Il 2 gennaio 2012 con una nota congiunta il sindaco Ceccuzzi e il presidente Bezzini, accreditandosi la scelta del nuovo direttore generale Fabrizio Viola, manifestavano apprezzamento per la figura dello stesso Viola ed erano “certi” del buon lavoro che avrebbe fatto per la banca e per gli azionisti. Il 29 aprile 2011 sempre il Ceccuzzi scriveva: “La Fondazione deve mantenere il 51% dei diritti dei voti nell’assemblea del Monte. I numeri forniti in questi giorni da Mps rendono chiare le ricadute di cui beneficiano l’economia e la comunità senese. Benefici non parassitari e che hanno determinato una crescita della competitività del nostro indotto. E’ fondamentale, anche per questo, che la Fondazione mantenga sempre, nel rispetto della legislazione vigente, il 51% dei diritti di voto nell’assemblea del Monte. Un impegno a cui mi atterrò se sarò eletto sindaco, così come sancito nel programma di mandato che abbiamo depositato”. Il giorno 8 novembre 2007 il Ceccuzzi affermava: “Banca Antonveneta è sempre stata l’anima gemella di Bmps. La Banca Mps e Antonveneta sono due realtà che hanno grandi potenzialità di sviluppo e che possono integrarsi al meglio con grande vantaggio per gli azionisti e per la clientela. In passato è stato giusto preservare Bmps da pessimi affari in attesa della vera occasione di crescita”. Il 18 febbraio 2012 sempre il Ceccuzzi dichiarava: “La discesa della Fondazione Mps sotto la soglia del 50% nella Banca Mps rappresenta un’opportunità per ridurre il rischio di un patrimonio eccessivamente concentrato sulla banca per eccesso di lealtà …”.
Il primo “cappello” l’aveva messo sia “sul mantenimento del 51%” e di recente “sulla discesa sotto la soglia del 50%”. Inutile sprecare parole sul fatto che Ceccuzzi conosceva tutto e ha condiviso politicamente l’acquisizione della banca Antonveneta: le nostre parole non servono, bastano le dichiarazioni ufficiali del Ceccuzzi. Ma il cappello dei cappelli (o cappellata!!!) l’ha messo sulla nomina del direttore della banca Fabrizio Viola e ieri, dopo aver sudato freddo per il rischio di trovarsi il corteo dello sciopero davanti il palazzo comunale, si è ripreso il cappello dalla testa di Viola per metterlo sulla protesta dei dipendenti del Monte. Ve li ricordate quei manifesti formato famiglia che metteva in ogni dove il tuttologo Berlusconi: “Presidente operaio”, “Presidente giardiniere”, “Presidente sciatore” etc.etc.? Ci risiamo con la comunicazione “uno e trino”: “sindaco banchiere”,”sindaco tifoso”, “sindaco operaio”. Almeno Bezzini, inaspettatamente, non si è lasciato prendere dall’onda emotiva e si è mantenuto riservato in merito allo sciopero di venerdi 16 marzo. Bezzini, giustamente e forse, ha fatto questa riflessione: “Ho dato il via libera alla nomina di Viola, sono l’ente che nomina i vertici dell’azionista di maggioranza della banca e quindi non posso giocare con il politichese schierandomi con la manifestazione; sono il presidente della provincia e non il segretario del partito”. Il Ceccuzzi, invece con molta probabilità, di considerazioni ne avrà fatte due: i dipendenti sono realmente incazzati e la Fisac non può più fare da filtro come negli anni passati. Però schierandosi con la manifestazione, se mi concedete la valutazione, ha dimostrato di essere poco credibile nei confronti della governance della banca e alquanto ipocrita nei confronti di coloro che manifesteranno. La lettura che viene fatta tra gli economisti e analisti seri (e non tra i fini del posto) rafforza la tesi dell’inadeguatezza della politica locale nel gestire (questo si è già manifestato negli ultimi 10 anni) i nuovi scenari dentro e fuori la banca e non solo; la partecipazione alla manifestazione, dell’ente (il comune) che nomina l’azionista (la fondazione) di maggioranza della banca viene letta come una sorta di sfiducia al direttore generale Viola e al cda della banca. I dipendenti venerdi scendono in piazza per manifestare contro i vertici della banca (di riflesso contro gli azionisti) e per i propri diritti e non per fare una prova muscolare, come vorrebbe un gruppo ristretto di dirigenti sindacali, funzionale a far pressione per nominare un membro del cda vicino allo stesso gruppetto di dirigenti sindacali. Piano con il cappello!!!
Prof. Paco Pachese (economista di Oxford)
2 comments ↓
Donne e uomini che lavorte al Monte dei Paschi domani non scioperate!
Rifiutatevi di essere strumentalizzati da coloro che hanno contribuito a creare la situazione che state vivendo!
Voi che vi siete sobbarcati anni e anni di lontananza e sacrifici, non scioperate insieme a coloro che con assoluta arroganza assumono per chiamata altri vostri colleghi senza fargli fare tutta la “gavetta” che vi è stata riservata.
Non scioperate con chi ha decantato le gesta di chi per fare lo “splendido” ha rovinato un tessuto socio economico creatosi in centinaia di anni.
Non scioperate con chi non vi ha mai considerato se non per il numero dei voti vostro e dei vostri amici e familiari.
Lasciateli soli. Il sindaco, i benpensanti del partito, gli etici di sinistra e di destra, le nuove leve.
Costoro vi hanno preso tutti per il culo! Lasciateli soli! Non scioperate!
Quando poi questi “fenomeni” avranno quella umiltà di stare un pò nel suo ridotto, senza quell’arrogante invadenza di stare sempre ovunque, allora si! scioperate!
Sciopereró turandomi il naso per non sentire la puzza di sindacato marcio che arriva anche nella piú recondita filiale del Monte. Lo so che sono(stati) organici al Sistema, che fanno capo spesso agli stessi referenti politici, che hanno le loro quote di prebende da elargire, i loro posti nei CDA da occupare, che hanno fatto finta di niente per anni, che hanno pensato soprattutto a sistemare i loro figlioli e a far la loro carriera. Ci penseró venerdí sera e mi comporteró di conseguenza.