Ecco come la cricca ha mortificato e mortifica le istituzioni pubbliche in piena illegalità: gli intrallazzi e i favoritismi nel pieno disprezzo istituzionale ai tempi di Angelo Riccaboni. Ma qualcuno ha rotto gli indugi …

Premesso che da quanto risulta alla nostra redazione sono in partenza, alcuni fascicoli riassuntivi con allegati in merito al dissesto e alle elezioni irregolari del rettore abusivo,in direzione Ministero della Giustizia, Ministero dell’Interno e Procura di Roma e Genova. Premesso questo riteniamo che forse a qualcuno I continui traccheggi, le omissioni e i favoritismi nei confronti della cricca composta da veri e propri personaggi che disprezzano le istituzioni, i cittadini e lo Stato di Diritto non stanno più bene. Cullatevi sull’impunità e sui traccheggi magari come qualche  avvocato che faceva lo spavaldo a Siena e poi (giustamente) condannato a Firenze. Fate i grossi: continuate pure…!!!

Dopo aver letto sulla stampa le intercettazioni che svelavano i giochi messi in piedi dalla cricca per convincere la Gelmini ha firmare il decreto di nomina di Criccaboni (vedi il ruolo di Luigi Berlinguer in primis) e gli intrallazzi tra Criccaboni e quel dirigente (da studio lombrosiano) attraverso I quali concordavano il taglio del salario accessorio ai lavoratori (taglio fuori legge: che cosa aspetta la magistratura a intervenire?) ecco spuntare alcune chicche che confermano l’assoluto stato di illegalità e di disprezzo istituzionale.

Correva il 4 novembre 2011 alle ore 8:54 del mattino e un docente amico del Cricca, un certo Angelo Barba, informa lo stesso Cricca di (come faceva questa a saperlo) “di aver avuto notizie sulla sua nomina dalla prof.ssa Capalbo, Pro Rettore della Sapienza”. Prorettore di quel personaggio da dissesto del rettore di Roma, Luigi Frati.

Poi a un certo punto Criccaboni viene contattato da un personaggio del Comune di Siena (non un amministratore par di capire) il quale “dice che il comunicato stampa relativo alla sua nomina non lo deve fare tramite l’ufficio stampa dell’università perche non sono affidabili essendo vicini a Focardi”. Insomma, dal comune dicono al Cricca che persone stipendiate con soldi pubblici non sono affidabili. Un bel modo di concepire le istituzioni e  rapporto tra istituzioni.

Ma il 5 novembre 2011 entra in campo un noto personaggio iscritto al PD senese che tutti presentano come critico d’arte, un certo Gilberto Madioni. Il critico d’arte (è iscritto all’albo?) contatta Criccaboni e “gli dice che la situazione si è sbloccata grazie all’intervento decisivo del Prefetto che fa parte dell’area governativa. Critica l’operato del precedente rettore che ha fatto intervenire la magistratura. Le cose andavano gestite all’interno”. Come andavano fatte dall’interno? Speriamo che dalla prefettura giunga velocemente una presa di distanza da questo Gilberto Madioni, anche perché non ci risulta essere il portavoce del Prefetto appena trasferita.

Non trascuriamo e non dimenticate questa: “L’Avv. VERA BENINI chiama Riccaboni e riprende il discorso interrotto poco prima. Gli rappresenta che, secondo lei, l’attivazione per contrastare la volontà della Ministra è da ricercare in un problema tipo la scuola dei Marescialli, relativa alla vendita di Pontignano. Il problema sarebbe che Focardi ha fatto una promessa, ovviamente senza scrivere nulla, che non può mantenere perché non è stato rieletto come rettore.Il commissario avrebbe invece potuto realizzare la promessa. Al Governo sostanzialmente non interessa nulla né di Focardi né dei debiti dell’Università di Siena. C’è poi l’indagine con 27 indagati tra i quali qualcuno potrebbe dire qualcosa che non deve dire. Ha comunque fiducia nel P.M. che ha ereditato il fascicolo dal dr. Formisano(6 -11-2010)”. In un contesto normale la Benini e Criccaboni erano già dal magistrato dopo questa conversazione.

La dimostrazione delle connivenze, dei favoritismi e delle violazioni delle regole sono riscontrabili in questa poco edificante quanto offensiva nei confronti dei docenti e deilavoratori onesti dell’ateneo, conversazione tra il dissestatore Walter Gioffrè e Criccaboni:

“Walter Gioffrè chiama Riccaboni lamentando il fatto che, a seguito di un colloquio,con la Fabbro, lei gli ha detto che dovranno essere presi provvedimenti disciplinari nei suoi confronti vista l’ordinanza di sospensione dal servizio disposto dall’Autorità .Giudiziaria. GIOFFRE’ è arrabbiatissimo perché nessun provvedimento era stato preso a seguito di analoghe sospensioni adottate nei confronti di TOSI e CAPOROSSI. Aggiunge che anche i suoi vecchi amici, tra i quali MONACI e MANCINI, gli stanno girando le spalle ed anche l’attività di consulenza legale del figlio, legata al MPS, sta avendo delle ritorsioni. GIOFFRE’ si lamenta con RICCABONI del fatto che ieri lo abbia lasciato da solo con lei. RICCABONI risponde dicendo che pensava che le cose fossero andate per il meglio. GIOFFRE’ aggiunge che, di fronte alla prospettiva di poter essere reintegrato nei suoi incarichi una volta terminata la misura cautelare dell’A.G., lei gli ha sconsigliato vivamente di fare una simile proposta. GIOFFRE’ è sconcertato e RICCABONI gli dice che le parlerà.”

Ci mancava altro che il Presidente della Fondazione e del Consiglio regionale prendessero le sue difese!

Ecco come muoiono la legalità e e istituzioni. Le forze politiche resteranno in silenzio anche dopo aver letto tutte queste conversazioni disgustose e inquietanti? Ci rivedremo (con le forze politiche) il giorno 4 aprile per commentare l’esito del voto sulla mozione relativa alle vicende universitarie.

P.S. State calmi con gli avvocati perché è tutto materiale che non viola il segreto istruttorio!! Ci siamo capiti, vero?

12 comments ↓

#1 Cittadina disgustata on 03.29.12 at 23:55

Ma in che mai è questa città???!! Che cosa aspetta la magistratura ha ristabilire la legalità nell’ateneo? E il sindaco Ceccuzzi non ha niente da dire? Disgustoso il dialogo tra questo Gioffrè e il rettore.

#2 Adriana on 03.29.12 at 23:57

Il Madioni è sempre tra le balle….

#3 Martina on 03.30.12 at 00:00

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/30/ndrangheta-arrestato-magistrato-calabrese-favoriva-cosche/174168/

#4 Angelo on 03.30.12 at 00:02

ma il PD continua a essere reticente nei confronti di queste schifezze da sistema corrotto?

#5 Disgustato on 03.30.12 at 00:04

Ma lo Stato con chi sta???

#6 Roberta on 03.30.12 at 00:08

STANNO MORTIFICANDO UNA CITTA’. VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI. AVETE DISTRUTTO UN PRESTIGIOSO ATENEO. CRICCA SCHIFOSA

#7 Beppe on 03.30.12 at 00:18

Complimentoni per gli intrallazzi!!!

#8 Scandaloso on 03.30.12 at 00:23

Ancora nessun processo sul dissesto e il rettore abusivo è sempre li: hanno chiuso il tribunale di Siena per caso?

#9 Era il 15 novembre 2011 on 03.30.12 at 00:27

“Diversamente da quanto anticipato da organi di stampa – continua la nota congiunta di Procura e GDF – il provvedimento di conclusione delle indagini è stato depositato dal Procuratore della Repubblica e dai Sostituti Procuratori titolari delle indagini in data 10 novembre 2011 e non in data 8 novembre 2011.

Come già evidenziato riguarda 18 indagati e non 23, come erroneamente riportato da organi di stampa. La posizione degli altri indagati è stata separata, è ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ed è coperta da segreto investigativo.”

Quanto dura questo “vaglio”?

#10 Disoccupato per colpa del dissesto on 03.30.12 at 00:31

Schifosi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

#11 Senese on 03.30.12 at 00:34

ma la mafia è solo al sud???

#12 Dubbia Moralità on 03.30.12 at 09:15

Ma vi ricordate solo qualche mese fa, quando al governo c’era un tale Silvio Berlusconi? Quelli del PD tutti a dargli lezioni sulla moralità (Ruby Gate), l’onestà, il conflitto di interessi, ecc… I depositari di queste doti per eccellenza. E loro? Sono sempre stato di area di sinistra, ma questi fanno veramente schifo. Sono disgustato e soprattutto deluso dalla Magistratura e dalla Giustizia (nonostante tutto le ho scritte con la maiuscola)….