La notte in cui tutti i gatti sono BIGI

Ci rifacciamo non soltanto ad una famosa metafora filosofica, ma anche alla celeberrima trasmissione di Zavoli (La notte della Repubblica), perché il fatto che all’ex direttore amministrativo dell’Università più dissestata del mondo ci sia la possibilità che venga erogata una cifra intorno ai 100.000 euro da un giudice del lavoro, dopo che è sotto indagine per essere stato uno dei capi dissestatori, nonché indagato per quanto ha combinato al SUM, ci leva il sonno. Sonno turbato dalle seguenti domande: ma la Magistratura è un organo dello Stato indipendente che deve proteggere i cittadini oppure potrebbe darsi che in qualche caso possa dar soddisfazione ad uno che è quantomeno sospettato di aver commesso una serie di reati contro il patrimonio pubblico? Parliamoci chiaro: PRIMA il Bigi ripristina il danno che ha fatto a ben due istituzioni universitarie e POI, se del caso, riceve quanto gli sarà eventualmente dovuto. A proposito: ma il Bigi non era tra quei 19 indagati per cui il Procuratore aveva chiesto addirittura l’arresto? Giusto che il GIP non l’abbia concesso (tanto più che ormai se volevano far sparire le prove ne hanno avuto tutto il tempo e certo non fuggono, visto che addirittura – come nel caso del Bigi – sono stati promossi), ma addirittura risarcirlo … E poi ancora: ma il Bigi non era quello che si inventò una cosa che non esiste in nessuna università italiana, cioè la prima fascia della dirigenza? E non ha riscosso da prima fascia? Bene: allora restituisca quello e poi si guarda. Ci auguriamo che i giudici sappiano da che parte stare: se al fianco dei dissestatori o al fianco dei cittadini e delle istituzioni lese da certi comportamenti.
Ad majora!