La “clessidra” è stata capovolta in attesa “dell’equinox” di primavera. E’ giunto anche il momento di scrivere la parola fine sul groviglio armonioso

Il Sole, nel suo moto annuo lungo l’eclittica, al momento dell’equinozio di primavera (verso il 22 marzo) viene a trovarsi esattamente sull’equatore celeste nel punto gamma. Se l’Equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno, quello di primavera l’esatto opposto: è l’inizio della metà luminosa, quando le ore di luce superano le ore di buio. Ci sarà vera “luce” anche nella primavera che viene? Ma questo è il ciclo naturale delle stagioni e la clessidra del tempo non è modificabile da noi umani. Un altro ciclo da oggi principia: la “clessidra” sul rapporto tra Fondazione e Banca MPS è stata capovolta. Prende il via la famosa discontinuità: non quella politica (solo professata!!!), ma quella del mercato azionario. La Fondazione si avvicina “all’equinox” di primavera con la prospettiva di non avere più la maggioranza delle azioni della banca MPS e in tal caso la discontinuità non è fraseologica, ma numerica. E il ciclo poteva essere modificato dagli umani. Non è stato così, si sono cullati dentro le garanzie del “groviglio armonioso” e oggi la discesa “sempre negata”, fin dalla campagna elettorale per l’elezione del sindaco, con quel “mai e poi mai sotto il 50%!!!”  si sta concretizzando. Quel “mai e poi mai” pesa come un macigno di responsabilità su coloro che, pur sapendo di aver operato e sostenuto scelte a volte sbagliate altre incomprensibili, perseverando sulle spalle della comunità, non hanno ottemperato alla discesa della Fondazione nel tempo utile:  quando la Fondazione e la banca erano in salute. Oggi la discesa è imposta dalle condizioni economiche della stessa Fondazione e dall’ottusità di coloro che all’alba del nuovo giorno si considerano sempre dei fini economisti. Ma il groviglio deve resistere!!! E infatti il coordinatore in pectore del groviglio, il giornalista a volte d’inchiesta a volte economico Stefano Bisi, di fronte a questo nuovo scenario per la Fondazione e per la città nel suo insieme, ritorna con “la carica dei 101” e non contento delle polemiche di questi ultimi giorni insiste nel voler dettare le linee del dibattito sui futuri assetti della fondazione e della banca. Oggi il fine giornalista economico propone addirittura il ritorno all’antico (ma in questi anni lui non era il cantore di tutte le decisioni) in maniera esplicita: “Perchè non tornare all’antico, quando il Monte dei Paschi era contemporaneamente banca e fondazione e veniva amministrato da otto deputati?”. Visto che c’era poteva anche illustrare il piano sul come organizzare gli uffici stampa e della comunicazione di fondazione e banca e proporre il Corriere di Siena come uno dei soggetti nominanti della Fondazione. Alla fine della fiera sono solo polemiche di Fratello Illuminato e sono solo coincidenze il fatto che nell’area comunicazione della banca si ritrovano colleghi di lavoro ben due collaboratori del corriere di Siena . Sono solo polemiche e basta con questa comunicazione cittadina sempre in mano agli altri: è giunto il momento di dare spazio al Corriere di Siena e ai collaboratori del Bisi, fino ad oggi sono stati esclusi dalla comunicazione della città e dai rapporti di collaborazione con le istituzioni. Siamo noi a lanciare una proposta: vogliamo Stefano Bisi come nuovo responsabile dell’area comunicazione della banca MPS e fine del chiasso.

In attesa di comprendere l’evolversi del’”equinox” primaverile ci sembra giusto ricordare le parole di elogio per l’acquisto della banca Antonveneta pronunciate sulle pagine del giornale del Bisi dal fine economista Alberto Brandani.

Correva il 3 febbraio 2008 e dalle colonne economiche del giornale bisiano il fine economista Brandani parlando dell’operazione Antonveneta affermava: “Strategia ok, il gruppo sa i vantaggi e gli oneri. Il mercato premierà”.

Con queste vecchie previsioni esaltanti, dopo una toccatina, attendiamo l’equinox di primavera. Mai e poi mai sotto il 50%: il mercato premierà.

9 comments ↓

#1 Segnalo un blog on 02.15.12 at 14:59

http://amicheprecarie.wordpress.com/tag/amiche-precarie/

#2 Ines on 02.15.12 at 15:02

Il Bisi al Monte e David Rossi direttore del corriere di Siena.

#3 Quel David Rossi on 02.15.12 at 15:08

Lo sapevate che quel David Rossi solidarizza con il Bisi contro Fratello Illuminato? perchè non intervenite sul ruolo di David Rossi nel mondo della comunicazione senese?

#4 Fotogallery on 02.15.12 at 15:21

Non è da tutti essere immortalati con la Lambertucci
http://www.dagospia.com/mediagallery/dago_fotogallery-36456/325080.htm

#5 A parlare di VIP on 02.15.12 at 15:37

quando David Rossi partecipava al Caffe’ della politica del 2008 organizzato dal suo amico Maurizio Boldrini

Al Caffe’ della Politica

Cinque argomenti di politica e comunicazione affrontati in conversazioni impertinenti da bar. A cura di Maurizio Bo

Venerdì 28 settembre

Ore 22.30 – Lo scatto facile: l’immagine al tempo dei vip. Con Roberto Koch, Bruno Bruchi, Vincenzo Coli, Fausto Mariotti, David Rossi

#6 Cult on 02.15.12 at 15:54

http://www.youtube.com/watch?v=qoOxNFgBYKE

#7 Cult on 02.15.12 at 15:57

Bisi a capo della comunicazione è un’ottima proposta: almeno siamo sicuri con chi è schierata l’area comunicazione di MPS. Se resta David Rossi comunque per il Bisi va bene lo stesso.

#8 News(non da Siena) on 02.15.12 at 16:01

http://www.economiaweb.it/a-siena-si-sente-profumo-dintesa/

#9 Vecchie dichiarazioni on 02.15.12 at 16:10

Quando Ceccuzzi dichiarò:

“Credo che alla fine del processo di ricapitalizzazione la Fondazione avrà ancora il 51 per cento” (Repubblica Firenze, 23 aprile 2011, pag.6, intervista di Massimo Vanni).