Ben svegliato Brenci. Dai dai si è accorto che per stare in certi posti ci vogliono le professionalità: ma allora perché si è candidato col Ceccuzzi?

E bravo Lorenzo Brenci. Finalmente, dopo un lungo periodo di militanza nella corrente di Starnini (ossia quella che voleva Paolo Mazzini al posto di Ceccuzzi come candidato) sembra essere stato assoldato dai ceccuzziani con il grado di fedele soldatino. Complimenti, bella carriera dopo essere stato segretario comunale dei DS.

Non è dato sapere se l’ultima lettera che ha scritto per lasciare ai posteri il suo “pensiero” sia opera sua o della solita agenzia di “comunicazione” che scrive asetticamente i comunicati per tutti i candidati del PD e dintorni e poi li distribuisce a seconda della necessità.
Ma cosa dice il Brenci? Critica, ma soprattutto ironizza, su chi ha espresso le proprie opinioni sull’operazione Antonveneta. Non è nostra intenzione entrare nei dettagli di un qualcosa di così articolato e quindi non esprimiamo giudizi, ma una cosa a Brenci va ricordata. Dovete sapere che la nuova strategia della federazione del PD, vedendo che il suo candidato Ceccuzzi è in caduta libera, consiste nell’attaccare la sinistra di Laura Vigni per cercare di arginare il disastro. E allora Brenci, o chi per lui, si scaglia contro la candidata della lista Sinistra per Siena, Antonella Buscalferri, accusandola – in quanto medico – di non avere le competenze professionali per poter parlare di economia. Ottima mossa davvero, Brenci. Allora, vediamo un pò. E’ proprio sicuro Lorenzo Brenci che tutti i nominati dal suo partito stiano nei ruoli in base ai titoli di studio che hanno conseguito? Ci può mettere la mano sul fuoco? Per esempio, il loro candidato alla presidenza della banca, Alessandro Piazzi, con la sua laurea in filosofia (così come riportato nel sito della Fondazione MPS di cui è consigliere) pensa sia il titolo di studio più adatto per stare nel cda di una Fondazione bancaria? Ma proseguiamo. Brenci, sul famoso “esperto comunicatore” del PD, il “professor” Maurizio Boldrini, pensa sia normale che da una vita passi come docente di riferimento a Scienze della Comunicazione tenendo corsi di laurea benché il primo a doversi ancora laureare sia proprio lui? Ma l’elenco, caro Brenci, potrebbe essere ancora molto lungo.
Ma stiamo ancora al ragionamento di Brenci. In una città la cui principale trazione economica deriva dalla banca, sarebbe allora necessario che chi si candida a fare il sindaco abbia dimestichezza con la materia per capirne meglio le dinamiche e contribuire, in tal modo, a salvaguardare questa risorsa indispensabile per Siena pur in uno scenario economico e in un panorama bancario in forte movimento. Bravo Brenci, condividiamo il tuo ragionamento. E lo sa il Brenci qual è l’unico candidato a sindaco che, con i fatti e non a chiacchere, può vantare un tale curriculum professionale per aver fatto il dirigente del Monte dei Paschi per una vita? No? Allora gli rinfreschiamo la memoria. Gabriele Corradi.
Bravo Brenci, ottimo intervento apprezziamo che anche tu ti sia finalmente accorto che è arrivata l’ora che si privilegino le professionalità e le competenze alle carriere fatte a forza di calci in culo del partito; e concordiamo che con il tuo ragionamento (e non solo) Ceccuzzi non ha uno straccio di esperienza nel suo “curriculum” che dia garanzie di sapere in cosa consista la gestione della banca (oddio, stando al suo curriculum ci potrebbero essere discrete lacune anche su altro). E siccome a Siena la banca è il motore di tutto, serve un candidato che la conosca e l’unico che c’è cresciuto dentro, per l’appunto, è proprio Gabriele Corradi.
Firmato
La Primula Rossa