Quel Paolo Ermini e il Corriere Fiorentino giornalista e giornale di riferimento di Criccaboni e del resto della nomenclatura tosiana-boldriniana

Tutti i giornali, compreso quello del Bisi e la Gazzetta di Monculi, hanno scritto e riscritto, chi meno chi più, delle vicende dolorose dell’ateneo senese: dal taglio abusivo al salario dei lavorarori alle inchieste sulle elezioni del rettore e sul dissesto. Anche il Bisi, che spesso e volentieri non perde occasione per lanciare una freccia in aiuto del Criccaboni, ha trovato lo spazio e il tempo per pubblicare sul giornale le notizie sui problemi veri e sugli abusi dello stesso Cricca; come ad esempio l’ottimo articolo di sabato 21 aprile 2012 a firma di Gaia Tancredi. Se non ci fosse il problema che in Viale Franci le pennichelle mattuttine e i traccheggi sono all’ordine del giorno, tutti i problemi non si sarebbero trascinati così a lungo. Ma di questo ne riparleremo martedì. Oggi parliamo del giornalista amico di Criccaboni e di Boldrini e dell’incredibile silenzio del Corriere Fiorentino (edizione locale del Corriere della Sera) sulle vergognose vicende della gestione del Criccaboni e sulle elezioni dello stesso. Di Ermini, per meglio comprendere il suo attaccamento ai fedelissimi di Luigi Berlinguer, basta ritornare al 2008 quando il genio di Via Roma 56 organizzava i “Caffè della Politica”. Il 26 settembre 2008 il nostro Boldrake discuteva con i suoi amici in un dibattito con il titolo: “Come nella boxe: la politica è ormai solo rissa?”. Chi c’era al dibattito insieme a Boldrake? Ovviamente il figlio del sultano di Stigliano, Aldo Berlinguer,quel genio del campo delle idee che si è fatto nominare nel cda di banca Antonveneta, senza nemmeno partecipare alla rissa della politica; poi i giornalisti Antonio Socci e il criccaboniano Paolo Ermini. Insomma, un conclave di luminari e di giornalisti obiettivi. Sempre di Ermini è famosa quella telefonata con la Lucia Aleotti (Menarini): “Lucia Aleotti contatta anche Paolo Ermini, direttore del “Corriere Fiorentino”, e si lamenta per l’articolo definito “scorretto”. Ermini difende il servizio, ma la fa chiamare dalla collega che ha scritto. E con un sms Aleotti lo ringrazia”. Anche il Criccaboni contatta e ringrazia spesso e volentieri Ermini; come quando lo stesso Criccaboni e altri scienziati di Via Roma 56, non contenti di un articolo pubblicato, forse da un giornalista troppo allegro, contattarono Ermini per lamentarsi. Da quel giorno sul Corriere Fiorentino non ci sono tracce di articoli, nemmeno per sbaglio, che contestano la gestione del Cricca o che ricordano le varie inchieste sull’ateneo. Eppure a noi risulterebbe che in sede hanno TUTTO IL MATERIALE CHE SERVE LORO per adempiere al dovere di cronaca. Anche in questi ultimi giorni, il giornalista Ermini, dopo aver partecipato al convegno insieme al suo amico Criccaboni, non ha perso tempo nel pubblicare una lettera carica di fuffa a firma del solito Criccaboni in versione digitale e internazionalizzata. Complimenti, ottimo giornalismo.

 P.S. Caro Cricca, affrettati a chiamare Ermini per dirgli che oggi parliamo di lui, così come hai fatto la volta scorsa.

1 comment so far ↓

#1 Bastardo Senza Gloria on 04.22.12 at 12:58

http://www.sienanews.it/2012/04/21/riccaboni-sospensione-del-tea-dovuta-a-motivi-di-natura-tecnica/
Motivi tecnici…..con la parola tecnico ormai ci si fa di tutto…anche le mancate erogazioni.