LE PICCIONATE DI SCILI. Inopportuna la nomina di Angelo Dringoli. Che cosa ci dice il professore quasi neobanchiere del Master GINTS?

Dal giovane Angelo, al secolo Criccaboni, al navigato tosiano Angelo Dringoli. Prima la parte comica: ieri, con il solito slancio megalomane, il Cricca si vantava di avere dure referenti nel nuovo cda della banca, Tania Groppi e l’amico dell’ex revisore dei conti Enzo Martinelli, il navigato Dringoli. Lasciamo perdere le scompostezze del Cricca, anche perché, per la banca crediamo non sia salutare  l’avvento del criccabonesimo all’interno del cda. Basta e avanza il danno sistematico all’ateneo. Eravamo in piazza Tolomei, proprio ieri e ci stava raccontando queste comiche, il mitico Marcello, un ex democristiano che di ateneo e di politica non è secondo a nessuno. Mentre si conversava, a un certo punto,sempre Marcello, ci indica tre persone che passeggiavano e con sarcasmo bonario ci dice “guardate come passeggiano amichevolmente il figlio del Dringoli insieme al vice direttore di MPS Antonio Marino”. E sempre Marcello ci dice: lo sapevate, che il figlio del futuro membro del cda lavora nel gruppo MPS? E noi: no! Ora lo sappiamo e riteniamo che per la trasparenza, proprio per non tenere nascosta la nostra conversazione, anche i nostri lettori meritano di essere informati che la banca con la nomina del Dringoli probabilmente sarà in buone mani: figuriamoci, se non ci mette tutto l’impegno,nel gestire la banca dove lavora il figlio. Come ben sapete noi siamo sempre stati favorevoli ai ricongiungimenti familiari in ambito lavorativo (!?).

Poi ci siamo detti: pensa un po’, il Cricca che faceva le riunioni (anche in ateneo) con Marino e ora lo stesso Marino che passeggia con il figlio del professore riccaboniano Angelo Dringoli. E’ proprio piccolo il mondo. Ma non solo: anche un altro professore, il famoso Lorenzo Frediani (Astrea) al telefono chiedeva al Cricca di fissare un appuntamento sempre con Marino. E’ il caso di dirlo: tra i professori della facoltà di economia Antonio Marino riscuote un gran successo e tanta stima. Ma veniamo alle domande per il quasi neo membro del cda Angelo Dringoli.

1) Professore Dringoli quando lei era nel cda dell’ateneo ha mai contestato la gestione dei dissestatori?

2) In che rapporti era con l’allora capo dei sindaci revisori Enzo Martinelli?

3) Lei sa niente su come gestiva gli incassi dei parcheggi di San Francesco l’attuale abusivo Criccaboni che ai tempi degli incassi era preside della facoltà di economia?

4) Che opinione si è fatta della lettera abusiva scritta dai due luminari dell’inconcludenza Criccaboni e Fabbro con la quale favorivano l’altro professore di economia (in dipartimento con lei) Lorenzo Frediani?

Ora le domande sul Master GINTS

1) Ci siamo documentati e abbiamo scoperto che lei è tra i docenti che ha partecipato al master GINTS: si ricorda a quante edizioni ha partecipato, che ruoli ha avuto e quelli che ha oggi?

2) Lei si ricorda come venivano gestite e suddivise tra i docenti le risorse economiche del Master?

3) Per caso si ricorda se a qualche edizione del Master hanno partecipato contemporaneamente due docenti in stretti rapporti di parentela?

4) Durante la sua permanenza nel cda dell’ateneo ha mai votato delibere relative al Master GINTS?

5) Per caso il Master è in collaborazione tra la facoltà di economia e il gruppo MPS( a noi risulta di si)?

In base alla teoria di Scili, riteniamo inopportuna la nomina del professore Angelo Dringoli nel cda della banca. Cosi, una semplice opinione pacata e di buon senso.

P.S. Domani leggetevi la seconda puntata di Scili, sempre sul ruolo nel cda dell’ateneo del professore Angelo Dringoli. A proposito, noi scriviamo sempre con il supporto dei documenti.