Decisamente trendy il nuovo sito web del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, decisamente. Se navighi sul web e cerchi Enrico Rossi ti appare sulla pagina di google il sito web “Il sig. Rossi”: un modo di comunicare da politici svegli e graficamente trendy. Promosso in comunicazione sul web. Ora cerchiamo di capire se il Sig. Rossi è pronto per superare l’esame più complesso, quello di politico e amministratore pubblico. In fondo alla home page il Sig. Rossi ci spiega il perchè del sito: “Amministrare la Toscana è stato finora e continua ad essere un grande viaggio. Internet è ormai un mezzo insostituibile per arrivare alla gente e condividere idee, progetti e opinioni. Per questo eccomi qui: salite a bordo, il viaggio continua…”. E facciamoci questo viaggio con il Sig. Rossi; come canterebbe Francesco De Gregori..”Viaggi e Miraggi”.
Confucio, il filosofo cinese, tra le varie speculazioni (in questo caso non sono reati) filosofiche ha lasciato una massima che noi della redazione di Fratello Illuminato incolliamo al nastro di partenza di questo viaggio: “Si può sconfiggere il generale che comanda tre armate, ma non si può smuovere la ferma volontà di un uomo semplice”. Qualcuno spieghi al Criccaboni il messaggio subliminale che trasmette la citazione; il Sig. Rossi essendo un politico sveglio non necessita di interpreti fisolosofici.
Sig. Rossi, salvo rinvii, il giorno 30 aprile Lei sarà presente all’incontro, insieme al Ceccuzzi e al Bezzini, in programma nella città di Siena e da quanto abbiamo capito al suddetto incontro dovrebbe partecipare il rettore più abusivo e più internazionalizzato del mondo, il tosiano Criccaboni. Una bella rimpatriata con Bezzini e con Ceccuzzi merita di non essere rinviata e speriamo che quel giorno almeno Lei Sig. Rossi tiri fuori dal cilindro o dalla tasca qualcosa di concreto. Il Ceccuzzi rimarcherà il motivetto di moda in questi ultimi giorni, la “discontinuità” e il Bezzini, i “jovani” e le “eccellllenze” (rafforzate da più l). Lei Sig. Rossi si presenterà in veste di “moralizzatore” della politica, di giovane della politica oppure per cavalcare l’onda discontinua ritornerà al vecchio stile dalemiano? Eppure, proprio perchè dimostra di essere un poliico sveglio, dovrebbe comprendere più del Bezzini e del Ceccuzzi che la gente ha le palle piene (ci consenta il tratto filosofico del pensiero espresso) di fuffa, di politichese e delle solite frasi “stiamo lavorando per voi”. I cittadini sono in attesa di atti concreti e non della solita politica del “batto le mani e i piccioni volano”. I piccioni sicuramente sì, ma i servizi sociali, le piccole imprese, i giovani (non quelli della fantasia bezziniana), la sanità, la cultura, gli anziani, nccessitano di atti amministrativi chiari e confortati dalle coperture finanziarie e nel contempo di una classe politica seria e libera da affarismi, indagati e rettori abusivi. Altrimenti ce la spiega Lei la differenza tra l’ex latitante Lavitola e un politico? Viaggiamo sui binari della concretezza, sig. Rossi e sicuramente non troverà ostacoli o problemi culturali nel rispondere alle nostre domande; ed è proprio sfruttando il mezzo più veloce e democratico, come internet, che apriamo il confronto con Lei.(come avrà notato qualche problema di libertà di stampa, anche senza Berlusconi, regna ancora sovrano in politica!!!)
Ci sono alcune delle Sue citazioni, quasi confuciane (non si emozioni), che sono particolarmente utili per avviare il confronto. E comunque Sig. Rossi eviti di dribblare le questioni esposte rimettendo nel mezzo alla discussione quel Montesquieu della separazione dei poteri. Noi non siamo piccioni e forse al massimo piccioniamo.
Partiamo dalla vicende più decadente e disgustosa della politica senese, toscana e nazionale: il rettore abusivo Criccaboni (al secolo Angelo Riccaboni) e il mega dissesto finanziario dell’ateneo senese.
Come mai Lei Sig. Rossi non ha mai detto una mezza parola su questa vicenda? Forse per non contrastare il suo amico Luigi Berlinguer e il resto della solita nomenclatura universitaria? Ma Lei non ha niente da dire sul taglio (illegale e non necessario) al salario accessorio dei dipendenti dell’università di Siena deciso dall’abusivo Criccaboni e dalla condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro o forse nessuno ha trovato il tempo o la dignità di renderla edotta? E visto che girella su internet si faccia un bel giro sul nostro blog e si studi la vicenda Astrea srl e gli incontri al “solito posto” tra l’abusivo Criccaboni e il capo dei dissestatori Piero Tosi. Lasci perdere Montesquieu e si decida a prendere delle posizioni coerenti con quanto afferma sulla bacheca facebook, sul sito web e quando interviene ai convegni. E soprattutto, visto che Lei dice di essere preoccupato per la crisi che investe le famiglie e i giovani, perchè non ci spiega da che parte sta: con il PD senese che nomina Profumo (42 milioni di liquidazione da Unicredit) e sostiene il taglio al salario dei lavoratori oppure con i cittadini che non si sentono “piccioni che volano con il battere delle mani”? Trovi il tempo di rispondere, se lo ritiene meritevole di risposta i nostro quesito.
Parliamo di sanità.A noi Sig. Rossi delle beghe e delle lotte interne al PD e alla sua maggioranza non ce ne frega niente. Siamo interessati solamente al regolare funzionamento della sanità pubblica e ad una maggiore attenzione nei confronti dei cittadini, soprattutto di coloro che hanno difficoltà economiche, degli anziani e di coloro che abitano nei piccoli comuni lontani dai capoluoghi. Allora perchè non riconsiderare le voci di spesa sulla sanità e investire di più per garantire la presenza dei medici per le emergenze e ridurre,a volta azzerarle, le spese che garantiscono solo le carriere al professorone di turno (a volte professorone del cazzo) e alla cricca dei primari e dei docenti universitari troppo legati alle aziende farmaceutiche (e gli esempi non mancano, nemmeno dal punto di vista giudiziario). E a proposito di cricche e soldi pubblici ci potrebbe rispondere a questa domanda: una sua vecchia conoscenza, l’ex direttore generale dell’Azienda Ospedaliera senese Jolanda Cei Semplici è vero non è vero che ha richiesto all’Azienda la somma di euro 600 mila? Ci faccia sapere, e non solo a noi, cosi per capire a chi presentare un esposto circostanziato.
Parliamo di politica e di partiti. Come vede con questa ultima serie di domande terminiamo il nostro intervento e quindi crediamo che non dovrebbe procurarle stanchezza rispondere.
Il 30 di aprile quando incontrerà Bezzini e Ceccuzzi, magari eviti di incontrare i Criccaboni, si faccia illustrare la quantità di indagati del sistema Siena. E soprattutto si faccia spiegare la vicenda vergognosa del bar di Via Roma 56 che vede tra gli indagati il consigliere comunale del PD di Siena David Chiti. Anche in questo caso eviti di stressare Montesquie e prenda il coraggio e ci illustri una posizione chiara senza fuffa o equilibrismi noiosi.
Faccia uno sforzo e dimostri di essere quello che agisce e non il solito chiaccherone della politica. Nel salutarLa chiudiamo il nostro intervento con una citazione che Lei ha inserito nelle pagine del sito “Il Sig. Rossi”. E vediamo di essere coerenti con quello che si cita o meglio di pretenderlo dai suoi compagni di partito. Si ricorda della differenza tra Lavitola e un politico serio?
La citazione tanto cara al Sig. Rossi: “Evitare ogni situazione che possa mettere le istituzioni pubbliche in uno stato di subordinazione agli interessi privati. Enrico, – mi disse – segui il principio di reciprocità”
P.S. Per inviarci, sempre che intenda rispondere, Lei Sig. Rossi ci può scrivere all’indirizzo di posta elettronica della portavoce della redazione: madamemarianne[at]gmail.com
2 comments ↓
Mi dispiace ragazzi ma il Sig. Rossi non vi risponderà.
Speriamo mi sbagli ma ho paura di averci preso.
Il motivo è che per rispondervi dovrebbe mettere in dubbio anche se stesso.
Mia nonna che frequentava l’università “del mercato”, ma non conosceva confucio diceva: “dove nun c’è un ci si mette”.
Se risponde mangio un piccione al volo