Sotto la direzione amministrativa del dissestatore Loriano Bigi l’università di Siena più che un ente pubblico si presentava come il set del programma televisivo “Uomini e donne”. Il dissestatore Loriano sul trono e tutte intorno un gruppettino di galline scodinzolanti e adoranti. In quel periodo erano saltate le regole, i codici etici, le gerarchie: il rapporto confidenziale e quasi intimo diventato regola nei rapporti gerarchici. E questo modus operandi non è secondario nelle concause del dissesto. Possiamo affermare con “certezza documentale” che grazie al rapporto confidenziale sono state costruite progressioni interne e carriere personali; sono stati creati privilegi nel corpo amministrativo e docente e tutta una serie di violazioni delle regole basilari per una corretta gestione amministrativa dell’ente pubblico. Sempre grazie al rapporto confidenziale si sono rese possibili le innumerevoli irregolarità che hanno creato gran parte del buco finanziario. Quando il Bigi decideva di “fare”, anche se quel “fare” violava la legge, la dipendente o la dirigente dell’ufficio diceva sempre di sì; e lo diceva con garbo e sudditanza quasi affettiva. Così come accade nel programma “Uomini e donne”. E questo quadro squallido crediamo sia risultato fuori anche dalle inchieste della magistratura e quindi per conoscerlo fino in fondo basta attendere l’apertura dei processi. Nel frattempo noi possiamo affermare con certezza, senza rischiare smentite, che la prima che ha goduto e beneficiato dei favoritismi e di altri “riconoscimenti” da parte del filosofo dissestatore Loriano Bigi è stata Laura Goracci, attuale braccio destro della condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro. Ai tempi del Bigi era sia il braccio destro che quello sinistro. I tempi son cambiati e anche le necessità della direzione amministrativa. Naturalmente la maestra elementare Ines Fabbro come atto di riconoscenza verso l’amico Bigi ha confermato la pupilla Goracci oltre che proteggere Diodato Angelaccio (il famoso bilocato) pupillo dell’altra cara amica Jolanda Cei Semplici. Come potete notare, è tutto un pacchetto di affetti. Cosa succedeva ai tempi del Bigi in veste di direttore e di Laura Goracci, in veste e anche senza, di braccio destro e sinistro? Succedeva che dopo vari esami orali per comprendere le capacità amministrative, nel frattempo dalle casse in radica Bose (pagate dall’ente) veniva trasmessa apposita musica da camera, il filosofo Bigi nel riconoscere il superamento delle prove orali, come ulteriore “atto di riconoscenza” (così definito dalla Goracci) faceva apporre la firma dalla stessa Goracci sulla relazione tecnica del famoso contratto dei CEL. La Goracci non aveva nessuna titolarità nel procedere con la firma; ma si sa, in quel periodo facevano un po’ come cazzo gli pareva. Quindi in palese violazione di legge la Goracci firmava una relazione tecnica di un contratto. Il Bigi furbacchione come al solito avrà pensato “firma te che a me mi scappa da ridere”. Ecco come gestivano gli uffici dell’ente pubblico Università di Siena. A conferma che quel tipo di gestione confidenziale e di cricca non è ancora superato è dimostrato dal fatto che la pensionata Ines Fabbro ha ristabilito come braccio destro, la stessa Laura Goracci della famosa firma abusiva su quella relazione tecnica. In un ente serio e amministrato da persone altrettanto serie, come minimo, soggetti tipo la Goracci vengono allontanati da qualsiasi ruolo delicato e di responsabilità. Ma qui si sa, da un rettore irregolare e da una condannata dalla Corte dei Conti non puoi mica pretendere il rispetto dell’etica e della buona amministrazione. E’ tutto un pacchetto di affetti e di disastri (annunciati e puntualmente verificatisi).
La Summa degli orrori del dissesto universitario senese. Capitolo II. Il tronista e il gallinaio: dopo gli orali anche gli scritti
Dicembre 13th, 2011 | Note redazionali
2 comments ↓
mi dicono che in consiglio comunale il consigliere Chiti ha fatto un ottimo intervento in tema di sport parlando della CARTA ETICA NELLO SPORT immagino.
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SENESI, vi (ci) meritiamo tutto questo? IO PENSO DI NO!
davvero? Non ci posso credere!! Ormai siamo al basso impero ma basso davvero, vuol dire che meritavamo tutto questo e allora forza andiamo allo stadio e alla Mens Sana salutiamo tutta la consorteria,sorridiamo,applaudiamoli ancor prima degli atleti.Massa di pecore che siamo, mi vergogno anche io che non posso andare in piazza per vari motivi ,perchè gli eroi fanno una brutta fine e poi la verità bisogna DIRLA IN TANTI come diceva Montanelli.Approfitto di questo spazio democratico per esternare nei confronti di questa gente TUTTA LA MIA INDIGNAZIONE. Auguro a questa povera consorteria,incapace di amministrare e anche incapace di essere “coraggiosa” nel dimettersi, auguro che si realizzi GIUSTIZIA PIENA E COMPLETA , giustizia risarcitoria del popolo di Siena per quanto è stato perduto sul piano finanziario e sul piano della dignità civica.Oggi sul Corriere di Siena c’è un articolo dell’ex Sindaco Piccini (personalmente non ho alcuna simpatia per questo personaggio) che ben rappresenta ciò che è accaduto pur in modo riassuntivo. AI DUE “PRESIDENTI” ( presidenti di cosa?) dobbiamo dire tutti insieme, FORZA DIMETTETEVI, dobbiamo dirlo e scriverlo masse di pecoroni che non siamo altro! Dove sono i ferraristi montezemoliani, quelli del nuovo, ma fatemi ridere! State nel palazzo come tutti, neanche vi fate vedere in giro,anche voi sarete giudicati DURAMENTE dal Popolo di SIENA. Piazza del Monte è deserta parlo della consorteria, tutti in trincea ad attendere che passi l’onda.Non passa, vedrete che non passa tanto facilmente, prima le vostre DIMISSIONI