La Summa degli orrori del dissesto universitario senese. Capitolo I. Il dissestatore bilocato: Angelaccio come Padre Pio

Che vergogna! Che squallore! La storia che vi stiamo raccontando simboleggia in piena il sistema nefasto e di illegalità che ha affossato l’Ateneo senese. E’ la storia del pupillo di Jolanda Cei Semplici, quel famoso Diodato Angelaccio, capo della CGIL universitaria senese e membro attivo della cricca dei dissestatori guidata da Tosi e Bigi. Questo individuo per anni e sulle sulla pelle di centinaia di lavoratori ha fatto le peggio cose. Aveva messo in piedi un sistema di truffe ai danni dell’Ateneo. Spadroneggiava con spregiudicatezza mascherandosi dietro il ruolo di sindacalista. Da una parte proclamava la difesa dei lavoratori e dall’altra dava il suo vergognoso contributo ad affossare le casse e l’immagine dell’ente pubblico e degli stessi lavoratori. Vi ricordate quando mesi fa avevamo scritto di Angelaccio e del ruolo di alcuni dirigenti e membri della CGIL universitaria nel dissesto? Mesi fa questi signori si erano infastiditi e anche offesi per queste affermazioni. Oggi questi individui non solo devono chiedere scusa ai colleghi dell’ateneo e alla città ma si devono vergognare per avere dissestato e permesso questo dissesto.  La CGIL universitaria prima era guidata da Angelaccio e nel contempo lo stesso dissestava; poi la CGIL veniva presa in mano da Iacoboni, altro amico e sodale di Bigi, e nel contempo proteggevano Angelaccio. Erano e sono un gruppo affiatato. Si devono solo vergognare e a questo punto la CGIL non ha altra scelta che prendere le distanze pubblicamente da questi soggetti, altrimenti  cosa dobbiamo pensare? Che la CGIL provinciale, regionale e nazionale condivide i comportamenti di Angelaccio, Bruni e il sostegno dato dalla CGIL universitaria ai vari Tosi e Bigi? Di Vittorio e tutti quei sindacalisti morti per difendere i lavoratori si staranno rigirando nella tomba.

Leggete un po’ cosa combinava il dissestatore bilocato, meglio identificato come il Padre Pio dell’ateneo senese. Con la differenza che Padre Pio si bilocava per opere pie e missioni di bene; il cgiellino Angelaccio invece si bilocava per dissestare. Questo soggetto oggi protetto da Riccaboni e Fabbro dovrebbe essere allontanato dall’ateneo e lo stesso ente deve urgentemente chiedergli i danni e rimuoverlo da tutto. Cominciando con la chiusura di quel LAU di Buonconvento aperto ad uso e consumo del bilocato. Lo sapevate che il bilocato Angelaccio aveva in uso il cellulare aziendale e in soli tre mesi ha fatto spendere all’ente pubblico piu’ di  2500,00 euro di telefonate? Lo sapevate che il bilocato Angelaccio e qui si spiega il perché della bilocazione , guidava due macchine contemporaneamente: la sua e quella dell’università? Esattamente, dichiarava questo. Non è da tutti essere nello stesso istante a Buonconvento e a Grosseto, tanto per fare un esempio. Senza parlare delle gite con la macchina dell’università. Il bilocato ha dichiarato missioni per conto dell’ateneo non vere e quindi si è fatto rimborsare soldi pubblici che non gli spettavano. Dichiarava di essere in un posto e poi era in altro luogo. Una truffa sistematica ai danni delle casse pubbliche. Una vergogna inaudita. Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura visto che già il bilocato è stato interdetto a suo tempo. Tra una bilocazione e l’altra il dissestatore bilocantesi riusciva anche a prendere delle multe, bilocandosi troppo velocemente, ma la cosa non gli ha tolto il buonumore ed è rimasto GIULIVO come suo solito. Il massimo della giulività è avvenuta agli inizi di agosto 2009. Tutti ora sapete e non potete fare finta di niente. E il direttore Fabbro a questo punto ha l’obbligo di comunicare a tutti l’importo delle missioni non autorizzate effettuate da Angelaccio e contemporaneamente rimuoverlo da qualsiasi ruolo dentro l’ateneo. Anzi invitiamo gli studenti, i docenti seri e il personale amministrativo onesto a chiedere velocemente lumi su questa storia vergognosa e piena di truffe ai danni delle casse pubbliche. Il Riccaboni e la Fabbro hanno penalizzato lo stipendio di centinaia di lavoratori e nel contempo proteggono individui impresentabili come Angelaccio. Ma vergognatevi per un’intera vita. Questa sarebbe la CGIL e la sinistra senese? Così si gestiscono gli enti pubblici?

Il sig. Vareno Cucini, membro del cda dell’università e sostenitore di Angelaccio non ha niente da dire in merito a queste schifezze? Anzi Cucini fai una bella cosa: dimettiti.

E il sindaco Ceccuzzi e il Bezzini intendono pronunciarsi?

4 comments ↓

#1 vergognati on 12.12.11 at 14:42

ascoltate le cazzate che raccontava questo truffatore
http://www.youtube.com/watch?v=r-Uz3nLtpo8

#2 predicavano bene e razzolavano male on 12.12.11 at 14:45

quando la CGIL di Angelaccio e Iacoboni parlava di diritti e legalità
http://www.youtube.com/watch?v=ZBF-gP7gXbc&feature=related

#3 Antonella on 12.12.11 at 14:46

SONO DISGUSTATA!!!

#4 Orso Yogi on 12.12.11 at 19:37

Se io fossi un iscritto alla CGIL andrei domani stesso da questi “Signori?” e gli strapperei nel muso la tessera!!! Riflettete cari CGIELLINI, riflettete. Io ce l’avevo come vicino di casa il “Signore?” che voleva essere eletto nel CdA. No comment…. Attenzione ad esprimere giudizi, questi hanno la querela facile…