L’economista Paco Pachese: “Perché i dipendenti di MPS non fanno un presidio davanti le sedi dei sindacati?”

Ancora una volta la redazione di Fratello Illuminato ha il piacere di ospitare un’intervista all’economista di Oxford, il professore Paco Pachese.

1) Professore Pachese come valuta la situazione della banche italiane dal suo osservatorio inglese?

Le banche italiane pur essendo vittime illustri del terremoto finanziario internazionale, bisogna comunque dire che non sono strutturalmente messe male. Ci sono degli interventi veloci come ad esempio l’autonomia delle banche dalle cricche degli speculatori e dalle correnti politiche. Meno intrallazzi tra politica ed economia e maggiore attenzione ai clienti e alle imprese con delle governance competenti e riconoscibili dai mercati e dalle autorità economiche e governative nazionali e internazionali. Piu’ governance qualificata e meno “governanti” di partito.

2) Come giudica la situazione della banca MPS?
Il Monte dei Paschi non è a rischio fallimento e non è messa peggio di altre banche. Ci sono state delle scelte sbagliate e un modello di rapporti tra politica,sindacati e management che hanno penalizzato molto la banca sia nel rapporto con il territorio in termini di prospettiva di destinazione di risorse economiche(vedi la mancanza di utili per la fondazione da distribuire come gli altri anni sul territorio) sia rispetto alla tenuta nei confronti dei terremoti finanziari esterni. In parole povere: troppo peso delle segreterie di partito nelle nomine e troppo protagonismo dei dirigenti sindacali nelle scelte interne ed esterne della banca. Tutto questo ha prodotto anche le difficoltà economiche della fondazione. Piu’ che la fondazione erano i segretari di partito che svolgevano il ruolo di azionista della banca. Questo metodo e questi andazzi non sono accettabili e non vengono digeriti ne dai mercati e nemmeno dalle autorità economiche.

3)Professore lei ha letto l’intervista del sindaco Ceccuzzi?
Di chi scusi?

4)Del sindaco di Siena.
Siete ancora a caro babbo rispetto i tempi che viviamo. Sulla banca intervengono gli azionisti. Doveva intervenire la fondazione mica altri.Mi sembra una scompostezza quella che l’amministratore delegato della banca o il nuovo direttore generale della banca venga salutato con favore prima della nomina ufficiale da un sindaco e dal presidente della provincia. Possibile che ancora non avete compreso che i futuri assetti della banca non li decidono i politici senesi; non gli sembra di aver fatto fin troppi danni a questi politici.Da quando è apparsa l’intervista di questo vostro sindaco stranamente il mercato sta reagendo male verso la vostra banca. Ma poi il sindaco chiede le dimissioni di Mancini e poi lo stesso Mancini viene chiamato ad illustrare la situazione dentro la conferenza dei capigruppo consiliari. Roba da zelig. E poi anche questi sindacati

5) In che senso “questi sindacati”?
Prima hanno sostenuto senza critiche tutte le scelte degli ultimi 10 anni della banca e della fondazione e oggi chiedono le dimissioni? I primi a dimettersi proprio come atto di scuse e di rispetto verso i loro stessi iscritti dovrebbero essere i dirigenti dei sindacati che volutamente, forse per via delle carriere interne, hanno appoggiato tutto, compresa l’operazione Antonveneta. I lavoratori di MPS il presidio dovrebbero farlo davanti alla sede dei sindacati.

6)Quindi non si deve dimettere nessuno dei vertici della fondazione e della banca?
Prima un passo indietro dei responsabili politici e sindacali di tutte queste vicende e poi ragionate sulla stabilità da dare alla banca e alla fondazione. Solo dei pazzi possono mettere in discussione i vertici della banca e della fondazione nel pieno delle decisioni dell’aumento di capitale e della trattativa tra la fondazione e le banche creditrici. Siamo nel 2012 e non ai tempi del feudalesimo. Chi ha sbagliato sicuramente dovrà fare passi indietro ma non con questo clima impazzito e senza prospettive.

1 comment so far ↓

#1 Aldo Fadini on 01.11.12 at 15:32

Un presidio no, ma du’ manate avanti buio ci sta che ci scappino!