Ester Cicala. Tutti politici (o politicanti) e nel contempo banchieri e nominati nei cda

Prendi questa mano zingara, cantava Iva Zanicchi. Prendi una poltrona, canta il coro del “sistema Siena”. Tutti x uno e uno su tutti e il gioco è fatto. Li vedi girellare in questi giorni e a lamentarsi della possibile crisi del Ceccuzzi. Tutti affranti e preoccupati, per la città? No, per loro stessi. E sarebbe anche il caso che la smettessero coloro che stanno raccontando in giro un monte di cretinate del tipo” se non passa il bilancio il comune perde 2 milioni e mezzo di euro” o “con il commissario il palio non si corre” e via discorrendo con le cazzate. Gli unici che rischiano con il commissariamento sono i poltronati e le ambizioni del Marzucchi e quelle dei nani da giardino stiglianesi. Nani dissestatori e arroganti. Si diceva delle poltrone. Nel consiglio della MPS France oltre all’economista di Castiglioni Antonio Degortes, a suo tempo sempre nel cda, è stato nominato Stefano Bruzzesi(parente di Lamberto Dini) e attuale responsabile enti locali del PD regionale. Una nomina voluta da Andrea Manciulli. La famosa separazione tra incarichi di partito e nomine in banca. E poi quelli del PD fanno finta di non avere avuto nessun ruolo nella gestione della banca. Un altro degli economisti nominati nel cda di banca Antonveneta è Mauro Rosati(quello che riscuote anche in Qualivita). Per non far mancare niente a Luigi, il PD ha nominato, sempre in Antonveneta il luminare del campo delle idee Aldo Berlinguer. E per non scontentare i birrai in uno degli ultimi cda della banca MPS, prima dell’arrivo di Profumo, hanno visto bene di riconfermare nel cda di Acque Blu Fiorentine Spa ,Aldo Pannini, quello che era candidato nella lista dei Riformisti in quota birrai. Di questa riconferma i vertici dei Riformisti non sapevano nulla ma i birrai ovviamente si.Doveva entrare in consiglio comunale ma Francesca Mugnaini è stata piu’ vispa dei birrai banchieri. Cosi per ricordare la discontinuità ceccuzziana in politica e nelle nomine. Un’altra che non ha perso occasione di mettere il cappello politico sulla nomina di Profumo è Rosaria Bindi da Sinalunga, sodale di Luigi Berlirguer e referente politica di un altro luminare delle banche nominato nel cda di MPS France, Luca Fiorito. Rosaria ha messo in evidenza che Profumo è anch’esso vincolato dalla politica, cosi come risulta chiaro il ruolo di Massimo “Bingo” D’Alema che nei giorni delle nomine della banca ha pranzato con Marco Turchi.Come dice Rosy Bindi: oggi la banca è svincolata dalla politica. Ciao Rosaria.