“E la bandiera dei tre colori è sempre stata la più bella”. Questo è il titolo dell’editoriale di Eugenio Scalfari sulla Repubblica di oggi che condivido e che segnalo alla lettura. E inoltre Scalfari scrive: “Riflettere sulle condizioni dell’Italia dopo 150 anni di storia unitaria, dei quali 85 di monarchia e 65 di repubblica, si presta anche ad un consuntivo che riguarda al tempo stesso le condizioni economiche e politiche del Paese e i suoi valori culturali e morali”.
La lettura di Eugenio Scalfari mi stimola alcune considerazioni domenicali su questioni rilevanti della città di Siena che taluni politici e settori dell’informazione locale tendono a far dimenticare o sui quali addirittura creano disinformazione ben precisa.
LE INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA SENESE SULLE ELEZIONI DEL RETTORE E SUL DISSESTO FINANZIARIO DI OLTRE 200.000.000 MILIONI DI EURO
I tempi son maturi per conoscere l’esito di tali inchieste e tali esiti sono ancor più necessari per due ordini di motivi: L’università di Siena è stata devastata da precise gestioni che devono venir fuori velocemente con le precise responsabilità, in modo da comprendere con quali figure e risorse umane lo stesso Ateneo possa essere rilanciato e gestito per ridargli ruolo e dignità istituzionale; secondo motivo, ma non secondario: tante persone e rispettive famiglie pagano il dissesto personalmente e vivono questa condizione con esasperazione. E siccome la politica che governa non è in grado o non vuole dare delle risposte con atti consequenziali, urge senza altri rinvii la risposta dagli organi preposti all’accertamento delle responsabilità dei dissestatori.
Ed ecco che calza a pennello la citazione di Eugenio Scalfari: “… un consuntivo che riguarda al tempo stesso le condizioni economiche e politiche … e i suoi valori culturali e morali”.
L’EDITORIALE DEL DIRETTORE DELLA NAZIONE DI SIENA TOMMASO STRAMBI DAL TITOLO “LE RETTE E L’EQUITA'”
Condivido l’intervento dello Strambi. Non serve la demagogia per intervenire su queste questioni come l’aumento delle rette al Campansi. Vero. E aggiungo: come mai con tanti soldi della Fondazione, invece di destinarli (e qui possiamo elencarli con i dati delle erogazioni) su soggetti o progetti meno importanti per la Comunità, non si sono investite somme ingenti per garantire livelli di servizi sociali di qualità senza gravare ulteriormente le tasche dei cittadini con redditi bassi? Questa è la questione di fondo. Ed è la dimostrazione del fallimento di un modo di organizzare la gestione del sociale e del governo dei partiti senesi di questi ultimi 10-15 anni. Facciamo tutti una riflessione e non sottovalutiamo questo fallimento di governo della città, senza false chiusure ideologiche e senza chiudersi nel “sono contento perché io personalmente sto bene”.
Concludo augurando a tutti una buona domenica, con la speranza di non dover più leggere paginate di cronaca locale su di un puma che nessuno trova e che nessuno ha immortalato. Finché non lo trovano, parliamo di cose serie per la vita della nostra Comunità.
Ad Maiora
Maestro James
1 comment so far ↓
Intervento lucido e condivisibile.complimenti!!!!