Piano con gli slogan sulla “discontinuità” e soprattutto prudenza nel dare per scontato che siamo in presenza di una “svolta”. Partiamo dalla lista dei 6 partorita nella tarda serata di ieri. Il muro contro muro all’interno del PD senese è proseguito fino al 21,con nomi e altri nomi che si rincorrevano e con i veti che si sprecavano. A un certo punto della serata il sindaco Ceccuzzi tira fuori la proposta concordata con gli uomini di D’Alema e la lista prende forma: Ceccuzzi rinuncia ai suoi uomini più organici, i veti del parlamentare Luca Sani, poi quelli di Starnini e Luigi Berlinguer nei confronti del gruppo Alberto e Alfredo Monaci e nei confronti della Fisac CGIL vengono accolti e la mediazione romana di Gianni Letta blocca alcune candidature troppo “partitiche” del PDL e spunta la professoressa sempre di area centrodestra dell’università Roma Tre. Come si suol dire in questi casi, un blitz del dopo cena. Il profilo poco partitico (fatto salvo il nome di Marco Turchi) dei componenti della lista 6 sono la realizzazione dei desiderata dello stesso Profumo che per accettare aveva chiesto un cda “debole politicamente”. Prima di proseguire con l’analisi abbiamo una curiosità: ma quel Claudio Gasperini proposto come nuovo sindaco revisore di banca MPS è lo stesso Gasperini sindaco revisore della società Eutelia? Vi ricordate Eutelia?
Dai nomi ai fatti e ai problemi irrisolti. E’ indubbio che la risultanza di ieri sera sancisce la sconfitta dei fratelli Monaci (poco furbi alla fine) e degli uomini di Mussari. Dire che ha vinto Ceccuzzi è una forzatura mediatica: diciamo che il blitz romano dell’asse D’Alema-Bindi ha spiazzato in negativo e in positivo (sempre che ci sia del positivo) tutti. Nel frattempo rimangono in essere le perplessità da parte di settori di Bankitalia sulla nomina formale (del 27 aprile) di Alessandro Profumo alla presidenza di MPS: l’inchiesta giudiziaria in cui è coinvolto non è di poco conto. Forse una presidenza balneare e poi nuovi scenari? C’è ancora da definire i rapporti delle banche creditrici con la fondazione e gli aspetti ancor più dirompenti riguardano l’EBA e gli auspici della stessa Banca D’Italia. Fonti economiche a noi vicine ci dicono che l’EBA stia insistendo nel chiedere l’aumento di capitale (non più di 3,3 miliardi ma di 2,2 miliardi) e la Banca d’Italia avrebbe richiesto per l’operatività della banca MPS che si predisponga un aumento di capitale pari a un miliardo di euro. I nodi sono tutti aperti e andateci piano con i brindisi e con l’abuso della parola “discontinuità”. E che a nessuno venga in mente di elogiare “i requisiti di onorabilità” di alcuni futuri manager.
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Inseriteci anche GIULIANO AMATO E GUSTAVO ZAGREBELSKY , tra i suggeritori del bord di MPS..fro Unisi
http://www.eutelia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=172&Itemid=600
http://www.youtube.com/watch?v=boWt4R2ujlQ&feature=results_main&playnext=1&list=PL983F88E44BFC9AD2
la prof romana è di centrosinistra…