Dopo le intercettazioni telefoniche tra Riccaboni e Luigi Berlinguer e tra Riccaboni e quel Tomasi del ministero che confermano gli intrallazzi e l’irregolarità della nomina dello stesso Riccaboni e della condannata Ines Fabbro; dopo l’atto fuori legge del taglio dell’accessorio al personale tecnico-amministrativo; dopo aver constatato il comportamento omissivo di Riccaboni e Fabbro teso a coprire gli indagati e docenti sotto processo; dopo aver preso atto che la maggioranza dei membri del cda dell’ateneo vota delibere in presenza del parere negativo dei revisori dei conti; dopo aver constatato l’intrallazzo tra Riccaboni e la società Astrea srl, siamo ad evidenziare il totale stato di abbandono gestionale dell’ateneo senese e la mancanza di trasparenza. A questo si aggiunge il rischio di un “piano di esuberi” dettato dalle normative vigenti e dall’assenza di un piano di risanamento interno, millantato da Riccaboni e Fabbro, ma inesistente. Riccaboni e Fabbro hanno giocato e continuano a giocare sulla pelle delle persone e sul futuro dell’ateneo. Non sono in grado di far niente: sono lì solo per tutelare gli interessi di poche decine di docenti fannulloni, che passano il tempo a tramare sulle spalle di altri docenti seri e fuori dalle cricche. Mi raccomando, cari dipendenti dell’ateneo, continuate a farvi prendere per i fondelli da questi due: dopo il taglio all’accessorio se vi mancherà la liquidità per gli stipendi e se verrà fuori il piano degli esuberi lamentatevi solo con voi stessi. Se poi si analizza il perché del dissesto precedente scoprirete che due delle componenti che hanno determinato il disastro sono stati il servilismo sciocco e la leccaculaggine. Qualcuno preferisce voltarsi dall’altra parte sperando che nessuno tocchi il loro posto di lavoro e il resto dello stipendio. Affari loro. A questo punto il compito delle autorità competenti è quello di ripristinare la legalità e far partire queste benedetti processi. Le forze politiche di maggioranza e di opposizione se ne sbattono dei problemi dell’università: passano il tempo a farsi le seghe mentali sui nomi e sulle poltrone di banca e fondazione. Chi ha a cuore le sorti dell’ateneo si svegli e velocemente, anche perché a noi risulta che esiste già una proposta valida e credibile per una nuova governance dell’ateneo e un piano di risanamento concreto da proporre con tutti i crismi. Dall’esterno aspettano solo un segnale di risveglio dall’interno dell’ateneo: non perdete questa occasione per il vostro bene e per il futuro dell’ateneo. Via i due abusivi Riccaboni e Fabbro.
Nel frattempo vi segnaliamo i nomi dei sostenitori di Riccaboni e Fabbro sui quali pesa la responsabilità di approvare e condividere la cattiva gestione dell’ateneo. E nell’occasione precisiamo che chi vota in consiglio di amministrazione ha la responsabilità personale del voto espresso e quindi tutte le delibere votate in presenza del parere negativo dei revisori dei conti dovranno essere sottoposte alle autorità competenti. Così vediamo se i soliti soldatini che alzano la mano si assumeranno fino in fondo le proprie responsabilità. Prima si lamentavano che durante il periodo Tosi i membri del cda venivano tratti in inganno dal parere favorevole dei revisori dei conti. Oggi con il parere negativo votano a favore: quindi i membri del cda sono consapevoli di quello che votano.
Ecco i nomi del cda dell’ateneo che sono schierati come soldatini con Riccaboni e Fabbro:
Prorettore: Francesco Frati; Professori ordinari: Mariano Bianca, Furio Pacini e Floriana Rosati (quella che stata definita da Riccaboni e altro interlocutore “priva di cervello e ridicola”); Professori associati: Alessandro Donati, Fabio Mugnaini; Rappresentanti dei ricercatori: Enrica Bianchi, Maria Frosini, Roberto Tofanini; Rappresentante Comune di Siena: Vareno Cucini; Rappresentante Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Siena: Pasqualino Cappelli; Rappresentante banca MPS: Pasqualino Paulesu; Rappresentante degli studenti: Cosimo Francini
Ecco i nomi del senato accademico schierati come soldatini con Riccaboni e Fabbro:
Presidi di facoltà: Walter Bernardi (già condannato dalla Corte dei Conti), Maurizio Botta, Roberto Guerrini (indagato inchiesta elezioni rettore), Roberto Venuti, Luca Verzichelli, Marcello Mellini; Rappresentanti dei docenti aree scientifiche: Marco Bettalli (indagato elezioni rettore), Enrico Pinto, Elisabetta Montanaro, Cosima Baldari.
Chi pensa di essere finito impropriamente nell’elenco dei soldatini e dei sostenitori della cricca smentisca con i fatti pubblicamente, anche perché nei prossimi giorni dedicheremo ad ognuno dei soldatini una biografia.
Poi uno si chiede come mai l’ateneo è stato dissestato e oggi malamente gestito. Bah!
3 comments ↓
Avete dimenticato di citare il prorettore ombra Vincenzo Sorrentino.
http://www.fanpage.it/i-conflitti-di-interesse-del-governo-monti-un-inchiesta-svela-gli-intrecci-tra-banche-e-ministri/
http://www.ilcittadinoonline.it/news/144973/Cosa_riserverà_il______all_Università_di_Siena_.html