Mentre la Nazione di oggi dedica un’intera pagina alle vicende dell’ateneo più dissestato del mondo occidentale (prima nella classifica di Kinshasha degli atenei dissestati da torme di stiglianesi e soci), mettendo bene l’accento sull’inettitudine l’incapacità dell’attuale amministrazione e sottolineando come qualsiasi cosa portino in CdA viene sistematicamente buttata a fondo, nonché come l’ateneo sia stato colpito da un’altra “multina” da oltre un milione e mezzo, cosa fa l’ineffabile giornalista europeo Stefano Bisi? Scrive dieci righe dicendo che una vecchia multa TOSIANA (2004) è stata diminuita drasticamente a 100.000 euro. Stop. Dei revisori che bocciano tutto, del fallimento continuo delle operazioni di risanamento e delle varie visite dei Carabinieri in ateneo (l’ultima martedì) se ne guarda bene dal parlarne.
In compenso dedica altrettanto spazio di quello dedicato all’ateneo ad un piccolo biacco avvistato ieri in piazza del campo, la cui rimozione ha richiesto l’intervento dei Marines, dei ROS, dell’esercito e della protezione civile.
Bisi, ma perché invece di insidiare il Focardi per il premio National Geographic, non dici – per fare un esempio – al tuo amico genio inghirlandato di riportare i soldi dei libri in onore del sultano di Stigliano?