Editoriale del Maestro James. Il rettore irregolare che irresponsabilmente tutela i dissestatori, riproponendo il metodo tosiano. Ma il sindaco Ceccuzzi e il presidente Bezzini con chi stanno?

Se la situazione non fosse così drammatica basterebbero poche vignette satiriche per descrivere le gesta del rettore abusivo Angelo Riccaboni e dei suoi fedeli collaboratori. Purtroppo la situazione è peggiore di quella ipotizzata e la cricca dei docenti tosiani, in primis l’abusivo, sostenuti dal Ceccuzzi e dal Bezzini (???) stanno lavorando alla restaurazione. Tutti i protagonisti del dissesto sono ai loro posti e gli attuali vertici dell’ateneo non solo proteggono spudoratamente la cricca, ma con sfacciataggine ripropongono il “metodo tosiano” nella gestione dell’ateneo. La cricca si permette il lusso di sfidare anche gli esiti del lavoro dei magistrati e come se niente fosse riavviano l’ateneo in un nuovo periodo “a rischio dissesto”. Sono proprio sicuri Ceccuzzi e Bezzini nel proseguire, assumendosi la responsabilità, con il sostegno al rettore abusivo? Se lo sono allora evitino di convocare inutili tavoli istituzionali. E cari sindacati smettete anche di parteciparvi. Leggete un po’ cosa teorizza l’abusivo insieme ai suoi collaboratori. Innanzitutto per scrivere questo editoriale ho preventivamente indossato una cravatta elegante e quindi invito il prof. Riccaboni ad indossarne una mentre legge: magari una di quelle acquistate nell’occasione del Career day, quando era preside di Economia.

Dopo la riunione del tavolo istituzionale del 7 dicembre 2011 l’economista Riccaboni convoca una riunione con i suoi “delegati”. Quindi prima si incontra con Ceccuzzi, Bezzini e i sindacati, alla presenza di due tosiani di ferro come Coluccia e Gioffrè e poi si riunisce con i delegati del rettore. Nella riunione con i delegati il tosiano Riccaboni esordisce dicendo che “non serve occuparsi della ricerca” ma “bisogna puntare sul marketing e la reputazione”. E qui mi sovvengono alcune considerazione importanti. Ma se l’università deve tralasciare “la ricerca” dove li mandiamo i ricercatori? Forse a collaborare con la Guardia di Finanza per aiutarli a ricercare i disastri e i responsabili del buco finanziario? Può essere una soluzione. E poi, dopo la supercazzola dell’area marketing e comunicazione del mitico Boldrini, il tosiano Riccaboni ricomincia con spendere soldi, visti i seri problemi dell’ateneo, con una nuova gestione del marketing? Caro abusivo l’università non è un supermercato: invece di perdere tempo con queste idee ridicole rassegna immediatamente le dimissioni. Ma il bello, anzi il ridicolo, arriva ora. Durante la riunione l’economista rivolgendosi ai suoi delegati afferma che “bisogna proporre al Ceccuzzi delle idee per dimostrare che esiste un rapporto tra enti e per farsi pubblicità collaborando”. E sapete cosa ipotizzava di proporre al Ceccuzzi? Una pubblicazione preparata dall’università “sui cavalli morti durante il Palio in modo da informare tutti che non sono morti poi così tanti cavalli”. Naturalmente il genio per la pubblicazione ipotizzava di ottenere dal Comune “un contributo di 10.000,00 euro.” Come dobbiamo commentarla questa situazione cosi patetica da sembrare finta? Anzi facciamo una cosa: i commenti lasciamoli fare al sindaco Ceccuzzi.

E’ del tutto chiaro che Riccaboni è il rappresentante “storico” di quella cricca che ha devastato l’ateneo e nell’arco di pochi giorni vi illustreremo con dati alla mano il protagonismo dell’abusivo nelle passate gestioni. Riccaboni pensa di fare il furbo e di cadere dal pero, ma non funziona così. Lui si sente protetto dai politici locali come il vice sindaco Marzucchi, il verdiniano Marignani e il presidente del consiglio comunale di Siena Alessandro Piccini che si sono recati separatamente per esprimergli il proprio appoggio politico; e poi l’abusivo è convinto che le inchieste della magistratura, come teorizzato da alcuni docenti, non produrranno “alcuno effetto”.Anche il Bigi e il Tosi si auguravano questo. Inoltre l’economista Riccaboni è convinto di imporre il suo ruolo non solo a Ceccuzzi e Bezzini, ma a tutta la città e riservatamente lo stesso riferendosi alle critiche pesanti di Alberto Monaci si è lasciato andare a un “figurati se ho paura del Monaci”. Facciamo così caro economista. Prima di ripensare ai cavalli da palio rispondi a queste domande e invitiamo anche la magistratura ad approfondirle.

Domanda n. 1. Riccaboni, è vero o non è vero che lei era a conoscenza della situazione finanziaria dell’università prima dell’anno 2009?

Domanda n. 2. Riccaboni, quando era preside di economia sicuramente si ricorderà come venivano incassati i soldi dei parcheggi universitari di P.zza San Francesco e sicuramente non le sarà difficile aiutarci a rintracciare le distinte sul come sono stati spesi questi soldi.

Domanda n. 3. Riccaboni, lei quando era preside di economia sicuramente ricorderà la discussione sul limite da imporre per la gestione dei soldi da far incassare ai docenti in merito agli introiti del “conto terzi”: ci spieghi come funzionava il meccanismo e chi erano i docenti che hanno guadagnato dal “conto terzi”, in particolar modo quelli della facoltà di economia.

Del ruolo di Riccaboni nelle passate gestioni ne riparleremo a breve: nel frattempo lo stesso non perda tempo e ci dia delle risposte e chi ne ha la titolarità indaghi attentamente, soprattutto sul “conto terzi”.

Il Tosi era un patologo, il Bigi un filosofo e il Riccaboni non c’era e se c’era pensava “ai cavalli da Palio.” E nel frattempo l’università precipita.

Maestro James

3 comments ↓

#1 Sello on 12.12.11 at 23:12

I cavalli morti del palio??? Ma questi si so’ bevuti il cervello!!!

#2 Il marketing? on 12.13.11 at 00:21

Chissà chi è il comunicatore che ha consigliato al Criccaboni queste cazzate…..

#3 Ecco cosa faceva nel passato on 12.13.11 at 00:25

Il Riccaboni era pieno di incarichi fin dai tempi del suo mentore Piero Tosi

“è stato Pro-Rettore per il Polo Universitario Aretino, Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Università di Siena, Presidente del Comitato per la didattica del Corso di Laurea Specialistica in Governo e controllo aziendale, Presidente del Comitato per la didattica del Corso di Laurea in Economia e Gestione delle piccole e medie imprese, Coordinatore del Master GINTS (Gestione delle Istituzioni Finanziarie e Nuove Tecnologie dell’Informazione).”