InSUM è venuto fuori un altro merdaio, non inaspettatamente perché, come al solito, qualcuno aveva già messo in evidenza questi traffici e per la precisione il solito Giovanni Grasso, in particolar modo qui e qui. Ora dalla lettura dei giornali per l’inchiesta sul SUM e sull’ISU che vede coinvolto anche il dissestatore Bigi, la redazione di Fratello Illuminato ha qualche domanda e qualche riflessione da proporre:
1) Come mai, visto che gli illeciti contestati sono pari pari quelli contestati a Siena al medesimo Bigi e ad altre decine di persone, e che lì gli illeciti sono finiti nel 2009 e a Siena nel 2008 in viale Franci sono a caro babbo e in via Cavour o in via dell’Anguillara hanno chiuso le indagini? Forse sono oberati di lavoro a Siena? Sotto organico? Bene cedano l’inchiesta a Firenze così magari lì si sbrigano.
2) Come mai la premiata ditta Criccaboni & Fabbro protegge tanto il Bigi, che quello che ha combinato a Firenze al SUM l’ha combinato anche a Siena, mentre Criccaboni faceva quando il presidente del Nucleo di Valutazione, quando il presidente del CRESCO, quando il prorettore ad Arezzo, quando il Preside e senatore accademico? E come mai la Fabbro, che col Bigi partecipava ai congressi organizzati dalla FLC-CGIL, si dà tanto da fare per parargli il culo, mentre come si vede bene altrove il culo glielo rompono, e non solo a lui ma anche a tutti i Bigi-Cricca Boys e le Bigi-Cricca Girls?
3) Come mai la premiata ditta Criccaboni & Fabbro non va davanti alla Procura della Repubblica di Siena per denunciare il grave danno all’immagine, nonché alle finanze, dell’Ateneo di cui ad oggi sono i vertici nonché i rappresentanti legali? Non si può configurare tutto questo come un’omissione dei doveri di ufficio, se non addirittura, vista la pervicacia con cui difendono l’operato di costui nonché di altri, tipo la Goracci che dalla stampa nazionale (Il Fatto quotidiano del 14 maggio 2011) risulta indagata per la questione dei CEL e del conseguente falso in bilancio, addirittura dicevamo una complicità?
4) Come mai non aprono immediatamente una commissione anche interna per accertare tutti questi fatti? O meglio rendono pubblici i risultati della commissione interna creata a suo tempo da Focardi-Miccolis? Che risultanze ha avuto quella commissione? E la Procura ne sa qualcosa?
In definitiva: dopo aver letto l’intervista a Criccaboni da parte della Nazione dove viene utilizzata l’espressione “diligenza del buon padre di famiglia” a noi viene in mente ben altro senso della parola “diligenza”. Qui l’unica diligenza è l’ente pubblico che per anni ha subìto gli attacchi di veri e propri banditi e dissestatori che ad oggi, dopo tre anni dalla conclamazione del disastro, sono tutti al loro posto se non addirittura premiati. E per cortesia risparmiateci questa cretinata sesquipedale continua della “fiducia nella Magistratura”. Per prima cosa prendeteli voi i provvedimenti del caso e poi la magistratura, con la calma e la flemma che la contraddistingue (non tutta evidentemente), e anche debitamente stimolata dalla PARTE LESA prenderà i provvedimenti del caso***.
*** Nella foto una delle tante trasparenti, vantaggiose, corrette e ispirate al bene comune azioni amministrative che hanno contraddistinto l’amministrazione dell’ateneo senese.