Ma l’avete capito che questi due stanno tirando il colpo alla tempia all’Ateneo senese? Ve ne siete accorti che stanno facendo una macelleria sociale con personale, studenti, ricercatori e precari? L’Ateneo va messo nelle condizioni della piena certezza del diritto e del pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e degli studenti. Questi due non solo continuano a gestire l’Università con mentalità e metodi tosiani, ma è un continuo prendere provvedimenti unilaterali e illegittimi massacrando i più deboli.
E’ ora di interrompere questa situazione incivile e illegale. Lo sanno anche i colonnini di piazza che il voto per l’elezione del Riccaboni non è stato regolare. Quindi non perdete altro tempo e risolvete questa situazione non più sostenibile. Così come non è più rinviabile l’esito della punizione nei confronti dei banditi che hanno distrutto l’Ateneo, perché è bene ricordare che: oltre 250 milioni di euro di dissesto, oltre 35 milioni di disavanzo strutturale, centinaia di persone mandate a casa, aboliti i dottorati di ricerca, distrutto completamente il senso dell’Università.
Da più parti soffiano venti per rinviare a dopo il voto amministrativo gli esiti delle inchieste. Ma siamo matti? Siamo in uno Stato di diritto e noi abbiamo fiducia nella magistratura e siamo altrettanto convinti della sua indipendenza dal potere politico locale e dai venti che soffiano a favore della nomenklatura universitaria.
Noi siamo per la legalità e per la giustizia sociale. Diteci che siamo poteri forti, che siamo anonimi. Ora basta!
E visto che ci siamo ricordatevi di non votare né Ceccuzzi, né Fiorino Iantorno, né Cannamela, né Mauro Marzucchi e nemmeno il partito di Verdini perché chi prima chi dopo ha sostenuto i responsabili del dissesto dell’Università.
Maestro Uriel, Maestro James e Cesare Mori