“Una catena umana attorno a Palazzo Tè per difendere un’eccellenza del nostro territorio”. Questa la proposta lanciata dal segretario del PD comunale di Mantova

Il comunicatore per tutte le stagioni David Rossi, vicepresidente del Centro di Palazzo Tè (nomina di banca MPS), con molta probabilità, forse perché abituato ad altro genere di comunicazione, non avrebbe mai immaginato che questa vicenda finisse sotto i riflettori. Appunto, è troppo abituato all’informazione allineata e suggerita. Poi essendo il comunicatore dei comunicatori del groviglio, anche a lui molto caro, stava approfittando della moda della discontinuità per rifiorire dalla crisi che stanno vivendo la città e tutte le istituzioni, facendo finta di non aver avuto mai ruoli negli ultimi 10 anni. Ma il mondo della comunicazione è pieno di archivi e di memoria e anche i muri (dove qualcuno scriveva) sono a conoscenza del ruolo occupato in questi ultimi anni dal capo della comunicazione del gruppo MPS. Una vera discontinuità imporrebbe alla stessa di banca di sostituire il capo della comunicazione e, in tempi velocissimi, sostituirlo dal ruolo di rappresentante della banca nel cda del Centro Tè dopo avergli chiesto una relazione dettagliata sulla gestione del medesimo Centro (soprattutto la gestione finanziaria). Ritorniamo a Mantova e rileggetevi questo http://shamael.noblogs.org/?p=

La redazione di Fratello Illuminato è molto attenta e sensibile alle vicende che interessano la cultura e la gestione del patrimonio pubblico italiano e per questi motivi auspica una piena discontinuità anche nella gestione del prestigioso Centro di Palazzo Tè a Mantova. Le dichiarazioni del segretario comunale del PD di Mantova  Andrea Murari sono molto significative in tal senso: «È una proposta – dice Murari – che farò a tutta la città, alle associazione e a tutti i partiti che si sentono defraudati di un’eccellenza culturale e artistica dalla programmazione messa in piedi dall’amministrazione comunale che la sta trasformando in una agenzia immobiliare e non più in un motore di cultura». Il modello di cintura umana è quella che si tenne al Colosseo; i tempi non sono ancora stati decisi, ma Murari conta di far presto: «Il Té – insiste- va difeso dal gruppo di amici che se ne è impossessato. Prima il Centro era un’istituzione che produceva cultura, adesso si limita ad ospitare mostre ideate da altri». E sferza: «Se il senso del comitato scientifico era quello di esportare eventi culturali che nascevano a Mantova, adesso il Centro affitta stanze per mostre pensate e realizzate altrove». E allora, «serve una mobilitazione di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del centro di Palazzo Té e della città; perdere la qualità della produzione del Té significa perdere molto in termini materiali e rassegnarsi al declino della città».

E ricordiamo a tutti che  fu proprio il sindaco di Mantova Nicola Sodano (di centrodestra) a suggerire il nome di David Rossi come vicepresidente del Centro Té (come da dichiarazioni dello stesso Sodano). Ma il PD di Mantova non ci sta e scende in pista contro la gestione Sodano. Avanti con la catena umana e circondateli tutti.

P.S. La foto di David Rossi con Gigi D’Alessio è stata recuperata dall’archivio VIP di Dagospia. Per i VIP la crisi non arriva mai.

6 comments ↓

#1 Matteo on 04.16.12 at 23:26

Il segretario del PD di Siena Giulio Carli per mantenersi in linea con i compagni di Mantova potrebbe organizzare una catena umana intorno a Rocca Salimbeni.

#2 Federica on 04.16.12 at 23:30

NOOOOOOOOOOOOO!!! Voglio l’autografo del mio cantante preferito……..

#3 Elettore del PD on 04.16.12 at 23:35

Ma il PARTITO di Siena con chi si schiera: con il PD o con il comunicatore amico del Boldrini?

#4 Ale on 04.17.12 at 07:33

Già il Pd con chi si schiera? Con chi ha svuotato le casse dell’università o con gli studenti e i lavoratori della stessa? Con chi ha sputtanato una banca o con chi ci lavora dentro? Con chi assume senza concorso e intanto minaccia licenziamenti o con chi rischia il posto? Con chi promette stadi o con i ragazzini dell’Asta che non hanno piú dove giocare? Con chi va lavorare a 400 km da casa per 1200 euro o con chi prende 4 milioni di buonuscita? Con chi scrive sui blog anonimamente perché teme ritorsioni o con chi alla minima critica parte con la querela? Si schiera con chi gli fa comodo, con chi gli torna meglio in quel momento, basta mantenere il potere, costi quel che costi. Somigliano piú a Berlinguer(Enrico) o a Andreotti?

#5 Grazia on 04.17.12 at 16:19

David Rossi è uno degli sponsor del cineasta Antonio Scalvi.

#6 Marcello on 04.17.12 at 16:21

Rapporti solidissimi tra David Rossi e l’agenzia Robespierre e la MILC.