Riceviamo e pubblichiamo

Ci risiamo alle minacce, se c’è un’aspetto che contraddistingue i responsabili degli ex DS sono le minacce. Ve lo ricordate il Mussari quando voleva denunciare tutti? Sull’aumento di capitale, “Io sono qui, non so come vada il mercato, ma in italiano si chiama aggiotaggio e questa volta partono le denunce”, soltanto che poi è stato regolarmente fatto, l’aumento. Per non parlare del Ceccuzzi che ha esordito menando fendenti a destra e a sinistra: contro le voci sulla tratta, l’assegnazione dei cavalli. Minacce che hanno sempre una caratteristica, sono contro ignoti e sempre generiche. Per cui il primo che si sente indignato dalle intimidazioni, perché di questo si tratta e sente il bisogno di rispondere diventa l’indiziato principale. Basta! Con il metodo della calunnia e dell’intimidazione. Ci facciano i nomi e i cognomi di “coloro che in questo terribile frangente vedono una opportunita’ di rivalsa, lucrano politicamente sulle spalle di un’intera comunita’, e sono dediti al perenne trasversalismo e alla denigrazione politica, come pratica quotidiana, ledendo, prima di tutto, l’immagine di Siena e delle sue istituzioni”. Fuori i nomi e le prove, altrimenti stiano zitti! In più chi autorizza al PD di scrivere che loro sono la città? Meglio! Chi attacca i dirigenti del PD attacca Siena e chi attacca Siena attacca il PD. È proprio questo modo di intendere la politica che ha messo in difficoltà la città, questa voglia di essere tutto, di controllare tutto anche il dissenso. Gli interventi dei media di questi ultimi giorni, dopo una inutile intervista del Ceccuzzi, hanno dimostrato un’altra verità: le vittime sono i cittadini e Siena stessa. Tutto é controllato, tutto dipende dal potere, da un potere che non è stato capace, che ha gestito la cosa pubblica nell’esclusivo interesse di conservare se stesso. E chi sarebbero i nemici? Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica. Ci dicano chi? Costamagna, Zingales, Piana, Malagutti, La 7. Tutti contro Siena! E perché dovrebbero avercela con Siena? Per la sua autonomia, perché non risponde alle logiche milanesi o romane? Ci dite una volta per tutte dove nasce l’operazione Antonveneta, a Siena? Bona! L’autonomia si difende con la capacità non con l’ideologia. Oppure la colpevole è La Nazione che si è permessa di ricordare che l’authority ha punito Estra per le procedure adottate. O è La Nazione perchè ha messo la foto dell’amministratore delegato il dottor Alessandro Piazzi? Sara pure colpa di qualcuno se ci sono degli indagati e se questi sono prevalentemente di una parte politica, se ne prenda atto e si facciano gli atti conseguenti. Almeno avreste la possibilità di rispondere ai giornalisti che avete fatto “piazza pulita”. È vero! Dimenticavo: siamo garantisti! Ma a nessuno è venuto in mente che oltre al garantismo ci sono le dimissioni volontarie per il bene delle istituzioni e della città. E vi lamentate? Di cosa dovreste lamentarvi? Il comunicato del PD ha una sola spiegazione: un delirio di fronte a una sconfitta.

Lettera firmata