’altare della sconfitta certa dovrà essere Claudio Marignani.
Ma guardiamo insieme un pò i nomi (pensiamo quasi tutti destituiti di reale fondamento) che Bisi ha più volte fatto uscire.
Escludiamo subito, intanto, Fabio Caselli dalla corsa alla disfatta. E anche il PDL dovrebbe saperlo. Ora non resta che lo metabolizzi anche Bisi. Come escludiamo subito anche l’ex sindaco socialista Vittorio Mazzoni della Stella, troppo smaliziato per rimanere con questo cerino acceso in mano.
Riccardo Pagni è un avvocato senese, conosciuto in città anche per la sua vicinanza al mondo della goliardia universitaria. Ma è anche imprenditore nel settore alberghiero quindi, ci chiediamo chi glielo farebbe fare: dover sacrificare del tempo al poco che presumibilmente dovrebbe avere – dati i numerosi ed importanti impegni professionali – per buttarlo in una corsa che rimarrà ferma alla mossa.
Franco Masoni, storica voce dell’emittente locale Canale3.
Anche in questo caso, siamo certi, non se ne farà di niente, questo a prescindere dal fatto che a Masoni forse candidarsi per il PDL non sarebbe dispiaciuto e chissà, forse proprio con la lista SOS Siena sempre lanciata da Bisi sul suo giornale.
Qui, però, arriva il quesito: l’SOS Siena che avrebbe voluto lanciare Masoni, ma su cosa aveva intenzione di lanciarlo? Siamo sinceri, Masoni a Siena non crediamo che ci abbia vissuto e ci viva poi così tanto male, a tal punto da manifestare la sua contrarietà al c.d. Sistema Siena candidandosi con una lista che vada contro al candidato del PD/Ds.
Ed ecco che arriviamo ai possibili, e soprattutto, reali nomi che potrebbero scendere in piazza.
Lorenzo Rosso. Politico, anche in questo caso ci viene da dire un bel ‘ma chi glielo farebbe fare’? Per una persona come lui, che ha sempre e solo fatto politica in tutta la sua vita, avere nel proprio curriculum la partecipazione ad una sicura disfatta non sarebbe un gra che. Meglio coordinare un comitato elettorale per l’eventuale candidato, ma senza metterci la faccia in prima persona.
Claudio Marignani. Arrivati a questo punto è molto probabile che debba trovare una frase ad effetto tipo “Siena è troppo importante, questa potrebbe essere la volta giusta e mi voglio impegnare in prima persona” e bla bla simili ed essere costretto ad auto lanciare la propria candidatura.
Ma vi pare possibile che arrivati a febbraio per adesso il PDL senese abbia ricevuto solo dei continui “No, grazie”?
Questo, amici, la dice lunga su quanto la gente in città scommetta sulla vittoria del PDL senese.
Rilanciamo la domanda, ma quale professionista o, comunque, persona con un minimo di lucidità e di realismo politico e, soprattutto, di amor proprio potrebbe accettare di candidarsi a perdere?
Firmato
La Primula Rossa