Il ceccuzziano Alessandro Profumo rinviato a giudizio per frode fiscale si dimetta immediatamente dalla presidenza del MPS

Questo blog in tempi non sospetti aveva diffidato dal nominare Profumo alla presidenza del Monte dei Paschi, per una ragione ben precisa: con il reato che gli veniva contestato appariva di tutta evidenza che ci sarebbe stato il rinvio a giudizio. Il GUP del Tribunale di Milano ha accolto le richieste del Procuratore della Repubblica e ha rinviato a giudizio Alessandro Profumo per frode fiscale. La responsabilità politica della nomina di Alessandro Profumo è di Franco Ceccuzzi, Rosy Bindi, Giuliano Amato e Giuseppe Mussari. La Banca e la Città ora a maggior ragione hanno necessità di discontinuità per la qual cosa, considerate le indagini che coinvolgono la Banca, Alessandro Profumo deve rassegnare le dimissioni e la Banca deve avere un presidente pienamente legittimato e al di sopra di ogni sospetto.

3 comments ↓

#1 francesco on 06.05.12 at 13:34

Il PD per un fatto simile chiese le dimissioni del Pisaneschi: S

SIENA. “Chiediamo che la Banca Mps tuteli, come ha sempre fatto, la propria immagine e la propria redditività, accertando eventuali profili di incompatibilità nei confronti di Andrea Pisanechi, membro del Cda, e recentemente coinvolto, secondo notizie di stampa, in un filone dell’inchiesta relativa ai grandi appalti, portata avanti dalla Magistratura fiorentina“. E’ questa in sintesi la posizione del Partito democratico, emersa ieri (26 gennaio) a margine della direzione dell’Unione comunale. “Il Pd senese segue con grande attenzione gli sviluppi delle indagini, esprimendo la propria fiducia nel lavoro della magistratura. E’ necessario che sia fatta chiarezza al più presto, nell’interesse della città, della Banca Mps e dei suoi dipendenti. Va prima di tutto tutelata l’immagine della Banca, un compito che spetta sia agli organi collegiali, quali il Consiglio di amministrazione e i Revisori che ai singoli componenti, sia nell’esercizio delle loro funzioni di amministratori della banca che nel proprio ambito professionale”. “Si tratta di principi inderogabili che hanno una portata generale e persino una forza maggiore per i consiglieri di amministrazione scelti dalla Fondazione in quanto designati, oltre che per i requisiti di professionalità ed onorabilità, per servire lealmente la città di Siena e tutte le sue istituzioni

#2 fidelio on 06.05.12 at 17:34

@ francesco
il sistema PD sta crollando, caro amico, come a suo tempo il vecchio Pcus… anche se in ritardo ci se ne accorgerà anche a Siena, non dubitare!

#3 Enrico Tucci on 06.05.12 at 23:18

Dal verbale del consiglio comunale del 3 aprile 2011.
Consigliere Tucci
“… Queste recenti nomine della Fondazione per il CdA della Banca sono state presentate come un esempio di discontinuità e di alte professionalità, tutto diverso dal passato.
Crediamo che ancora una volta, invece, si sia alzato un gran polverone e quando la polvere si dirada cosa vediamo? Se mi passate la battuta, si vedono “cose da turchi”, (tanto per non fare nomi, ma cognomi), vediamo un Presidente designato che ha come merito senz’altro quello di aver votato alle primarie dell’Ulivo nel 2005 e nel 2007, un banchiere creativo di altissimo profilo professionale, noto per la sua abilità, ma anche per una certa spregiudicatezza nell’esercizio della sua grande professionalità, famoso per una buonuscita di 42 milioni (beato lui!) e anche indagato per frode fiscale a Milano, Beh, siamo tutti garantisti, a partire da noi, il Pdl è un partito di garantisti, però che succederà se sarà rinviato a giudizio il Presidente Profumo? Sarebbe una questione molto grave. Noi speriamo che non accada mai …”