Siamo in una Repubblica democratica e non ai tempi del Palazzo d’Inverno occupato dallo Zar e le leggi e le regole sono le stesse da Aosta a Palermo: se in alcuni posti non vengono rispettate questo non è un giustificativo per cui continuare a fare il proprio comodo. Cosi come non comprendiamo il perché si grida allo scandalo per i vari conflitti d’interesse del latin lover di Arcore e quelli che lo contestano scimmiottano nel piccolo quel modus operandi. Senza dimenticare che i soldi degli incarichi e degli appalti utilizzati dagli enti pubblici sono soldi della collettività. E quindi non si capisce come mai i cittadini devono pagare le tasse e poi quel denaro venga utilizzato in parte per conferire incarichi alle agenzie di comunicazione del partito a cui sono iscritti i vertici degli enti. Se questo si contesta a Berlusconi come mai il PD a Siena non si mette nella condizione di affrontare il conflitto d’interesse emerso con la vicenda della società Robespierre Sas di Cresti Lisa e C.?
L’allora segretario del partito Franco Ceccuzzi con le sue parole è stato più che chiaro:
“Le nostre idee, le nostre emozioni, le nostre battaglie politiche che la creatività, la passione e la professionalità dei nostri comunicatori hanno tradotto con le arti visive e del messaggio scritto. Nel 1999 non avevamo ancora il sito web, né un’agenzia che curasse la nostra comunicazione in via continuativa, né un ufficio stampa. Dal nostro ufficio stampa che è si avviato nel 2002, è nata due anni dopo l’Agenzia Robespierre che oggi occupa sei giovani e che si è fatta strada in un settore difficile”
Quindi ci chiediamo perché in quasi tutti i comuni della provincia di Siena compresa l’amministrazione provinciale gli incarichi dell’ufficio stampa e della comunicazione sono stati affidati alla società Robespierre Sas che nel contempo si occupa della comunicazione del PD (partito a cui sono iscritti quasi tutti i sindaci e lo stesso presidente della provincia e nel contempo la titolare della Robespierre Sas è la portavoce dello stesso Bezzini)?
Per la trasparenza possiamo conoscere in un anno quanto è l’importo totale degli incarichi e appalti affidati dagli enti locali alla Robespierre Sas?
Per la trasparenza è possibile conoscere le formalità e le procedure di affidamento di tali incarichi e appalti?
Per la trasparenza è possibile sapere se il presidente Bezzini si è posto il problema di interrompere l’incarico di portavoce alla titolare della Robespierre, visto che la medesima società risulta essere incaricata di seguire la comunicazione dell’amministrazione provinciale con un corrispettivo superiore a 250.000.000 euro?
Per la trasparenza rispondete e smettetela di fare la morale agli altri e sentirvi superiori: abbassate la cresta(i) e ricordatevi che i voti servono per vincere le elezioni per governare e non per fare il proprio comodo; le leggi invece si rispettano e sono altri organi che si occupano di questo fortunatamente. Siamo in uno Stato di diritto e non nel cortile del Palazzo d’Inverno.
Le leggi dello Stato sono uguali per tutti così come le regole della comunicazione: se uno non rispetta le leggi paga e se altri non sono in grado di fare comunicazione (e si rifugiano nell’arroganza) possono cambiare mestiere e occuparsi della privatizzazione delle quaglie.
Cosi è se vi pare…….