Rinviate al mese di giugno il rinnovo del cda della banca MPS

Con la moderazione e la lungimiranza che ci contraddistingue, siamo qui a proporre una soluzione per favorire un clima più composto e uno scenario di governance della banca equilibrato e stabile. A noi questo Alessandro Profumo non convince affatto e non ispira per niente simpatia e siamo stupiti del fatto che la sinistra sponsorizzi un personaggio implicato nell’inchiesta sulla mega frode fiscale come da link: http://www.lettera43.it/economia/macro/38532/brontos-profumo-di-galera.htm

Lo stupore aumenta quando apprendiamo che lo stesso Profumo è stato liquidato da Unicredit con ben 40 milioni di euro: uno schiaffo alla gente comune e soprattutto uno schiaffo ai lavoratori che rischiano licenziamenti e contratti di solidarietà. Sarebbe questa la discontinuità del PD senese e dei suoi alleati? Ma discontinuità da cosa? Siamo passati dalle vecchie nomine gestite a Siena alla lista dei 6 imposta da Roma dopo una riunione a Bologna. Fonti romane ci dicono che lo stesso sindaco Ceccuzzi negli ultimi giorni voleva un altro presidente, ma da Roma hanno imposto Profumo. Perché? L’ipotesi che circola soprattutto nella Roma papalina è che Profumo funga da traghettatore per la fusione tra MPS e BNL e di solito le tonache romane non sbagliano mai previsioni in materia di banche. Questa sarebbe la discontinuità che piace tanto al consigliere di opposizione Corradi? Sicuramente soddisfa molto l’UDC e infatti circola un’altra ipotesi , a Siena stavolta, ovvero che Corradi sia pronto ad entrare nell’UDC con la benedizione di Brandani ( il nome di Dringoli è condiviso da Brandani, Corradi e Rosy Bindi). Il rischio che  si corre è quello di ritrovarsi subito dopo l’estate con un quadro instabile e ancor più difficoltoso per il rilancio della banca. Questo Profumo non è l’uomo giusto per il Monte. Noi abbiamo una proposta che sul piano formale e operativo non troverebbe ostacoli: ritirare il nome di Profumo oppure rinviare le nomine dopo l’udienza del tribunale fissata a maggio per lo stesso Profumo. Di nomi validi e senza inchieste sul groppone ce ne sono eccome. Perché i politici locali non si pongono questa domanda: come mai nessuna delle altre banche italiane ha optato per  Profumo mentre Siena sì?

2 comments ↓

#1 cittadino senese on 03.23.12 at 10:30

CONSIGLIO COMUNALE: altra sconfitta dura per i “borgia”
Hanno provato subito a vendicarsi ma hanno subito una ulteriore SCONFITTA! Volevano impallinare il minore dei fratelli (quelli del versante rosso) ma niente, per un “votino” piccolino i fratelli compagni sono ai loro posti di comando e i fratelli “borgia” FUORI DA TUTTO. La legge del contrappasso ha colpito questi provinciali “borgia”, dalla Capitale qualche professore GODE, giustizia è fatta,dopo tanti anni ma è fatta. Il Palazzo senza i “borgia” è finalmente LIBERO, basta che non arrivino altri “borgia” , magari rossi, allora tutto ricomincerebbe come e peggio di prima. Ma non è tempo di previsioni, oggi c’è il sole, un 25 APRILE ANTICIPATO, i piccoli valvassori comunali dei “borgia” in rotta, hanno raccolto tante preferenze, chi lo sa come, mistero o forse erano BRAVI, oggi invece altro giro altra Waterloo. (p.s.)- conoscendo la loro pochezza culturale ricordo (nel caso leggessero queste piccole riflessioni) che per il Bonaparte fu l’ultima battaglia, l’ultima definitiva sconfitta

#2 montepaschino indignato on 03.23.12 at 10:35

è primavera svegliatevi cattolici, il prato è FIORITO, il boccolutismo è finito e la famiglia “borgia”, quella piccola di provincia esce dal monte dopo 35 anni.Hanno scritto che è una sconfitta, è molto di più è la fine di un’epoca “storica” a Siena, il residuo peggiore e più “cattivo” della prima repubblica, nulla potrà essere come prima e tutti lo sanno.Anche se non l’ho votato BRAVO CORRADI!!!!!!