Quando la cricca gestisce “privatamente e con complicità” un ente pubblico conseguentemente lo stesso ente precipita nel buio del disastro. Ecco come si nominano i direttori amministrativi secondo le procedure di Riccaboni e Ines Fabbro. Un vero clima nuovo e di coesione. Una domanda prima di passare agli orrori: Che fine fatto il fascicolo sequestrato dai carabinieri sulla selezione del direttore amministrativo dell’università?
Questa Ines Fabbro oltre a essere una portatrice di una condanna da parte della Corte dei Conti, è una portatrice sana di doti da veggente. Correva il novembre 2010, proprio nelle ore in cui la Gelmini firmava (dietro varie pressioni) il decreto di nomina del rettore abusivo, quando la condannata dalla Corte dei Conti (non ancora nominata direttrice) comunicava al Riccaboni di aver ricevuto un sms da quel Marco Tomasi (che intrallazzava con lo stesso Criccaboni) con il quale gli chiedeva “Ti ha chiamato il tuo rettore?”. A quel punto la Ines sfoderando le doti da veggente comunica al Criccaboni che da quel sms “ha capito che il decreto di nomina era stato firmato”. Poi a conferma che le nomine di certi direttori di enti pubblici si basano più sulle volontà private che sulle necessità dell’ente ecco la chicca. Riccaboni chiede (come se fossero a casa o in una azienda privata) alla veggente Ines da quando desidera far decorrere il contratto di direttore. La Ines risponde che gli andava bene dal 15 del mese (questi contrattavano nel novembre 2010). Ma non solo: la Ines dice al Riccaboni come dovrà essere il contratto: “Voglio un contratto scarno, non attaccabile … ci sono dei contratti standard da poter utilizzare.”
Detto questo, buonanotte alla legalità e buonanotte alla civiltà giuridica nella città dove regna coesione e clima nuovo. Complimenti alla maggioranza e all’opposizione senese che continua a sostenere questi due personaggi intrallazzatori.
1 comment so far ↓
Si sarà trasferito ad Asti il fascicolo????