Oggi verranno presentati i candidati del PD e, ovviamente, chi mai poteva essere il testimonial più adatto a trasmettere lo slogan ceccuzziano, “discontinuità col passato”?
Chi meglio poteva incarnare il “nuovo”? Veltroni. Mi pare si cominci malino. Ma vediamo chi è il resto della truppa precettata a dare l’avvio alla campagna elettorale “nuovista” del PD senese. Alessandro Mugnaioli, segretario comunale del PD, lo stesso che aveva partecipato all’oramai famoso “tavolo del centro sinistra”, quello che dopo mesi e mesi di traccheggiamenti, venne definito da Ceccuzzi come un qualcosa che “trasmetteva chiusura verso i cittadini” e che in sostanza aveva avuto un esito fallimentare. O bravi. Mi pare giusto, dopo un tale giudizio aver mantenuto in quel ruolo Mugnaioli Ma andiamo avanti. L’altro esponente locale chiamato a dare il via ai candidati Piddini è la segretaria provinciale del PD, la torritese Elisa Meloni. E qui la cosa si fa ancora più interessante. Dovete sapere, cari amici che all’interno del PD Elisa Meloni viene già data con le valige in mano e non per regalarsi vacanze estive anticipate. Tutt’altro. Nei piani dell’asse Ceccuzzi-Fratelli Monaci la partenza si riferirebbe al suo ruolo di segretaria provinciale del PD.
La ripartizione derivante da tale asse prevederebbe – se i senesi dovessero fare le corse per votare il chianino Ceccuzzi a fare il sindaco – ad Alfredo Monaci un ruolo ancora più in alto all’interno del Monte (vi ricordate che la volta scorsa per farlo rientrare nel cda del Monte venne allargato il cda
stesso?) e ad Alberto Monaci o a qualcuno di sua stretta osservanza, la gestione del partito provinciale. *Anche in questo caso, tutto nel puro spirito di quel ricambio tanto sbandierato da Ceccuzzi e dai suoi. Bravi di nuovo. Pensate quindi, in questo possibilissimo scenario con quale allegria Elisa Meloni presenterà i candidati che andranno a sostenere colui che contribuirà a farla fuori dal suo ruolo. Ma che bel quadretto di famiglia, proprio un bel clima di fiducia reciproca.
Ma proseguiamo nello spirito nuovista ceccuzziano e veniamo all’ospite d’onore, Walter Veltroni. A parte il fatto che Veltroni, nella scena politica è giovane come lo sono gli ospiti del Campansi (e non ce ne vogliano per il paragone, che ammettiamo essere poco edificante. A proposito, ma poi la storia dell’aumento delle rette com’è andata a finire? Le istituzioni sono intervenute per bloccare gli sconsiderati aumenti di circa 1.400 euro l’anno a famiglia?), ma sarebbe la meno, tanto per il PD senese la coerenza ed il rispetto dei principi autocreati è un optional; i diktat perentori valgono solo per gli altri. E vai con la democrazia del PD.
Ma sentite cosa ha dichiarato Veltroni, così come riportato dal Sole 24 ore una manciata di giorni fa durante un incontro con Renzi e Chiamparino”. Se Berlusconi ha ancora consenso, se resta in sella dopo tutto quello che è accaduto una ragione c’è: non c’è ancora in campo un’alternativa credibile“. Complimenti. Ecco da chi ha imparato Ceccuzzi. Ceccuzzi chiede discontinuità da Cenni (come se negli anni in cui Cenni ha fatto il sindaco lui avesse fatto il fioraio a Roccacannuccia) e Veltroni questa stessa discontinuità la chiede da Bersani (che fosse a Roccacannuccia con Ceccuzzi allora? Chissà…). Ma una bella dichiarazione, dato che sia Veltroni che Ceccuzzi, hanno fatto parte ininterrottamente della classe dirigente degli ultimi dieci anni con i DS prima e con il PD poi, con cui, con un po’
di doverosa autocritica, avessero detto che Bersani e Cenni non sono gli unici ad aver fallito ma che “anche io (Ceccuzzi) e anche io (Veltroni) abbiamo fallito con loro dato che abbiamo condiviso un decennio di scelte insieme” non sarebbe stato più onesto intellettualmente? Cari senesi, ve la sentireste di affermare che Veltroni e l’asse Ceccuzzi/Fratelli Monaci rappresentano il nuovo per Siena? Lascio a voi la valutazione.
Firmato
La Primula Rossa