Non sempre, ma in questo caso siamo concordi con Simone Bezzini. Però … c’è un però che sarà sfuggito a Bezzini, ma a noi no

Domenica 1 aprile (non è un pesce) la nostra portavoce Marianne Franceschi (amica su fb di Bezzini) si accorge che il presidente della provincia ha messo un post sulla bacheca che noi condividiamo in pieno. Però … c’è un però che sarà sfuggito a Bezzini figuriamoci ai mega comunicatori mega pagati che ruotano in provincia. Il nostro Bezzini scrive:

 Enel e ENI si lamentano perché negli ultimi anni in Italia è cresciuta troppo la produzione di energia da fonti rinnovabili penalizzando le centrali alimentate con idrocarburi. Io penso invece che gli incentivi per le rinnovabili siano stati una delle poche cose buone fatte nel nostro paese negli ultimi anni. Da una parte infatti si migliora l’ambiente e dall’altra si creano nuove opportunità per le aziende. Mi auguro che il governo non ceda alle pressioni dei due colossi e prosegua con decisione nel sostegno alle energie rinnovabili.

Anche noi ci auguriamo che il governo non ceda alle pressioni di questi due colossi.

Indovinate chi è la Responsabile sostenibilità del colosso ENI? Si chiama Sabina Ratti e qui c’è l’indirizzo di posta elettronica per inviare eventuali mail per manifestare il sostegno alla presa di posizione di Bezzini: ratti_sostenibilita@eni.com

Chi è Sabina Ratti? E’ grande amica di Rosy Bindi, ma soprattutto è la moglie del futuro (salvo sorprese) presidente del Monte dei Paschi Alessandro Profumo, ovvero il presidente voluto da Bezzini e Ceccuzzi.

Cosi per ricordare a tutti con chi sono schierati i dirigenti del PD.

2 comments ↓

#1 Marco on 04.02.12 at 19:52

Ecco chi sponsorizza la sinistra: Alessandro Profumo(liquidazione da Unicredit di ben 42 milioni di euro) diventerà presidente di MPS; la moglie di Profumo manager dell’ENI. Insomma una famiglia di poveri operai…..

#2 pittore on 04.03.12 at 13:23

questi continuano a prendere per il culo… intanto parecchi pensano che nei boschi si nascondono i tedeschi! L’italia è rimasta ferma lì