E’ un momento delicato per Siena, forse il più difficile dal dopoguerra in poi. Un momento in cui è giusto rendere consapevole la cittadinanza di quello che sta accadendo, dei riflessi che potrà avere non solo nel futuro della città, ma anche dei singoli. Perché sappiate che sarà così: di quello che sta accadendo ne pagheranno le spese anche gli impiegati, le casalinghe, i pensionati, i piccoli commercianti e gli studenti di questa città. E’ quindi il momento in cui è giusto che tutti facciano la loro parte: i partiti, i politici, le associazioni di categoria e, naturalmente, il sistema dell’informazione. Diventa necessario far capire i sacrifici a cui andremo incontro, cosa cambierà e come si intende agire per limitare i danni. E’ il momento in cui bisogna creare consapevolezza di essere tutti pronti a remare nella stessa direzione. E così della situazione se ne parlerà ovunque, per il Corso, alla colonna di Piazza Tolomei, all’Angolo dell’Unto e appoggiati ai colonnini di Piazza del Campo. Se ne parlerà nei circoli Arci e nelle contrade. Ed invece non è questa l’aria che si respira. In pochi c’hanno capito qualcosa, solo quelli capaci di accedere all’informazione alternativa dei siti, dei blog e degli organi di informazione extra provinciali.
Per il resto si assiste al tentativo di ricondurre tutto al solito inciucio conosciuto solo da pochi intimi che cercano di trarre comunque benefici personali sulle spalle del popolino ignorante. Ecco dunque che tutto si riconduce a chi andrà a prendere i posti al vertice al posto di … Così negli articoli considerati di spessore si parla di Tizio amico di Caio e di Pinco amico di Pallino che si scambiano incarichi e lucrosi appannaggi, con l’intento di proseguire, come se nulla fosse, in quell’armonico groviglio che, se dovesse scomparire, costringerebbe Tizio, Caio, Pinco, Pallino e tutti coloro, e sono tanti, pesci grandi e piccoli, che ruotano intorno, a dover fare a meno di posizioni di potere e prestigio. E ad assumersi le loro pesanti responsabilità.
Non si spiega ai “pori cani” la verità perché non si rendano conto che può esistere un modo diverso di essere governati, perché non alzino la testa e, casomai, chiedano anche giustizia per quei sacrifici che dovranno fare non per causa loro. Chi nel groviglio ci sguazza non dirà mai la verità, e quella che farà apparire come verità e discontinuità, sarà solo fumo negli occhi per proseguire e riaffermare la stessa scellerata condotta. Conoscere e divulgare è l’unico modo perché Siena possa vincere la propria rivoluzione e iniziare un armonioso cammino che spazzi via i sordidi grovigli.
Libellula
Editoriale della Libellula. Non si spiega ai “pori cani” la verità perché non si rendano conto che può esistere un modo diverso di essere governati …
Febbraio 17th, 2012 | Note redazionali
7 comments ↓
Dopo tutte le scelte che hanno portato alla situazione attuale fondazione e banca MPS sarebbe auspicabile la sostituzione del responsabile area comunicazione della banca MPS David Rossi. Forse il comunicatore piu’n fashion del mondo ma preoccupato piu’ delle sorti di Siena News e del giornalista amico Stefano Bisi che della comunicazione verso le sorti della stessa banca. ma lui è fashion ed è il comunicatore del groviglio armonioso per eccellenza.
http://www.google.it/imgres?q=david+rossi+mps&hl=it&client=firefox-a&hs=vXB&sa=X&rls=org.mozilla:it:official&channel=s&biw=1280&bih=607&tbm=isch&prmd=imvnso&tbnid=dpa5Hr0TZxcUjM:&imgrefurl=http://filodiretto7archivio.gruppo.mps.it/Notizie/Varie/N.121%2B-%2BMF%2BMILANO%2BFINANZA%2BAWARDS%2B2009.htm%3Fidu%3D123&docid=Y1yu2RXudUmsIM&imgurl=http://filodiretto7archivio.gruppo.mps.it/NR/rdonlyres/B5622818-B77F-47B9-B59E-DC194C8C99F4/24834/MPS_Antonveneta___David_Rossi_11.JPG&w=400&h=525&ei=xMI-T-27MuSk4ATg78GICA&zoom=1&iact=rc&dur=498&sig=106643788905485224347&page=1&tbnh=125&tbnw=95&start=0&ndsp=21&ved=0CEoQrQMwAg&tx=46&ty=48
Informate quel mega giornalista economico del Bisi cosi informato di banca che Profumo di Torino non è il fratello di Alessandro Profumo. Visto che parla sempre con il genio della comunicazione David Rossi poteva farsi spiegare le fratellanze tra banchieri.
http://architetturepossibili.blogspot.com/2012/02/voltaire-pagina.html
http://ereticodisiena.blogspot.com/2012/02/fondazione-al-33-pero-bisogna-essere.html
Buongiorno. Ho letto l’interessante post dell’architetto Mazzini, segnalato da Paolo, che mi trova un pò perplesso nel suo finale.
Non sono d’accordo quando dice di sparare a casaccio sulla casta, essendo questo diventato uno sport nazionale.
Nel “sistema Siena”/casta/casta-intellighenzia, mi pare che esistono nomi, cognomi, fatti, che hanno contribuito alla situazione attuale, o mi sbaglio.
Che non ci sia da sorridere concordo, anche perchè il peggio secondo me ha da venire, la futura città fantasma piena di pizzerie al taglio e negozi per turisti di passaggio sta prendendo forma. Che tristezza.
Poi, magari, Sig. Mazzini ne parli con suo figlio Paolo, se l’intellighenzia è ammuffita, come membro della deputazione della Fondazione Monte dei Paschi, o di ciò che ne rimane, le saprà senz’altro dire.
Un abbraccio.
“In pochi c’hanno capito qualcosa”.
Chi ha scritto l’articolo invece, forse ciavrà anche capito qualcosa ma certo non ha capito le regole dell’ortografia e della fonetica italiane. L’acca in italiano è muta e “c’hanno”, si legge “canno”.