Clamoroso!! Mancini rinfresca la memoria al Ceccuzzi

La situazione è fuori controllo e il sindaco Ceccuzzi farebbe bene a cambiare i comunicatori. Ieri il sindaco aveva urlato chiedendo alla fondazione i soldi per i BOC. Oggi Mancini diffonde una nota che rinfresca la memoria al Ceccuzzi su quelle che sono le condizioni della Fondazione e le scadenze formali e legali. Non sarà mica che il sindaco a forza di discontinuarsi si discontinua anche dalla memoria.

Ecco l’intervento del Mancini.

Il Sindaco di Siena “batte cassa” e sollecita la Fondazione Mps a prendere rapide decisioni in merito ad alcune richieste di finanziamento del Comune stesso e addossa alle decisioni della Fondazione la responsabilità di tagli a servizi essenziali, di aumento delle imposte e persino della stabilità della massima istituzione cittadina.
Messa così la cosa potrebbe sembrare addirittura un ricatto e quindi inaccettabile, ma essendo ottimista e corretto, non lo voglio pensare e quindi posso assicurare che esamineremo serenamente l’invito fatto alla Fondazione che, come sempre, non verrà meno al suo compito fondamentale di “promuovere lo sviluppo del territorio” e di sostenere le varie realtà locali.
Non è però accettabile, neanche sotto forma di dubbio, che passi l’idea che la Fondazione abbia perso tempo per prendere una decisione, perché questo non è vero. La Fondazione infatti dopo aver attuato significative dismissioni di vari asset per ridurre il debito assunto per fare fronte all’aumento di capitale di Banca Mps come richiesto anche dagli stessi Enti Nominanti, sta trattando con le banche creditrici per una migliore rimodulazione del debito residuo. Il termine per chiudere, come a tutti noto, è il 30 aprile prossimo e tra le clausole in corso di negoziazione ci sono forti vincoli per l’attività della Fondazione, relativi sia all’assunzione di impegni di spesa per nuove erogazioni, sia al pagamento di erogazioni già deliberate negli anni scorsi.
La conseguenza è molto semplice: l’impossibilità di assumere nuovi impegni prima del 30 aprile, prima cioè di conoscere la quantità massima di risorse spendibili.
Tutto questo è stato illustrato tempestivamente a tutte le istituzioni e associazioni e così ci siamo comportati, con due sole eccezioni: per il Comune e la Provincia di Siena, cui sono state assegnate le quote annue relative ai progetti pluriennali con la riserva però di possibile revoca, parziale o totale, in base alla conclusione delle trattative con gli enti creditori (Deputazione amministratrice del 28 marzo scorso). Ciò è stato concordato da tempo fra Comune, Provincia e Fondazione.
Lo scorso venerdì 13 aprile è giunta la richiesta del Comune di Siena di una erogazione di cassa dei pluriennali scaduti e rendicontati.
La Fondazione si è subito attivata per verificarne la fattibilità stante i vincoli sopra ricordati: la nostra struttura e il consulente legale stanno approfondendo la questione.
Posso quindi assicurare il Sindaco di Siena che se l’operazione sarà fattibile non esiteremo a farla, ma devo essere chiaro evidenziando che le risorse residue, già limitatissime, diminuiranno, quando – terminata la negoziazione del debito – saranno effettuate le assegnazioni definitive che dovranno tener conto delle necessità di tutti, compresi i progetti propri della Fondazione (fra cui Siena Biotech e Tls, già in serie difficoltà).
L’avrei fatto presente personalmente al Sindaco, ma visto che ha optato per un “appello al popolo” sono costretto ad usare lo stesso mezzo, venendo meno al mio abituale riserbo.
Inoltre è mio dovere ricordare che il Documento Programmatico 2012 della Fondazione fissa come priorità assoluta la “solidità patrimoniale e l’equilibrio finanziario della Fondazione” cercando di ridurre al minimo i rischi. Tutto questo comporta scelte coerenti e conseguenti, con forti riduzioni nelle spese e nell’attività istituzionale (come richiesto anche nell’ultimo documento del Consiglio Comunale di Siena).
Concordo infine con quanti hanno ribadito la necessità della massima coesione e unità di intenti specie in questo difficile momento, come opportunamente fatto da tempo. La Fondazione non è mai venuta meno a tale principio e così intende procedere. Tutto questo, ovviamente, nel rispetto delle varie posizioni, dei diversi ruoli e soprattutto delle autonomie e delle conseguenti responsabilità.

5 comments ↓

#1 Bastardo Senza Gloria on 04.16.12 at 20:15

Vorrei sapere Sig. Ceccuzzi se in altri comuni italiani che non hanno una fondazione le tariffe che lei minaccia di aumentare sono più o meno care rispetto alle nostre.
Vorrei sapere se in altri comuni italiani che non hanno una fondazione sospendono i servizi che lei minaccia di sospendere.
Vorrei sapere se i soldi della fondazione sono stati investiti nel territorio e con quali risultati.
Vorrei sapere per quale motivo un comune si deve reggere sui fondi destinati da una fondazione e non sulla propria autonomia gestionale data dall’entrate delle tasse.
Mi raccomando rispondete coesi, però anche discontinui…….

#2 Marcello on 04.16.12 at 23:32

Grande Mancini!!!

#3 giulia on 04.17.12 at 00:56

spero che mancini mostri le palle, perchè se la fondazione continua a dare soldi, che non ha, al comune, la disfatta è assicurata

#4 Bruto Formica on 04.17.12 at 12:57

Quanto sono costati la facoltà di architettura tedesca, invita a riprogetta piazza Gramsci e La Lizza? Costava di più rivolgeregi a qualche facoltà di arhcitettura italiana?
Iniziamo a controllare i costi di consulenze esterne e del personale..prima di ritoccare le tariffe!!

#5 Divino Otelma on 04.17.12 at 13:35

Si tratta di scegliere se salvare Ceccuzzi oppure la Fondazione MPS.
Tertium non datur!