PD in agonia, tutti in fuga. Qualcuno porti un laccio emostatico per fermare l’emorragia di parlamentari, consiglieri ed iscritti in uscita dal PD. Ma gli ex Margherita del PD senese sembrano non accorgersene

Toh, ma guarda. Sfogliando i quotidiani mi è saltata agli occhi una notizia che, soprattutto negli ultimi tempi, mi pare di leggere tutti i giorni. Mi spiego meglio. La notizia, effettivamente è sempre la stessa, l’unica variante è dettata dai nomi: sempre nuovi e sempre di più. Vi chiederete di cosa sto parlando? Del PD, naturalmente. E del bollettino medico quotidiano sulla sua salute che continua ad essere in stato terminale. Nel mondo politico, oramai, la gente non si interroga più sul fatto di come farà a sopravvivere, piuttosto, chi sarà a staccargli la spina.
Un nuovo nome si aggiunge ai tanti già fuggiti a gambe levate, quello della senatrice Emanuela Baio Dossi passata nell’Api di Rutelli che ha dichiarato in una sua intervista ad un quotidiano nazionale “Il progetto politico del PD è fallito. Non è stato capace di coniugare culture diverse. Il PD è soffocato da una politica vecchia e inadeguata” proseguendo col dire “Posso dire che ci sarà presto una fuoriuscita massiccia di parlamentari“. Ora, va detto che la maggior parte dei nomi che ogni giorno leggiamo, essendo meno conosciuti di altri, lì per lì possono non dirci niente e quindi, magari non diamo un gran peso alla notizia. Ma è bene ricordare che dietro a quei continui nomi di dirigenti e amministratori locali sparsi capillarmente in tutta Italia che vanno via sbattendo la porta in faccia ad un PD che non pesa più nulla, c’è tutto il disastro finale che si sta compiendo al suo interno. Dato che ognuno di loro rappresenta anche un c.d. pacchetto di voti e, venendo via, viene portato in dote da qualche altra parte.
E mentre a livello nazionale il PD muore ogni giorno di più, con pezzi di ala moderata e di centro (quindi quasi tutti ex Popolari ed ex Margherita) che approdano praticamente ogni giorno verso l’UDC e verso l’API, a Siena, i suoi esponenti sembrano essere gli ultimi giapponesi che continuano a portare avanti battaglie sempre meno politiche e sempre più personali. Infatti, a quella parte di dirigenti del PD provenienti dalla ex Margherita, sembra non farli né caldo né freddo il fatto che a rappresentarli siano stati delegati i vari Cannamela di SEL e Iantorno di Rifondazione Comunista. Chissà se anche la loro base elettorale la pensa allo stesso modo o, secondo il motto che non tutto è dovuto, decidano di farsi rappresentare da altre forze politiche moderate che con gli estremismi di un Iantorno non hanno nulla con cui condividere. Anche perché va bene l’adagio tutto italiano del “tengo famiglia“, ma questo, in alcuni casi, è stato declinato anche nella forma “tengo famiglia allargata” e, possibilmente, che il ruzzino del farsi campare dalla comunità si estenda anche alle generazioni future. Non vorremmo che,alcuni di loro, da centristi e quindi, forse, cattolici per esigenze di copione politico, pensassero che l’elenco dei peccati è stato rivisto e corretto. In tal caso, corriamo loro in soccorso e ci sentiamo di rassicurarli per fugare ogni loro dubbio: nel caso i loro figli e figliocci decidessero di smettere di farsi campare dalla politica e dalle istituzioni e si trovassero un sano lavoro come tutti i comuni cristiani, possono stare tranquilli. Questa eventuale decisione non rientra tra i peccati mortali.
Firmato
La Primula Rossa