Le cinque vittime del crollo del maglificio di Barletta
La bambina Maria Cinquepalmi, Tina Ceci (37 anni), Antonella Zaza (36 anni), Matilde Doronzo (32 anni), Giovanna Sardaro (30 anni). Cinque vite unite nella morte: una morte che non è ammissibile in uno Stato civile e moderno. Erano cinque operaie (anche la bambina!?!) di un maglificio che evidentemente, visto il crollo, non era nelle condizioni di poter svolgere attività. Chi doveva controllare forse era distratto e ha lasciato che quel luogo diventasse la tomba di cinque giovani vite. Vogliamo ricordarle come monito per la politica becera e inetta che ha abbandonato la via dello sviluppo e delle regole per occuparsi di “puttane” e “arricchimenti personali durante la gestione degli enti nazionali e locali”. Con il lavoro si dovrebbe vivere, invece in Italia spesso, anzi troppo spesso, di lavoro si muore.
L’aggressione indecente alla parlamentare del Pd, Lucia Codurelli
Che il parlamento italiano sia popolato da inquisiti, bifolchi e perditempo non suona nuovo. Che oltre a questi ogni tanto emergano anche degli incivili e dei privi di educazione civica conferma la necessità di una consistente bonifica delle aule parlamentari. L’ultimo episodio di mancanza di civiltà si è manifestato in forma indecente e lesiva della dignità nei confronti della parlamentare del PD, Lucia Codurelli. Un deputato della Lega (che andrebbe espulso immediatamente dal parlamento) si è rivolto alla parlamentare con questa frase squallida che citiamo proprio per ricordare a tutti noi lo stato di inciviltà che assume sempre più toni preoccupanti. Ecco la frase disgustosa rivolta nei confronti della parlamentare: “Vai a farti scopare, che è meglio”. La redazione di Fratello Illuminato esprima piena solidarietà e vicinanza alla parlamentare Lucia Codurelli.
La storia di un ragazzo che ha perso il lavoro
Esisteva un tempo, fino agli anni ’80, una prestigiosa università: L’Università degli Studi di Siena. Oggi è una delle università più dissestate del mondo per colpa di bande di dissestatori e banditi veri e propri. Non sappiamo come definirli altrimenti questi vigliacchi e predoni che hanno messo in ginocchio una prestigiosa istituzione e centinaia di lavoratori. Hanno dissestato per oltre 270.000.000 di euro: vi rendete conto della portata della cifra del dissesto? Sono ancora impuniti, i responsabili, e sono ancora ai propri posti. La magistratura senese si sta assumendo una grossa responsabilità nel non chiudere le indagini sul dissesto e sui brogli per l’elezione del rettore e a questo punto speriamo nell’intervento del CSM o nella Procura generale di Firenze. Come mai questi ritardi della magistratura senese? Nel caso di un ragazzo (come di altre persone) che è rimasto senza lavoro per via del dissesto il tempo non è stato così clemente. I dissestatori sono sempre ai propri posti e la gente (che ha famiglia e deve pagare i mutui) paga sulla propria pelle il banditismo di un ristretto numero di dissestatori. Colpevoli sono anche i silenzi della politica senese che, distratta nella corsa alle poltrone sulla Fondazione e sulla Banca MPS, non si rende conto che la situazione dell’università, se non viene risolta, porterà tutta l’economia senese nella crisi non solo economica, ma anche morale e della tenuta della percezione della legalità da parte dei cittadini. Come mai la magistratura senese non si muove? Meditate e non perdetevi di vista.
3 comments ↓
la bambina no era un’operaia, era la figlia del titolare uscita prima da scuola, non spariamo cazzate a vuoto… Vi ho conosciuto da poco, ma ora mi fate dubitare di molte altre vostre posizioni e/o notizie.
Calma. La redazione è SEMPRE intervenuta a correggere le eventuali inesattezze contenute negli articoli segnalate dai lettori. Non esageriamo con l’aggressività, la sostanza non cambia. Verissimo quello che affermi: la bambina era la figlia del titolare, giusta la correzione e giusto se ci cospargiamo il capo di cenere. Detto questo, rimane e no una storia di inciviltà?
Caro o cara thefox, affermi di conoscerci da poco e quindi mi preme puntualizzarti che i ragazzi della redazione sono precisi e meticolosi. Se rileggi il passaggio sulla bambina troverai scritto “Erano cinque operaie (anche la bambina!?!) di un maglificio “. nella dimensione di questa tragedia il nostro intervento pur volendo trovarci questa affermazione non precisata se permetti metti in evidenza un dramma e una tragedia in cui sono morte cinque donne compresa la povera bambina. Per quanto riguarda il tuo “dubitare”, visto che dubiti perchè non ti fai un giro nei vari articoli del bolg e non ci dici dove sono le notizie errate o false?
Maestro James