Vide OMAR quant’è bello … ispira a noi un pessimo sentimento

Nella mitica scena del film “Totò sceicco”, Totò parlando di Omar il figlio dello sceicco canticchiava “guarda Omar quant’è bello spira tanto sentimento”. Anche il dissestatore Piero Tosi quando parlava del cacciatore di barbari Omar Calabrese canticchiava lo stesso motivetto. Noi invece lasciamo alla libera interpretazione dei nostri lettori di scoprire il tipo di sentimento che ispira Omar. Dopo la fuffa barzantiana di ieri, oggi il Corriere Fiorentino ci propone un’intervista sempre piena di fuffa, di uno degli intellettuali di punta della cricca universitaria senese e del SUM di Schiavone (che deve rendere allo Stato oltre 300.000 euro di danno erariale, così, per ricordarlo): il semiologo Omar Calabrese, colui che ha avuto il coraggio di accusare i barbari del furto del “mai esistito” tetto d’oro di San Galgano. E sempre Omar, insieme a un nutrito gruppo di dissestatori e filodissestatori, all’avvenuta scoperta del buco dell’università, ebbe il coraggio di scrivere “noi non siamo la banda del buco”. Effettivamente avevano ragione: non era un buco, ma un cratere!!!

Ci chiediamo con che coraggio “barbaro” questi intellettuali o paraintellettuali, ma forse è meglio dire paraculi, che hanno fatto carriera grazie alla politica e al sultano di Stigliano, continuino a proferire giudizi o commenti sulle vicende senesi; così come siamo stupiti dal fatto che un giornale serio come il Corriere della Sera (edizione fiorentina) continui ad ospitare personaggi come il Barzanti e oggi addirittura un’intervista al semiologo di Via Roma 56. Conosciamo bene i legami storici tra Barzanti, Omar e il responsabile del Corriere Fiorentino, Ermini, ma ci sembra un grosso scivolone ospitarli solo per via dell’amicizia. Come mai Ermini non chiede al Barzanti dell’alloggio senese di proprietà della Chigiana e di quanto pagava di affitto? Come mai Ermini non chiede al Barzanti  chi gli aveva fatto il contratto per tenere un corso a Scienze della comunicazione a Siena? Come mai Ermini non chiede a Omar lumi sul tetto di San Galgano? Come mai Ermini non si fa spiegare da Omar la storia delle quasi 750 carriere dentro l’università di Siena avvenute dal 2000 al 2006 (ricercatore poi associato e poi ordinario) e se c’era la relativa copertura finanziaria? Come mai Ermini non chiede a Omar della gestione del SUM di Schiavone? Come mai Ermini non utilizza le pagine del Corriere Fiorentino per parlare del rettore abusivo e del dissesto pauroso? Forse Ermini non vuole sciupare i buoni rapporti (che noi conosciamo bene)con Criccaboni e company?

Ci risiamo con la propaganda di regime e con le solite supercazzole vendute come prodotto culturale. Quel “prodotto culturale” che in questi anni ha contribuito a mettere in ginocchio non solo Siena, ma buona parte della cultura universitarie italiana. Omar, Barzanti e altri cantori del sultanato di Stigliano (Ceccuzzi ha fatto un bel capolavoro politico resuscitando queste mummie) sono ancora convinti che la cosa pubblica sia il solito feudo dentro il quale hanno rovinato l’università e la città. Hanno preso in giro le persone con chiacchiere altisonanti e nel contempo facevano carriera e occupavano poltrone. Ma smettetela, ché siete ridicoli!!!

P.S. Sarà nostra premura informare la proprietà del Corriere della Sera del fatto che nell’edizione fiorentina continuano a ospitare personaggi legati alla pessima cricca universitaria del dissesto.