Facciamo il punto gossipparo delle vicende più o meno note che succedono in questo periodo a Siena. Sfugge a molti il ruolo che Massimo Bianchi sta svolgendo per conto del Ceccuzzi più che per quello del PD. L’ex assessore del bilancio è da tempo impegnato a tessere le fila anti-Monaci. Telefona ripetutamente ai possibili alleati dell’opposizione per convincerli che per aprire una nuova stagione a Siena bisogna sconfiggere i fratelloni e premiare la politica del novello Ceccuzzi, mentre è noto che l’attuale sindaco è il responsabile principale delle ex fortune dei rappresentanti senesi della margherita. Per ottenere il risultato sperato ed ottenuto con il recente voto in consiglio comunale il Bianchi ha un filo diretto con Corradi, Senni e lo stesso Nannini. Svolge il suo compito al servizio del più comunista dei piddini, almeno nel modo di fare, presentandosi da uomo moderato, quasi centrista (il famoso cattocomunismo). Ha però commesso qualche errore perché si è lasciato sfuggire nei suoi pellegrinaggi senesi, fin da dicembre del 2011, che tutto era stato fatto per neutralizzare la componente della margherita in consiglio comunale. Affermazioni di troppo che hanno sicuramente messo in difficoltà gli interlocutori telefonici del tessitore di trame e gli hanno fatto perdere quel comportamento tanto raccomandato da Ignazio di Loyola. Il capo dei gesuiti raccomandava ai membri della propria compagnia di essere discreti e di camminare con lo sguardo obliquo, obtorto collo. Per non essere né arroganti né umili, ma coscienti della missione che era loro stata affidata. Ma affidata da chi? Ma da Franchino, diamine!!! Errore grave che non gli ha permesso, mesi dopo, di convincere la recalcitrante Mugnaini, impresa vana non riuscita del resto neppure a uno dei responsabili della lista Per Siena, tale De Gortes. Non sappiamo se a persuadere il De Risi sia stato lo stesso “gesuita” o qualcun altro. Sappiamo però con certezza che quel voto a favore del Ceccuzzi sia costato molto, in termine di coscienza, al dottore della lista Per Corradi. E se non fosse stato per il pressing di Romolo Semplici e di qualche altra rappresentante dell’UDC, presente il giorno del voto in consiglio comunale, la partita si sarebbe chiusa differentemente. Sappiamo anche che il De Risi è stato oggetto di una animata discussione fra il primo cittadino e Alessandro Manganelli sul futuro politico del rappresentante civico. Sembra che sia permesso solo a Bianchi di zampettare negli altri partiti! La strategia (sic! Ne ha una a quanto pare) del Senni è dettata da Alberto Brandani che non molla la presa, insieme ad altri due “giovanotti”, sempre pronti a condizionare le scelte di potere della città a partire, ovviamente, da quelle del sindaco. Il Brandani é sempre stato contiguo al PD senese non per particolari simpatie, ma solo perché è il partito, che fino ad ora, ha gestito il potere. L’unica cosa che interessa al leninista professore di Colle. E se poi è quello della Banca tanto meglio! Brandani è anche nei desiderata di quelli della birreria che dopo essere stati graziati in fase di nomina dalla coppia Mussari-Ceccuzzi stanno pensando al futuro e a come conservare le poltrone conquistate a prezzo di tanto “sudore”. Gli strateghi birrai, così come Starnini, hanno capito che le elezioni anticipate a Siena, per motivi diversi, sono una possibilità concreta, provvidenziali se associate a quelle politiche. Tutti sono convinti di poterle vincere (vedremo!). Ma per tornare alla birra chissà se piace anche a qualche attuale rappresentante del governo e chissà se a servirla in campagna elettorale sarà un maestro birraio (Brandani). In ogni caso credo che molti facciano il conto senza l’Oste (vino). Intanto le cene a casa di Anna continuano, hai visto mai! Se si dovesse andare a votare è bene tenere in caldo l’elettorato e non solo quello. Uno degli animatori delle serate da Anna si è dovuto giustificare con il sindaco e pare che gli sia andata meglio dell’ex direttore della Nazione. Il dirigente del Monte si è dovuto giustificare dall’infamante accusa di aver tramato con Alfredino, ultimamente divenuta colpa gravissima!
Quindi, nulla di nuovo sotto il sole senese. Il sindaco non riesce a risolvere un problema, cerca solo di controllare, sospettando di tutto e ormai senza mezzi, i destini delle persone per un vantaggio personale. Continua il solito balletto cittadino sapendo che ormai due volpi sono entrate nel pollaio del Monte e che non sono di provenienza nostrana. Che all’orizzonte si vede una Fondazione che si assesterà nel controllo della Banca fra il 15 e il 20%. Dimenticavo! Senza che nessuno ne sia responsabile.