La vicenda del vice ministro Michel Martone e l’articolo su Berlinguer (La Nazione, Siena) di questi giorni dimostrano che, dopo 42 anni, quel che non è cambiato è l’arroganza di chi gode delle giuste protezioni e la sistemazione, assicurata senza alcun merito. Illuminante la lettura del curriculum preparato nel 1993 dal Prof. Luigi Berlinguer, Rettore dell’Università di Siena e ministro per 24 ore nel Governo Ciampi, e ancor più interessante il breve commento, di seguito integralmente riprodotto, che circolò in modo carbonaro tra la comunità accademica senese in quel periodo. Gustatevi pure il monumentale curriculum del Sultano di Stigliano qui.
Per avere un’idea più precisa datevi un’occhiata al curriculum di un collega del Sultano di Stigliano cui questo ultimo voleva fare le scarpe per sedere alla Corte Costituzionale: Paolo Grossi.
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tzè….con quel curriculum oggi a un giovane non danno nemmeno l’assegno di ricerca. Meditate gente: quando parlano in modo tronfio dei “giovani”, nell’università “dopo il ’68”, dei ricecratori “che non contano un cazzo”, o fanno spallucce per una generazione intera di docenti e ricercatori precari, decimati senza versare nemmeno una lacrima, certi ordinari sono saliti in cattedra quando Berta filava con questi popò di curricola, che fanno schiantare dalle risate un dottorando di ricerca.