Abbiamo analizzato con attenzione l’intervento di Ceccuzzi sul bilancio di previsione e ne abbiamo tratto delle considerazioni. La prima, la più tecnica, è quella che non c’è stato proprio nessun risparmio nell’aver adottato questa procedura di adozione. La gestione in provvisorio è una facoltà che può essere usata o no sulle voci di bilancio della gestione precedete ed è a discrezione del sindaco e della giunta. Ma a parte queste considerazioni la sintesi dell’intervento del Ceccuzzi ci ha colpito per i contenuti che dimostrano, ancora una volta, che sotto le vesti di agnello si nasconde il lupo. In sintesi: lunga tiritera sul metodo, senza dirci cosa effettivamente sia stato fatto in termini di strategia di bilancio e cosa abbiano chiesto i soggetti consultati. Come ha ristrutturato, se lo ha ristrutturato, il welfare comunale a seguito dei suddetti incontri; forse non tutti sanno che la spesa più importante è per lo sport, che le mense sono a totale copertura delle famiglie, che gli anziani e i loro parenti partecipano per la quasi totalità alle relative tariffe ad esempio. L’altro argomento trattato è la famosa cabina di regia che in sostanza vuol dire: quando eravamo forti e autonomi si è fatto come ci pare, vi siamo andati nel culo, ora che non abbiamo più le risorse di prima ci rivolgiamo all’esterno, alla Regione. Anche qui senza dirci per fare cosa, su quali investimenti, per quale spesa corrente. Del resto il piano triennale degli interventi non ha quasi nessuna copertura ed è destinato a rimanere il libro dei sogni. Ha continuato ribadendo che lui aveva chiesto ai responsabili del “pasticciaccio” senese, quelli che hanno creato questa situazione di crisi, che se ne andassero, ma non è stato ascoltato. Dobbiamo rilevare a questo proposito che Ceccuzzi si è dimenticato di aggiungere alla lista il suo nome e il fatto che la sua azione non ha sortito effetto dimostrando che è debole e quindi non all’altezza di gestire percorsi così complicati. Chissà se si era consigliato prima dell’intervista famosa con Cannamela, famoso esperto di movimentismo. Un falso movimento (Wenders) che ha attirato le attenzioni del Paese e di molte testate nazionali. E qui cade l’asino. Difenderemo il brand (marchio) di Siena dai suoi denigratori interni ed esterni! Ha sentenziato il chianino. Bene ma chi ha rovinato l’immagine di Siena? Esattamente quelli che oggi la vorrebbero difendere. E chi sarebbero i guastatori interni, quelli che odiano così tanto la terra senese? Questo non è dato saperlo! Creiamoci altri nemici, silenzio il nemico ti ascolta! Ma allora perchè vi nascondete dietro un nickname? Potrebbe sembrare inutile in una società “normale” abituata al confronto anche duro. A Siena, viceversa, gli oppositori e le voci critiche devono essere eliminate a partire, ovviamente, da chi ne è portatore. Questo che scriviamo è per rispondere all’attacco che ieri Ceccuzzi ha portato contro tutti quelli che scrivono sotto pseudonimo. Affrontiamo la questione: alcuni sono costretti a scrivere sotto diverso nome per non incorrere nelle persecuzioni a cui sarebbero sottoposti nella vita lavorativa e quotidiana dal sistema di potere che vige a Siena. Come dire una forma di difesa. Non ci si confronta sulle idee ma si cerca chi le dice, in chiaro come abbiamo detto precedentemente, in scuro attraverso le querele. Con una differenza, comunque, che le querele quando provengono dal potere sono quasi sempre a carico della società o dell’istituzione che rappresentano mentre per il soggetto querelato sono a carico delle proprie tasche. C’è una certa differenza che porta allo sfinimento del più debole. Ci saremmo aspettati un’altra reazione dal primo cittadino che vorrebbe rappresentare tutti (tranne qualcuno) quello di aprire una nuova fase, come dire una forma di lascia passare che permettesse una vera pacificazione e una nuova stagione politica a Siena. Ci sarebbero anche le proposte e le soluzioni ma come è possibile rappresentarle se la critica non è ammessa, se le responsabilità non sono accettate, pena la discriminazione o la querela. Ceccuzzi ha voluto ribadire la potenza del potere contro chi è costretto a muoversi nei meandri dei blog, delle reti, dell’informale per non essere agguantato. Ceccuzzi ancora una volta non vuole prendere atto che la sua gestione politica ha portato alla bancarotta cittadina e deve trovare il colpevole, lui giudice ma non di se stesso. Del resto nel passaggio sul consiglio comunale ha voluto far intendere, fra le righe, che l’opposizione non è in palazzo comunale perché anche se “dura” comunque è “allineata”. L’opposizione è fuori e va colpita, dagli all’untore! A questo proposito sembra che sia stato visto notte tempo in un vicolino un denigratore che scriveva sui muri, Mancini resta! E un’altro verso piazza del Campo che scriveva, viva la magistratura! Fate pulizia! Ma fra tanti denigratori ce ne era uno che è stato assicurato alle forze dell’ordine perché aveva scritto: ridateci la nostra Siena!
Il coordinamento dei nickname (liberi e non prezzolati) di Siena
2 comments ↓
Sono vostro lettore affezionato ma un po’ duro di comprendonio.
Riesco a capire il contenuto del vostro post ma non il tono. Sembrate quasi sorpresi che questo tizio sia un lupo vestito da agnello.
Leggetevi questa autobiografia:
http://www.francoceccuzzisindaco.it/chi-sono/
Già, chi cazzo è? Uno che a 44 anni non ha mai avuto un lavoro vero, uno che si è “innamorato di questa città” (parole sue) come studente universitario (in scienze politiche… il che già la dice lunga sulla voglia di farsi il mazzo) senza neanche laurearsi (e questo invece la dice tutta sulla voglia di farsi il mazzo) perché c’aveva da “fare politica a tempo pieno” (glielo aveva ordinato il dottore, sai come e’, sempre meglio che lavorare) con un partito che (guarda che sfiga) manco esiste più.
A me viene da vomitare. E per inciso io non vedo neanche il vestito dell’agnello…
a proposito di lavoro ma dove è attualmente l’ex sindaco di Siena? E’ ritornato in ufficio al Monte con quale incarico?Dopo 10 anni di assenza dalla banca (legittima) per l’impegno pubblico 2001-2011 mica avranno intenzione di dargli incarichi dirigenziali? Altrimenti tutte le prediche di questi moralisti contro il Piccini farebbero ridere.Verifichiamo e poi informiamo i senesi.Se invece l’ex sindaco è rientrato come semplice funzionario (perchè così era nell’anno 2001) tutto bene, accetteremo anche le prediche……….Fratello indaga per favore