Secondo suggerimento antiscalata per Ceccuzzi

Alla prima lettura delle dichiarazioni del nostro amatissimo sindaco Ceccuzzi con le quali annunciava che il Comune si era trasformato in un baluardo contro la scalabilità del Monte dei Paschi, la nostra redazione aveva suggerito come prima azione concreta l’abolizione delle scale e il trasferimento della sede del Monte in un capannone alle Badesse. Niente scale niente scalate. Ragionandoci sopra, ci siamo resi conto che la sola abolizione delle scale non basta: si rendono necessarie misure imponenti e coordinate. Gli uffici di Cesare Mori hanno elaborato un piano integrato di misure antiscalata. Eccolo in anteprima.

 

Piano antiscalata

1)      Abolizione delle scale.
2)      Collocare a Stigliano, per proteggerci dagli scalatori che arrivano dal versante grossetano, una batteria di lancia scopini.
3)      Collocare a Uopini, per proteggerci dagli scalatori del versante fiorentino, i carri armati Infact di fabbricazione genius.
4)      Collocare a San Galgano l’osservatorio contro le invasione delle tribu’ degli scalatori barbarici. Affidare il compito al semiologo Omar Calabrese perché conosce bene i barbari che si son portati via il tetto dell’Abbazia di San Galgano.
5)      Inviare una lettera di messa in mora a tutti gli scalatori italiani ed europei e di conseguenza chiedere il ritiro dai negozi di tutta l’attrezzatura per effettuare le scalate.
6)      Inviare con mandato pieno il responsabile delle relazioni esterne del Comune al consiglio di sicurezza dell’Onu e chiedere un bombardamento preventivo dei possibili scalatori e l’invio di una portaerei americana da ormeggiare nel fiume Brenna.
7)      Imporre il coprifuoco dall’apertura fino alla chiusura delle borse.
8)      Chiedere in prestito al presidente Obama l’Air Force One per farlo decollare con a bordo Il presidente Mussari, i membri del cda, il presidente Mancini e i membri della deputazione, ad esclusione di Alessandro Piazzi perché dovrà ricoprire il ruolo di comandante delle forze di protezione dalle scalate
9)      Nel caso le azioni di difesa non dovessero scongiurare le scalate, provvedere con la misura d’emergenza: privatizzare le quaglie ed utilizzare le risorse della privatizzazione per il prossimo aumento di capitale.