Assemblea pubblica di Sinistra per Siena
Lunedì 30 maggio, ore 17.30 in Piazza Salimbeni
Confronto con gli elettori sull’azione di Sinistra per Siena in Consiglio Comunale e per sostenere i 4 sì nei referendum del 12/13 giugno
Altresì, come abbiamo già fatto una volta, diamo spazio a Francesco Andreini che ha pubblicato una lettera assai condivisibile in merito ad una querelle sorta su Facebook
Lettera aperta ai compagni del PRC
Cara Luisa,
parto anche io dall’inizio: che non si sapesse se l’accordo ci sarebbe stato è stato più volte dichiarato, ma è stato smentito più volte nel corso della campagna elettorale, e confermato con l’esito del voto, come dirò più avanti.
Si è accettato in un primo tempo che si andasse alle primarie PRIMA della stesura definitiva del programma, salvo poi abbandonarle per non si sa quale motivo (i maligni sostengono perché il regolamento prevedeva l’esclusione dalla carica di assessore per i candidati a sindaco, cosa che non piaceva né a Siena Futura, nota la futura assegnazione di Marzucchi alla carica di vicesindaco, né alla FDS, che aveva come unico esponente da “incaricare” per tutti i ruoli Fiorino). Quindi siamo andati oltre. Altro punto su cui abbiamo ceduto: l’aeroporto; ci siamo contentati di un rinvio, ma sappiamo bene tutti che l’aeroporto continuerà ad assorbire due milioni di euro all’anno (come minimo), confermato anche da Ceccuzzi (ormai l’aeroporto c’è, dicono) in campagna elettorale, e sicuramente sostenuto dai Riformisti “Per Siena”, che hanno eletto una loro rappresentante in consiglio, nonostante la carta etica voluta dalla FDS, evidentemente solo “carta” e poco “etica”. Ma la FDS evidentemente si contenta della carta. Sempre in campagna elettorale Ceccuzzi ha tenuto un incontro pubblico, con “Per Siena” e l’onnipresente Mussari, sul futuro della città; chissà se Fiorino c’è andato (con me ha sostenuto che Mussari era ormai fuori controllo e quindi separato da Ceccuzzi, che però l’ha incontrato nel primo giorno di insediamento in Comune…). Tutto ciò per dire che la coalizione non ha avuto quella chiarezza di intenti che secondo me (e secondo molti elettori) era necessaria per “meritare” il sostegno pieno del PRC. E che dire del fatto che il Regolamento Edilizio, chiesto con forza da Benocci Fiorino e me durante un incontro nella sede del PD presso la Galleria Odeon, ha visto chiedere ed ottenere il rinvio a pochi giorni dalle elezioni? Mi è stato spiegato (solo a me fugacemente da Fiorino) che era una strategia vincente…. vedremo; solo che conservo ancora il verbale del consiglio durante il quale Fiorino affermava che senza Regolamento Edilizio NON avrebbe votato neppure il Regolamento Urbanistico… ma forse se lo è dimenticato…
Per ciò che riguarda i “rancori” (parola da te abusata) tra SEL ed ex DS, non ne so abbastanza, ma conosco la posizione di SEL, che senza PD non esiste, così come una volta (e anche oggi) accadeva per il PdCI, ora nostro alleato. Difficile dire che la nostra alleanza non era preconcetta… forse era solo finalizzata?
Sul termine “nuovo” non mi voglio dilungare, dato che per me non è di per sé positivo (la nostra lista era nuovissima, ci si è vantati di avere un’età media intorno ai 30 anni, ma tutti candidati pressoché sconosciuti, visto che la metà di loro ha preso al massimo 2 preferenze, indice della profonda attività politica svolta e riconosciuta in città).
Facile poi attribuire volontà di poltrone a Laura Vigni, ma come lo dimostri? Potrei dire la stessa cosa alla FDS, visti anche i vari comunicati stampa, ai quali mancava solo il simbolo della lingua, apparsi dopo le elezioni ma prima che uscisse la formazione della giunta, ma l’hai letti?
Le ultime frasi poi sembrano più dirette alla “minoranza” del tuo partito (ma ce ne è una anche all’interno del PdCI) o a me in particolare, che a Laura. La sinistra storica in consiglio non ci sarà per i prossimi cinque anni, perché la “maggioranza” del PRC ha inseguito la poltrona di assessore, e non ha saputo leggere la voglia di protesta che in città hanno raccolto sia la lista di Laura Vigni, sia il movimento 5 stelle, e che avrebbe visto anche la Lega crescere se non fosse stata costretta (anche lei dal nazionale) ad alleanze forzate. Ma perché non ti chiedi come e perché la “cattiva politica” di Laura Vigni (e mia) ha avuto più successo della “buona politica” della FDS? Anche per te gli elettori sono tutti scemi o sono pagati? O forse è stata poco credibile la FDS?
Francesco Andreini